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Chiediamo un impegno contro la discriminazione dei 15 milioni di Kurdi in Turchia
- Subject: Chiediamo un impegno contro la discriminazione dei 15 milioni di Kurdi in Turchia
- From: "Ass. popoli minacciati / Ges. bedrohte Voelker" <info at gfbv.it>
- Date: Wed, 04 Oct 2006 16:54:39 +0200
Associazione per i popoli minacciati / Comunicato stampa in www.gfbv.it/2c-stampa/2006/061004it.html Viaggio della Cancelliera tedesca Merkel in Turchia (5-6 ottobre)Chiediamo un impegno contro la discriminazione dei 15 milioni di Kurdi in Turchia
Bolzano, Göttingen, Berlino, 4 ottobre 2006In occasione del viaggio in Turchia della Cancelliera tedesca Angela Merkel, l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) si è appellata affinché ci si impegni per la fine della discriminazione di 15 milioni dei Kurdi in Turchia e per il riconoscimento paritetico della lingua kurda. L'introduzione e l'uso paritetico della lingua kurda accanto a quella turca, nelle scuole, università, nei mezzi di informazione e in ogni altra sfera della vita pubblica della regione kurdofona, nel sudest del paese, potrebbe costituire un primo passo verso la soluzione della questione kurda in Turchia.
Finora la Turchia ha intrapreso unicamente misure simboliche verso il riconoscimento della lingua kurda che in pratica non hanno comportato nessun risultato visibile. Continua infatti la discriminazione e la repressione nei confronti di giornalisti kurdi, scrittori e altre personalità impegnate politicamente che rivendicano il proprio diritto alla libera espressione d'opinione, come accade p.es. a 56 sindaci della regione kurda processati per aver chiesto al governo danese di non proibire, come invece ha fatto il governo turco, l'emittente televisiva satellitare kurda Roj-TV. La Turchia deve finalmente porre fine alla discriminazione della popolazione kurda da parte delle autorità provinciali turche, dei tribunali e dei dipendenti pubblici, ma deve anche porre fine al boicottaggio nei confronti della vicina regione kurda irachena.
L'APM infine chiede il riconoscimento paritetico delle comunità religiose degli Assiro-Aramei, degli Aleviti e degli Yezidi.
Vedi anche:* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060830it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060809it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060707it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/051027it.html www.gfbv.it/2c-stampa/2005/051006ait.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050513ait.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050503it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050420it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050408it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050125it.html | www.gfbv.it/3dossier/armeni/armeni.html | www.gfbv.it/3dossier/kurdi/indexkur.html | www.gfbv.it/3dossier/kurdi/kurtur-it.html
* www: www.echr.coe.int | www.kurdistan.it | www.komkar.org | www.ihd.org.tr/eindex.html
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