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Re: shoah
- Subject: Re: shoah
- From: Lorenzo Dellacorte <l_coortis at yahoo.it>
- Date: Tue, 19 Dec 2006 14:06:07 +0100 (CET)
Sarebbe opportuno estendere l'analisi ed approfondire la genesi ideologica e storica dei campi di concentramento e dell'antisemitidsmo nazista, e la sua gestione fino alla fine del conflitto. Vi sono circostanze rilevanti che non possono essere accantonate e rimosse: alcuni piccoli fatti: le principali fabbriche produttrici di mezzi militari per l'esercito nazista erano americane (Ford, GM) ed utilizzavano la mano d'opera dei campi di concentramento! Queste fabbriche non sono state bombardate dagli alleati e nei rari casi la Ford a fine guerra ha chiesto i danni al governo americano! Tutto il sistema informatico a supporto della caccia a "determinati" ebrei e per la gestione dei campi di concentramento era fornito dalla IBM americana che operava sul territorio tedesco con proprio personale specializzato! Stretti contatti operativi tra i dirigenti sionisti responsabili dell'operazione palestina e le autorità naziste hanno accompagnato lo sterminio di una parte del popolo ebraico, sopratutto quello assimilato alla cultura europea e recalcitrante all'idea di un nuovo israele. --- Valentino R <semjase at tin.it> ha scritto: > Genericamente si sostiene che "si parla di 'shoah' > perché l'intento di sterminare gli > ebrei fu dichiarato apertamente da Hitler." La > verità è che non > vi è traccia di una dichiarazione in quel senso da > parte di Hitler. Il > sistema nazista ha funzionato in modo molto più > complesso e subdolo - molto > ben descritto, nella sua struttura principale, nel > "Doppio Stato" di Ernst > Fraenkel e da Franz Neumann, nel suo "Behemoth". > Quando i due - entrambi > ebrei tedeschi - scrissero i loro libri, non > sapevano nemmeno loro che il > sistema di persecuzione da loro magistralmente > spiegato, avrebbe portato > allo sterminio di milioni di ebrei, e ciò - insisito > - senza che nessuno lo > avesse mai esplicitamente decretato. > > La maggioranza degli incarcerati nei campi di > concentramente NON furono > ebrei, e questo è un fatto storico che la profusione > del termine "shoah" si > sforza a nascondere. Il primo campo di > concentramento - quello di Dachau - > non fu istituito per incarcerarvi ebrei, ma per i > "nemici del popolo > tedesco", prescindendo dalle loro religioni. Nel > corso del regime nazista vi > furono installati oltre 1200 campi di concentramento > di cui alcuni - situati > nei territori occupati - contenevano una maggioranza > di ebrei, la maggior > parte di questa estesa rete di lager invece no. > > La "specialità" della situazione degli ebrei era > consistita nel fatto che > loro furono considerati "proprietà privata" delle SS > - il che permise alle > SS di trasformarsi da una semplice milizia armata > del partito NSDAP in uno > stato nello stato, con un proprio impero economico > ed una propria > amministrazione capillare. Il fondamento economico > di tale trasformazione - > accelerata enormemente dalle invasioni belliche - > era la confisca delle > proprietà degli ebrei e, nell'ambito dell'economica > bellica, lo sfruttamento > della forza lavoro degli ebrei capaci di lavorare. > Il razzismo > propagandistico anti-ebraico era quindi innanzitutto > finalizzato alla > legittimazione dell'esproprio di un'intera categoria > di popolazione. Giusto > come il razzismo anti-arabo propagandistico > dell'odierna Israele. > > Nel contesto dei campi di concentramento, la > prospettiva di sopravvivere era > maggiore per un ebreo che non per un non-ebreo > comunista, intellettuale o > membro della classe "media" dei paesi slavi occupati > durante la seconda > guerra mondiale, mentre la prospettiva di > sopravvivere di un operaio o > contadino non-ebreo era uguale a quello delle > vittime ebree: mentre gli > ebrei furono deportati nei ghetti e campi > amministrati dalle SS, la massa > lavoratrice dei territori occupati, gestiti > dall'amministrazione militare, > fu deportata in vari campi di concentramento, per > svolgere lavori forzati, > con razioni di cibo che raramente eccedevano i 1500 > calorie per giorno - e > questo solamente in caso di lavoratori "preziosi", > perché specializzati. Lì, > si era destinati a morire e la morte era calcolata. > > Ora, per mettere in chiaro ancora una volta: non mi > sogno neanche di negare > l'uccisione di milioni di ebrei. Ma mi rifiuto di > parlare di "shoah" ed > insisto sul termine di genocidio amministrato. La > ricostruzione del > genocidio amministrato durante il nazismo non > porterà affatto alla > diminuzione della tragedia ebraica - al contrario. > Ma il genocidio > amministrato era molto più vasto e terribile che non > la persecuzione > specifica degli ebrei. Ciò che ho detto e che > ribadisco è che l'introduzione > del termine "shoah" è servita e continua a servire > ad oscurare la vista > sull'ingente macello che fu l'amministrazione > nazista nei territori > occupati, dettata dalle cosidette "necessità" > dell'economia bellica in > generale e dell'industria militare, nello specifico, > nell'ambito di una > visione complessiva di "ridisegnare lo spazo della > Nuova Grande Europa". > Scartando il termine "shoah", si allarga l'orizzonte > alle vere dimensioni > dell'espansionimo militare tedesco dell'epoca, > facendo affiorare la dinamica > cui s'ispira l'odierno progetto del Nuovo Grande > Medioriente. Il termine > "shoah" è utile per nascondere i fatti, il termine > "genocidio amministrato" > invece, apre l'orizzonte e li fa vedere con > chiarezza. > > E tipico sentirsi rispondere "nessuno ha mai detto > che nei lager non vi > fossero anche persone non ebree ..... ma ciò non > toglie che la > maggioranza.... fosse gente ebrea." Nelle frasi di > "si.... però", ciò che > conta è sempre quello che arriva dopo il "però", > mentre quello che è > racchiuso tra il "si" ed il "però", è quello che > l'interlocutore ha deciso > di scartare, di non considerare. E questo è il > risultato dell'introduzione > del termine "shoah": si parla dei treni che > deportavano gli ebrei verso > campi di concentramento nei territori occupati dell' > Europa orientale, ma > non si parla dei treni che andavano nella direzione > opposta, portando > milioni di polacchi, ucraini, bielorussi e russi (ed > anche italiani, come > avevo ricordato, ma che voi vi siete subito > affrettati a scartare) nei campi > di concentramento tedeschi, dove la morte era una > questione di tempo. > > Conclusione: il genocidio praticato dai nazisti > tedeschi era molto maggiore > di quanto si vuole fare ammettere al grande > pubblico, ma anche molto meno > giudeo-centrico. Non so in quale misura la recente > conferenza di Teheran > abbia contribuito a fare luce su questi fatti, ma > sicuramente ogni > iniziativa seria che porti in questa direzione, > merita la nostra attenzione. > > Susanne Scheidt > > ************* > > ----- Original Message ----- > From: "gabriele" <grimwald.g at gmail.com> > To: <APOTInon-la_bevo at yahoogroups.com> > Sent: Thursday, December 14, 2006 10:10 PM > Subject: [APOTInon-la_bevo] shoah > > __________________________________________________ Do You Yahoo!? Poco spazio e tanto spam? Yahoo! Mail ti protegge dallo spam e ti da tanto spazio gratuito per i tuoi file e i messaggi http://mail.yahoo.it
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