Israele offre visite turistiche sui luoghi di guerra !!



Vacanze estreme: offerta speciale
Maurizio Blondet
22/02/2007
Un soldato israeliano istruisce i turisti curiosi sulle "meraviglie" del turismo targato «Shurat HaDin»
 
Voglia di turismo estremo? Visitare i luoghi della guerra e dell'oppressione?
Provare il brivido degli assassinii mirati?
Un ente chiamato «Shurat HaDin» («Israel Law Center») offre un eccitante pacchetto tutto incluso.
Ecco il testo del dépliant illustrativo:
«Vivi otto intensi giorni nell'esplorare la lotta di Israele per la sua sopravvivenza in Medio Oriente!
Il pacchetto comprende:
Briefing tenuto da agenti del Mossad e da comandanti dello Shin Bet
Briefing di ufficiali dell'intelligence e dei reparti operativi nell'Israel Defense Force
Visita approfondita alle unità dell'Israel Air Force che compiono gli assassinii mirati
Dimostrazione 'dal vivo' di incursioni di penetrazione nel territorio arabo
Assisti a un processo di terroristi di Hamas in un tribunale militare
Visite guidate delle posizioni militari sulla linea del fronte libanese e sulla linea di Gaza
Visita approfondita del discusso recinto di sicurezza e alle basi segrete dell'intelligence
Incontri con agenti arabi di Israele che infiltrano i gruppi terroristi e forniscono informazioni in tempo reale
Colloqui con eroi di guerra israeliani che hanno salvato il Paese
Incontro con ministri del governo e altri politici di primo piano
Tour della Galilea su aereo da turismo, escursioni in jeep alle alture del Golan, attività acquatiche al lago Kinneret; barbecue all'aperto a Shabbat per godere la ricche meraviglie storiche e religiose di Gerusalemme Vecchia
».
Il tutto al modesto prezzo di 1.895 dollari (volo escluso).
Leggere per credere al sito: http://www.israellawcenter.org/article.php?id=185.
Il programma dettagliato è al sito http://www.israellawcenter.org/article.php?id=185.
Vale la pena di leggerlo per gustare gli altri eccitanti eventi che vengono proposti al turista estremo: ottimi alberghi, pranzi, una crociera al chiaro di luna in Galilea, gite in pulmann al fronte libanese sono «all-inclusive».
Da non perdere l'esperienza dell'escursione a Sderot, la città israeliana al confine di Gaza che è «sotto costante tiro di mortai da parte dei terroristi palestinesi».
Segue pranzo.

Non ci sono parole.
All'inizio ho creduto ad uno scherzo di cattivo gusto.
Ma l'Israel Law Center (Shurat HaDin) esiste davvero; è un corpo volontario che si autodefinisce così: «Siamo un gruppo dei migliori avvocati militanti del Paese, dediti a prestare difesa legale e risorse alle numerose battaglie legali che si combattono nei tribunali israeliani, americani ed europei a sostegno dello Stato ebraico. Serviamo come centrale d'assistenza legale unificata per le molteplici offensive legali che sono scatenate contro i cittadini israeliani in questi giorni oscuri. […] Assistiamo le centinaia di israeliani vittime delle violenze di Arafat al fine di contrattaccare i terroristi palestinesi e i loro sostenitori finanziari. Investighiamo sui finanziamenti e gli aiuti materiali che i terroristi ricevono da Siria, Iran, Iraq e dall'Unione Europea. Forniamo assistenza legale d'emergenza ad arabi accusati di operare clandestinamente per Israele contro l'Autorità Palestinese».
Questo gruppo si vanta tra l'altro di «aver ottenuto numerose istanze di sequestro giudiziario in Israele e in USA, che sono riuscite a bloccare 300 milioni di dollari che stavano per cadere nelle mani delle organizzazioni terroristiche palestinesi e del governo di Hamas. Shurat  HaDin ha anche intentato azioni contro varie banche arabe ed europee che aiutavano gli enti caritativi islamici a trasferire denaro ai gruppi terroristi in Cisgiordania e Gaza».
Azione che ha «creato un'onda d'urto nel settore bancario internazionale, che ora rifiuta di inoltrare fondi da parte di gruppi islamici e no all'Autorità Palestinese».
«Lo Shurath HaDin ha lo scopo di distruggere economicamente i gruppi che ci odiano in Medio Oriente».
E' esattamente l'operazione fatta ai danni, per esempio, di David Irving, ridotto in miseria nel 2000 con un processo che lo opponeva alla scrittrice Deborah Lipstad, essendo stato condannato a pagare milioni in danni e spese processuali.
Ora Irving vive in casa di amici, avendo dovuto vendere la sua.
Come si sa, pochi giorni fa è stato condannato Ernst Zundel, deportato dal Canada in Germania per esservi processato per «negazionismo», che non è reato in Canada.
Germar Rudolf, un chimico che ha lavorato per il Max Plank Institute, è sotto processo in Germania sotto simili accuse.
Due casi di turismo estremo in galera.

Gli ultimi giri di vite sembrano essere parte di una vasta offensiva mediatico-propagandistica, volta a silenziare le critiche ad Israele, rafforzatesi dopo la devastazione del Libano e l'uso di armi proibite contro la popolazione libanese, l'appoggio della lobby israeliana alle sciagurate guerre di Bush col conseguente indebolimento dei neocon, e forse in vista dell'attacco all'Iran.
Questa nuova campagna è stata quasi certamente decisa nel recente convegno di Herzliya, (1) (l'università privata del Mossad) dove Netanyahu ha sancito che «bisogna diffondere attraverso i media l'idea che l'Iran, come il Reich, si prepara a sterminare gli ebrei», e «convincere gli Stati occidentali a imporre sanzioni unilaterali per mettere in ginocchio l'economia iraniana, senza passare per il consiglio di sicurezza ONU».
Queste sanzioni sono già state attuate da tutte le banche europee e americane.
Pochi giorni fa Abe Foxman, il capo della ADL (Anti-Defamation League of B'nai B'rith) ha lamentato che, al contrario dei media convenzionali, internet è diventata la principale fonte di «antisemitismo», e ne ha chiesto la censura. (2)
Immediatamente Tony Snow, il portavoce della Casa Bianca (Press Secretary) ha echeggiato la denuncia.
Pare di capire che la legge Mastella, fortemente voluta dall'ADL, e le susseguenti dichiarazioni di Napolitano (antisionismo eguale antisemitismo) siano parte della stessa campagna legale.
Il caso Ariel Toaff ha mostrato come si sia in grado di terrorizzare anche gli ebrei che sbagliano: Ariel ha dovuto ritirare il suo libro (non è ancora un rogo) e versare i profitti delle copie già vendute all'ADL.
Alcuni siti sono stati già chiusi qua e là.
In alcuni filtri anti-porno, che ignari genitori installano per proteggere i bambini, sono state inserite parole chiave che bloccano l'accesso a siti sgraditi all'ADL (fra cui il nostro).
La furiosa campagna che bolla come antisemita  l'ex presidente Carter, che ha denunciato il regime israeliano come uno Stato di apartheid, è ovviamente parte della strategia in corso.
Insieme a questa, è in corso una campagna mediatica con lo scopo di rinverdire la «memoria» e l'olocausto, onde rinfrescare l'immagine di vittima di Israele.
Elie Wiesel è stato proditoriamente attaccato in un ascensore da uno squilibrato a San Francisco: Wiesel ha dichiarato che il suo aggressore era «un negazionista».

Così per esempio su tutta una serie di giornali, da LeMonde al Guardian, dal Financial Times al New York Times, è apparsa in contemporanea una lunga storia su Ernst Leitz, il proprietario delle celebre fabbrica di macchine fotografiche Leica, di cui si «rivela» che salvò molti ebrei. (3)
Un «giusto» tedesco scoperto e celebrato con 60 anni di ritardo, probabilmente un caso tenuto da parte per casi estremi, in quanto passibile di «revisionismo»: non tutti i dirigenti germanici dell'epoca erano cattivi.
E sono state fortunosamente ritrovate anche 80 lettere, mai prima conosciute, scritte nel 1941 da Otto Frank, il padre di Anna Frank: saranno subito pubblicate su scala mondiale. (4)
Nel frattempo, si intensificano i viaggi su invito di membri del Congresso USA per colloqui e briefing con membri della Knesset.
Quattro di loro sono stati ricevuti giorni fa dal parlamentare israeliano Steintz, che ha dichiarato: «Ho spiegato loro che il movimento islamico non ha scopi solo politici, ma è un totale rigetto della storia giudaico-cristiana. Essi affermano che non c'è mai stato un Tempio a Gerusalemme, e il loro rifiuto del Vecchio e Nuovo Testamento è un attacco alla tradizione giudeo-cristiana, un tentativo di scatenare una guerra fanatica di religione». (5)
I congressisti si sono detti d'accordo sul fatto che all'Iran va impedito di farsi la bomba, anche con mezzi militari.
Poi sono stati portati in visita guidata ai luoghi e ai fronti già descritti dal dèpliant dell'Israel Law Center: turismo estremo, però in questo caso gratis.
E' seguito pranzo.

Maurizio Blondet


Note

1) M. Blondet, «Herzliya, genocidi a convegno», 5/2/2007.
2) Ron Hayes, «Web ability to spark bigotry rattles ADL chief», Palm Beach Post, 10 febbraio 2007. «The national director of the Anti-Defamation League speculated Friday that the internet may be a major factor in growing anti-Semitism throughout the world. I'm becoming convinced more and more every day that the reason anti-Semitism is out there more is this highway, this transmitter belt',  Abraham Foxman told about 350 people gathered for the ADL's national executive committee meeting, which runs through Sunday at The Breakers. […].  Foxman made his comments on the internet as part of a keynote address in which he expressed concerns that anti-Semitism is rising throughout the world. 'Why are we now hearing all the hideous canards about Jewish people that we believed buried in history?' he asked. Anti-Semitism seems to have increased since the terror attacks of September. 11, 2001, Foxman said. Many people believe Israel was behind the attacks, he said. 'This is a fact in at least a third of the world, if not more'».
3) Mark Honigsbaum, «New life through a lens», Financial Times, 2 febbraio 2007.
4) Marjorie Backman, «Otto Frank's letters discovered», Times, 25 gennaio 2007. Le lettere sono state scoperte non ad Amsterdam ma a New York, in circostanze fortunose: «The documents originally belonged to the New York City-based Hebrew Immigrant Aid Society, the country's oldest refugee resettlement agency. The organization transferred its archives (along with those inherited from agencies it merged or cooperated with) to the YIVO Institute for Jewish Research in stages from 1948 through 1974. For the past year and a half, YIVO kept the letters existence quiet while exploring the legal issues they raised - such as how they might affect matters of copyright, a major hurdle to their release since the Anne Frank legacy is guarded by various stakeholders, including the Anne Frank Foundation. Late Wednesday YIVO announced that it will declassify and release the documents at a Feb. 14 press conference».
5) Maurizio Molinari ne ha dato notizia su La Stampa.
6) Yaakov Lappin, «Iran center of US-Israeli talks», Ynet News, 19 febbraio 2007.


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