USA e primo colpo nucleare



In un articolo pubblicato su Foreign Affairs del marzo-aprile 2006, che
trovate nel file allegato in lingua inglese, gli autori - Keir A.
Lieber and Daryl G. Press -  ci informano che il Pentagono ritiene di
avere gia' "SOSTANZIALMENTE" raggiunto la capacità del primo colpo
nucleare, ma e' ancora alla ricerca della "certezza matematica".
L’amministrazione Bush ha rilanciato il progetto reaganiano dello “scudo
spaziale” per conseguire questo folle obiettivo. Lo "scudo spaziale",
ricordiamolo, e' un sistema non di difesa ma di offesa: se un giorno
gli Stati Uniti riuscissero a realizzarlo, sarebbero in grado di
lanciare contro qualsiasi Paese (anche dotato di armi nucleari) un
first strike, un primo colpo nucleare, fidando sulla capacità dello
“scudo” di neutralizzare o attenuare gli effetti di una eventuale
rappresaglia.
La ricerca USA della supremazia atomica assoluta
costituisce un motivo in più che si aggiunge agli altri per rifiutare
la protezione americana nella difesa dell'Europa.
Il  “Nuovo Concetto
Strategico” della NATO (23 aprile 1999)  recita: “la garanzia suprema
della  sicurezza degli Alleati e’ assicurata dalle forze nucleari
strategiche dell’Alleanza, in  particolare da quelle degli Stati
Uniti.”
La “deterrenza nucleare” vi gioca quindi - nel NCS - un ruolo
centrale (“garanzia suprema di  sicurezza”) secondo indicazioni
strategiche non dissimili da quelle adottate durante la Guerra  Fredda:
ponendo, inoltre - sempre il NCS - la possibilità di una risposta
nucleare ad una  “aggressione di qualsiasi tipo”, resta pertanto in
vigore la dottrina del “first use”, anche se  si sostiene che “le
circostanze nelle quali qualsiasi uso delle armi nucleari potrebbe
dover  essere contemplato sono … estremamente remote”.
Una revisione
della strategia della NATO dovrebbe: a) rifiutare qualsiasi ruolo della
deterrenza  nucleare per mantenere sicurezza e stabilità “in” e “out of
area”; b) chiudere l’”ombrello  atomico USA” da cui l’Europa non vuole
ne’ deve essere riparata: non esiste alcuna necessita’  dello
schieramento di testate USA in Europa;  c) come logica conseguenza,
ripudiare in modo  assoluto l’opzione “primo uso nucleare”,  l'impiego
unilaterale di armi nucleari "tattiche" da  parte della NATO,
attualmente prevista anche in scenari di guerra convenzionale.

Alfonso
Navarra
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