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Re: (Fwd) [pace] Pulizia etnica: appello dei presidi palestinesi
- Subject: Re: (Fwd) [pace] Pulizia etnica: appello dei presidi palestinesi
- From: Lorenzo Dellacorte <l_coortis at yahoo.it>
- Date: Fri, 3 Nov 2006 16:35:13 +0100 (CET)
Non c'è differenza nella sostanza, solo nella manifestazione esterna: i governi israeliani sono sotto controllo della massoneria sionista gnostica: chi si dovesse ostinare a resistere o viene ucciso, o si ammala gravemente e va in coma, o se ne sta in disparte "spontaneamente". --- Gharaba Jamil <gharaba at libero.it> ha scritto: > Vorrei sentire la vostra sul fatto che sta passando > in totale silenzio la > nomina del più estremista e razzista di questi tempi > nel governo Israeliano > cioè il sig. Liberman del partito Israele nostra > casa. > non so quanti hanno sentito parlare di lui,ma noi > tanto.è il personaggio più > razzista che abbia esistito in Israele,oggi siede > nel governo Israeliano,vi > ricordate la storia di Haider in Austria? tutta la > comunità internazionale > ha boicottato l'Austria finche se ne andato via dal > governo ,ma questo non > succederà per Israele ,sicuramente passerà > inosservato. > jamil > ----- Original Message ----- > From: "Davide Bertok" <davide at bertok.it> > To: <conflitti at peacelink.it> > Sent: Thursday, October 26, 2006 7:22 PM > Subject: (Fwd) [pace] Pulizia etnica: appello dei > presidi palestinesi > > > > > > Vediamo ora il parere dei difensori di Israele... > > seriamente, sono curioso...non dico che sia vero > per partito preso ma > > voglio allora una critica argomentata. :) > > > > ------- Segue messaggio inoltrato ------- > > Data inoltro: Thu, 26 Oct 2006 08:06:15 +0200 > > Data invio: Thu, 26 Oct 2006 08:42:47 +0200 > > Da: doriana at inventati.org > > A: undisclosed-recipients:; > > Inoltrato da: pace at peacelink.it > > Invia risposta a: pace at peacelink.it > > Oggetto: [pace] Pulizia etnica: appello > dei presidi > > palestinesi > > > > [ Fai doppio click qui per le opzioni di > iscrizione ] > > > > Opere di pulizia...vi prego di leggere e > diffondere, affinchè non > > siano "pulite" anche queste informazioni. Doriana > Goracci > > > > > _____________________________________________________________ > > _________ > > ________ > > > > APPELLO DI PRESIDI Di UNIVERSITA' PALESTINESI > > 14 ott. 2006 > > Care tutte, > > Attualmente siete tutte a conoscenza delle ultime > tattiche del governo > > israeliano per la pulizia etnica: rifiutare i > permessi di ingresso o > > di ri-ingresso ed il diritto di residenza a > persone di origine > > palestinese che non si trovavano nei territori > occupati nel 1967 alla > > fine della guerra. Alcuni Palestinesi di questa > categoria sono tornati > > in Palestina e vi vivono da anni. Molti hanno una > nazionalità > > straniera, alcuni sono nati all?estero. Non esiste > una nazionalità > > palestinese perché la Palestina non è ancora > riconosciuta come stato > > indipendente. Queste persone, a cui non è stato > dato un diritto di > > residenza, hanno soggiornato con un visto > turistico rinnovabile ogni > > tre mesi. Alcuni l'hanno così rinnovato per più di > 10 anni, altri > > ancora più a lungo. L'iter consisteva nel lasciare > Israele e rifare > > una domanda di ingresso dall'estero. Molti > Palestinesi sono andati in > > Giordania a questo scopo, e vi hanno ricevuto il > loro visto di > > ri-ingresso. In marzo, Israele ha cominciato a > rifiutare il > > ri-ingresso a questo genere di persone, anche se > molti tra loro > > avevano lasciato mogli, figli e lavoro. In certi > casi, questo ha > > diviso delle famiglie. Israele rifiuta di > autorizzare alcune mogli > > palestinesi a partire, e ad un tempo rifiuta > l?ingresso al marito con > > nazionalità straniera. E questo rifiuto di > ingresso non è solo per i > > Palestinesi. Riguarda dagli studenti che > desiderino studiare in una > > università nei territori occupati a persone che > potrebbero desiderare > > di divenire membri di facoltà e le ONG. Qui sotto > una lettera dei > > Presidi di università palestinesi per attirare > l'attenzione su questo > > problema e chiedere al mondo di opporsi alla > politica israeliana di > > rifiuto di ri-ingresso nei Territori palestinesi > occupati, e del > > diritto di residenza. Leggetela con attenzione, > diffondetela e > > attivate campagne per opporsi alla nuova politica > ipocrita israeliana > > di pulizia etnica. Grazie, Dorothy (New Profile) > > > > Ai membri della società civile globale e al mondo > accademico: > > > > Noi, Presidi di istituzioni palestinesi di studi > superiori, > > desideriamo portare alla vostra attenzione una > politica israeliana > > allarmante e per ora non nota che colpisce la > nostra società in > > Cisgiordania e nella Striscia di Gaza in generale, > e l'educazione in > > particolare: il rifiuto di ingresso, di > ri-ingresso e di diritto di > > residenza a membri di famiglie palestinesi e non > palestinesi, a > > conferenzieri, lavoratori di ONG e esperti > internazionali in sviluppo, > > muniti di passaporti stranieri. Dall'occupazione > militare della > > Cisgiordania e della Striscia di Gaza nel '67, > Israele ha controllato > > unilateralmente il registro civile della > popolazione palestinese, e ha > > limitato gli spostamenti all'interno e fuori dei > Territori palestinesi > > occupati, per i Palestinesi e altri non > Israeliani, privando così i > > Palestinesi del loro diritto fondamentale alla > libertà di movimento e > > di residenza. Dall'inizio del 2006, e specialmente > dopo le elezioni > > parlamentari, molte migliaia di detentori di > passaporto straniero di > > origine palestinese o no, che vivono e/o lavorano > nei Territori > > palestinesi occupati si sono visti spesso negare > l'ingresso, o sono > > anche stati minacciati di deportazione. Israele si > è arrogato la > > prerogativa di accordare o rifiutare permessi di > lavoro a stranieri > > nei Territori palestinesi occupati. La maggior > parte di loro è nata > > palestinese e detiene oggi un passaporto straniero > perché la loro > > carta d'identità è stata annullata mentre essi > studiavano o lavoravano > > all'estero, o perché la loro domanda di > ricongiungimento familiare era > > stata respinta dall'autorità israeliana di > occupazione per vari > > pretesti da ottobre 2000. Tuttavia sono cittadini > che hanno costruito > > la loro vita in Palestina, pagando le imposte > locali e votando alle > > elezioni regionali e nazionali. La maggioranza dei > detentori di > > passaporto straniero a cui si rifiuta l' ingresso > o il > > ricongiungimento familiare in Palestina ha diritto > all'integrità della > > famiglia secondo convenzioni internazionali e > norme riconosciute. > > Anche Israele ha firmato degli accordi di > reciprocità e delle regole > > di immigrazione con altri paesi, che sta violando > senza mai fornire > > una ragione adeguata per il suo comportamento, > privando le persone > > minacciate, dei loro diritti elementari di accesso > alla giustizia, > > alla trasparenza e alla responsabilità statale. > Nel frattempo, i > > cittadini israeliani godono di un ingresso senza > ostacoli nella gran > > parte dei paesi del mondo, mentre si nega a > cittadini di questi paesi > > un trattamento simile quando varcano le frontiere > israeliane. Anche la > > comunità degli affari è stata duramente colpita. > Molti uomini d'affari > > della diaspora, che sono riusciti ed hanno > investito molto per > > costruire la loro comunità per più di 10 anni, si > vedono pure > > rifiutare l'ingresso o sono deportati con un > avviso di appena un mese. > > Dei Palestinesi della diaspora e degli stranieri > hanno resistito a > > interrogatori umilianti alla frontiera, > costantemente minacciati > > dall'insicurezza di non avere il loro visto > turistico o il loro > > permesso di visita rinnovato ogni tre mesi. La > maggior parte di queste > > persone fa parte della classe locale istruita i > cui contributi alla > > società civile, alle istituzioni educative e al > settore privato sono > > stati inestimabili per la costruzione di un reale > paese pluralista e > > per porre le basi di un futuro stato palestinese. > Ci sono stati almeno > > 5 casi di rifiuto d'ingresso ad universitari e a > personale > > universitario che si sono visti rifiutare > l'ingresso in Cisgiordania, > > il più recente nel luglio 2006. Molti studenti > stranieri sono stati > > respinti alle frontiere e posti nell'impossibilità > di iscriversi o di > > continuare i loro studi in Palestina. E' stata > posta fine anche ai > > permessi di amministratori di diversi consigli di > università e si è > > detto loro di lasciare il paese. Noi facciamo > appello a voi per > > sostenere un'azione collettiva appropriata contro > questa pericolosa > > politica di rifiuto di ingresso e ri-ingresso di > Palestinesi e di > > altre nazionalità, rifiuto che minaccia di vuotare > i Territori > > palestinesi occupati della loro classe istruita: > > Ottenere l'annullamento di questa forma di > controllo > > illegittimo, discriminatorio e immorale della > popolazione. > > Assicurare una totale libertà d'accesso > all'educazione e ad > > altre attività in Palestina. > > > > I Presidi di università palestinesi: > > > > Dr. Ali Zedan Brother Daniel Casey > > Al-Aqsa University/Gaza Bethlehem University > > > > Dr. Daoud Zatari Dr. Fakhri Hasan > > Palestine Polytechnic University Hebron University > > > > Dr. Jawad Wadi Dr. Kamalain Shaath > > Al-Azhar University/Gaza Islamic University of > Gaza > > > > Dr. Munther Salah Dr. Nabeel Kassis > > Arab American University Birzeit University > > > > Dr. Rami Hamdalla Dr. Sari Nusaibah > > An-Najah University Al Quds University > > > > Dr. Younis Amro Al Quds Open University > > > > > > > > > > -- > > Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink. > > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: > > http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > Archivio messaggi: > > http://www.peacelink.it/webgate/pace/maillist.html > Area tematica > > collegata: http://italy.peacelink.org/pace Si > sottintende > > l'accettazione della Policy Generale: > > > http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html > > > > > > ------- Fine del messaggio inoltrato ------- > > > > > > > > -- > > Mailing list Conflitti dell'associazione > PeaceLink. > > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: > http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > > Archivio messaggi: > http://www.peacelink.it/webgate/conflitti/maillist.html > > Si sottintende l'accettazione della Policy > Generale: > > > http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html > > > > > > > -- > Mailing list Conflitti dell'associazione PeaceLink. > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: > http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > Archivio messaggi: > http://www.peacelink.it/webgate/conflitti/maillist.html > Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: > http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html > > __________________________________________________ Do You Yahoo!? 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