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Irak: siamo stufi delle lagne di Ciampi e soci
- Subject: Irak: siamo stufi delle lagne di Ciampi e soci
- From: "Valentino R" <semjase at tin.it>
- Date: Thu, 27 Apr 2006 21:18:03 +0200
E' ora di dire basta all'invasione Irakena, e di
dire basta alle inutili sceneggiate di rammarico di Ciampi e di tutti gli
esponenti dei partiti.
Se non lasciamo fisicamente il Medio Oriente,
occupato militarmente dagli USA e da Israele, le bombe e gli attentati
arriveranno anche qui da noi, a Milano, Roma, Torino, Pavia, Messina, Acqui
Terme e Poggibonsi, solo per fare esempi qualsiasi, e non toccheranno persone
sconosciute viste in televisione, ma noi ed i nostri parenti.
Nessuno sarà al sicuro e verranno attaccati negozi,
centri commerciali, piazze dei mercati e aree di grande assembramento e ritovo
pubblico.
E' da circa tre anni che sto avvisando quanti più
possibile di eventi incontrollati a causa delle invasioni militari in Medio
Oriente, ma ho trovato solo passivismo ed irriverenza, oltre a scetticismo ed
etichette tipo "sei diventato comunista" o "sei un sovversivo" o "un
catastrofista".
Dobbiamo ancora aspettare molto tempo prima che la
gente si svegli e capisca cosa sta realmente succedendo o ci accorgeremo solo
quando ci esploderà qualche bomba sotto il culo?
E' ora di finirla con le lagne di partito a cui i
telegiornali ed i quotidiani ci stanno abituando.
Non abbiamo bisogno di un Ciampi o di un Prodi che
facciano le lagne in tv con discorsi di facciata e pieni di paura, ma di
gente con le palle che tolga i militari in aree a rischio, dove la gente muore e
viene quuotidianamente oppressa in nome di una falsa democrazia, in cui si
nasconde l'ego e la volontà di sottomissione dei governi occidentali,
appoggiati dalla maggioranza della popolazione.
Chi sostiene che è giusto andare in Palestrina ad
uccidere in nome della nostra democrazia è una persona ignorante che non ha la
minima idea di cosa significa soffrire a causa della privazione dei più basilari
diritti sociali.
Che ne sa un Prodi o un Ciampi o un Berlusconi, o
un Bush o un Blair delle "reali" sofferenze che provano le popolazioni irakene e
palestinesi a causa delle occupazioni militari, e delle arroganze portate loro
quotidianamente da ragazzini in divisa che si sentono forti solo perchè hanno in
mano un fucile o un blindato?
Questi politici al mattino hanno chi gli
serve la colazione, non è un problema, mentre a Baghdad e nella striscia di
Gaza le madri sanno che alla sera potrebbero avere perso un figlio, un fratello
o il marito a causa dell'occupazione militare occidentale e delle tensioni
che da esse derivano.
E' ora di dire basta con i fatti e non con i
discorsi di facciata, tanto ipocriti quanto inutili, ripetitivi e
nauseanti.
La guerra in Irak è stata, è e sarà un fallimento a
360 gradi proprio in funzione dei suoi sporchi propositi, cioè una facciata
ipocrita di evoluzione sociale dietro la quale si nascondono egoistici e
tirranici giochi di potere, giochi che si svolgono sulla pelle di innocenti e di
persone ignare di un grande gioco gestito da umani e non umani, che muovono
i nostri politici dietro le quinte come dei burattini, tenuti in scacco e
minacciati a loro volta.
Questa non è fantapolitica o cospirazionismo, ma è
quello che sta succedendo sul pianeta. Una destabilizzazone progressiva ed
inarrestabile dell'occidente, in cui il sistema si autovede e si autosente
svanire come neve al sole ogni giorno che passa.
Le prossime manifestazioni ed i disordini sociali,
che dilagheranno ovunque sul pianeta, saranno la conferma di queste
parole.
VR
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