BASE USA VICENZA, CHIUSI SIMBOLICAMENTE INGRESSI ALLA EDERLE



Ricevo e giro.

shalom, amedeotosi

*******************************************************************

COMUNICATO STAMPA

BASE USA VICENZA, CHIUSI SIMBOLICAMENTE INGRESSI ALLA EDERLE
Più di mille i partecipanti all'iniziativa

Erano più di mille i manifestanti che questo pomeriggio, a
partire dalle 14.00, hanno partecipato alle azioni intorno
alla caserma Ederle di Vicenza, sede del comando della
173° Brigata Aerotrasportata statunitense.

Gli operai dell'Altrocomune - donne e uomini del
Presidio Permanente - hanno chiuso gli ingressi e le
uscite della struttura militare posando blocchi di cemento e
fissandoli all'asfalto con malta a presa rapida. Intorno
altri manifestanti hanno teso nastri arancione da cantiere e
coperto le insegne della base con la scritta No War.

Il corteo, forte alla partenza di almeno 500 persone, si è
via via ingrossato, soprattutto dopo l'ingresso nel centro
abitato, superando di gran lunga i mille partecipanti.
L'iniziativa è parte della settimana di mobilitazione
contro la costruzione della nuova base Usa a Vicenza;
quest'oggi il Presidio Permanente ha voluto evidenziare
che, in qualunque momento, è possibile rallentare e
bloccare l'operatività di un avamposto di guerra.

Tra gli interventi dal microfono, anche una donna
statunitense che ha invitato più volte i soldati della
casema Ederle a non rendersi complici della distruzione
provocata dalla guerra e della devastazione del territorio
che potrebbe creare la realizzazione di una nuova
installazione militare.

Domani l'ultima iniziativa: l'Altrocomune pianterà 150
alberi all'interno dell'aeroporto Dal Molin, dove gli
statunitensi vorrebbero realizzare il proprio progetto.


Presidio Permanente, Vicenza,  13 settembre 2007


********************************************************************
Presidio Permanente No Dal Molin
Via Ponte Marchese - Vicenza
c.p. 303 36100 Vicenza

www.nodalmolin.it

IL FUTURO è NELLE NOSTRE MANI
Difendiamo la terra per un domani senza basi di guerra
********************************************************************