Frattini e Unione Europea vogliono filtrare Internet



Associazione per i popoli minacciati / Comunicato stampa in
www.gfbv.it/2c-stampa/2007/070912it.html

L'Unione Europea vuole filtrare Internet
I piani dell'UE per la lotta al terrorismo in Internet renderebbero più difficoltoso il lavoro per i diritti umani

Bolzano, Göttingen, 12 settembre 2007

I piani dell'Unione Europea di porre certi termini in internet nel mirino delle investigazioni, hanno provocato oggi forti proteste da parte dell'Associazione per i popoli minacciati (APM). Secondo l'APM, se azioni di polizia venissero causate semplicemente digitando termini come "bombe", "genocidio" o "terrorismo", il lavoro di organizzazioni internazionali per i diritti umani verrebbe reso impossibile. Uno dei compiti principali dell'APM è di informare anche in internet di gravi delitti contro l'umanità - come al momento il genocidio nel Darfur nel Sudan occidentale o come prima quelli del Sud Sudan, di Timor Est, in Bosnia - Erzegovina o nel Kurdistan iracheno. Se queste informazioni non fossero più accessibili per il pubblico, diverrebbe ancora più facile per regimi militari e dittature far passare in maniera falsa o edulcorata le loro gravi violazioni dei diritti umani.

Il commissario europeo per la Giustizia Franco Frattini vorrebbe far bloccare siti web, sui quali si possono trovare "informazioni pericolose". Anche richieste di certi termini di ricerca come "genocidio" o "bombe" sarebbero bloccate dai motori di ricerca. Questo potrebbe fare parte del pacchetto di provvedimenti per la lotta al terrorismo in internet, che Frattini vorrebbe presentare in novembre.

Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050909it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050831it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040930it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/031117ait.html | www.gfbv.it/3dossier/asia/cinawi-it.html

* www: www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//NONSGML+TA+P6-TA-2006-0324+0+DOC+PDF+V0//IT