Re: Rompere gli indugi



cosa c'entra con "conflitti"

Enri co <akira80 at hotmail.com> ha scritto:
Rompere gli indugi
 
Dopo lo scontato verdetto della Cassazione che assegna ufficialmente la vittoria elettorale all’Unione, adesso è giunto finalmente il momento di rompere gli indugi e di comportarsi come una maggioranza parlamentare in un sistema bipolare deve fare e fa’ in tutti i Paesi con tale sistema; cioè, prende atto che ha la maggioranza dei seggi in entrambe le Camere e prende l’iniziativa senza timori e senza tentennamenti. Del resto si è comportata in questo modo la stessa Casa delle Libertà nella passata legislatura, e del tutto legittimamente.
 
Quindi l’Unione deve decidere al più presto chi dovrà guidare i due rami del Parlamento e contemporaneamente avere già ben in mente qual è il suo candidato per il Quirinale, sempre che il Presidente Ciampi decidesse di non accettare un reincarico. E sarebbe utile per il Paese che anche lo stesso Presidente della Repubblica avesse già ora ben chiaro che cosa vuole fare, perché negli ultimi giorni sono arrivati dal Quirinale messaggi contraddittori in merito, e lo comunicasse a chi di dovere, in modo tale da accelerare e rendere certo il percorso da qui all’elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
 
Ugualmente il Presidente della Repubblica dovrebbe muoversi nella direzione di dare l’incarico a Prodi al più presto, proprio per evitare stalli, incertezze e delegittimazioni che mai come in questo periodo possono avere gravi ripercussioni sul fronte economico. E ciò nell’interesse supremo per il bene del Paese.
 
Comunque, indipendentemente dalla decisione di Ciampi sul proprio futuro, l’Unione dovrebbe avere ben chiaro il percorso da seguire tenendo conto di tutte le eventuali variabili e agire di conseguenza nella maniera più coesa possibile, lasciando da parte egoismi e visibilità fini a se stessi e totalmente controproducenti nei confronti del proprio elettorato e comportarsi perciò come una maggioranza che ha un unico e comune obbiettivo.
 
Quindi ripeto, l’Unione deve decidere subito i nomi per il Presidente della Camera, del Senato e della Repubblica ed è chiaro che il partito di maggioranza della coalizione di governo non può restare fuori da una di queste 3 cariche, non è mai successo in passato. Una volta eletti i Presidenti di Camera e Senato, l’Unione dovrebbe proporre il suo candidato per il Colle e, qualora l’opposizione non fosse d’accordo, procedere e votarlo a maggioranza semplice. Una eventualità del tutto legittima e normale in un sistema bipolare.
 
Naturalmente, un candidato condiviso anche dall’opposizione sarebbe l’ideale, ma visto come si sta comportando una parte dell’opposizione, che continua testardamente a non voler riconoscere i risultati elettorali e preannuncia un muro contro muro, un candidato al Quirinale deciso unitariamente dall’Unione e votato eventualmente a maggioranza semplice sarebbe un messaggio forte di coesione e unità e darebbe anche uno schiaffo morale a tutti coloro che già danno per morto il Governo Prodi ancor prima della sua nascita e pensano già ad un successivo Governo di larghe intese.
 
In conclusione il mio invito all’Unione è quello di rompere gli indugi, smetterla con i tentennamenti e le paure nei confronti della CDL, prendere l’iniziativa e giocare all’attacco. Anche perché la CDL avrebbe fatto esattamente questo se avesse vinto le elezioni con lo stesso margine con cui le ha vinte l’Unione.
 
Enrico Sabatino



 
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