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CHISSA' SE ESSI CAPIRANNO DA CHI GUARDARSI LE SPALLE
- Subject: CHISSA' SE ESSI CAPIRANNO DA CHI GUARDARSI LE SPALLE
- From: "Camillo COPPOLA" <camillo.coppola at tin.it>
- Date: Fri, 17 Mar 2006 21:36:00 +0100
CHISSA' SE ESSI CAPIRANNO DA CHI GUARDARSI LE SPALLE Chi sono i nemici piu’ veri e
piu’ insidiosi.
Essi sono accanto a noi, sono coloro
che in nome dei valori della democrazia e spesso delle tradizioni di
sinistra
LIBERTA' PER
GLI ARRESTATI DI MILANO
BERTINOTTI: «ALLARMANTE» - Parole di condanna anche dal leader di Rifondazione Comunista, Fausto Bertinotti. «Naturalmente penso molto male di quanto successo. È un elemento allarmante - ha detto Bertinotti, che nel pomeriggio partecipa a Brescia a una manifestazione promossa dall'Associazione nazionale partigiani -. Alla manifestazione di oggi, unitaria, partecipiamo noi, i centri sociali come il Leoncavallo, i Ds, una vasta presenza di forze di sinistra, democratiche, che testimonieranno il rifiuto di ogni forma di violenza e la scelta, netta, a favore della libertà di tutti di esprimersi in campagna elettorale». Bertinotti ha aggiunto: «invece di chiamare no global i responsabili degli incidenti bisognerà individuarli con precisione, queste azioni devono essere severamente censurate». Esprimiamo la nostra solidarieta’ agli antagonisti pestati e arrestati a Milano sabato scorso. Lo facciamo convinti, malgrado i gruppi e realta’ associative che hanno indetto la manifestazione siano non solo distanti dal Campo, ma addirittura ostili. Si tratta in alcuni casi di chi, nel 2003 ma anche dopo, chiese che il Campo fosse «cacciato dal movimento» in base all’accusa che avremmo costituio una «alleanza coi fascisti». Chiediamo la scarcerazione degli arrestati nonostante alcuni di loro non abbiano mai mosso un dito quando furono arrestati Grazia, Alessia e Moreno. Malgrado non abbiano speso una parola di fratellanza a Willi Frediani, che solo oggi, dopo due anni di carcere, e’ tornato libero. Ma che c’entra, vi chiederete, ricordare questi fatti? C’entra perche’ alla base dei fatti di Milano e degli attacchi spesso sbirreschi al Campo c’e’ la medesima radice: una concezione distorta e paranoica dell’antifascismo per cui la lotta contro certi rottami viene concepita non solo come prioritaria ma come l’alfa e l’omega della pratica anticapitalista. Se l’accusa per cui non ci saremmo alleati coi fascisti era falsa, vera invece era l’alleanza che certi settori dell’estrema sinistra fecero con la sinistra di sistema contro di noi. Un’alleanza in nome dell’antifascismo. Ora questa stessa sinistra di stato, PRC
compreso, non solo non solidarizza con coloro che hanno preso sul serio il
cosiddetto «antifascismo militante» e che pagano di persona la loro sballata
pratica politica.
Questa sinistra imborghesita esecra le
violenzee, addita questi compagni alla repressione, chiede che la magistratura
faccia il suo dovere, ovvero chiuda in galera i «provocatori». Chissa’ se questa
lezione servira’ ad aprire gli occhi ai compagni arrestati. Chissa’ se
essi capiranno da chi guardarsi le spalle, che ci sono bel altre
e piu’ importanti cose da fare, oggi, che fare casino per impedire una
sfilata di quattro gatti al servizio del governo Berlusconi, alias Fiamma
Tricolore, Forza Nuova e compagnia cantando.
Speriamo che questa lezione serva da
monito. Ma ci crediamo poco. C’e’ chi pensa che menar le mani ai sbitti e
fascisti sia il criterio per considerarsi antagonisti. Errore! Se in generale
l’uso della testa prima delle mani distingue i rivoluzionari dai casinari
estremisti, in questo frangente gli antagonisti si riconoscono per essere coloro
che invece di confondere le idee a tutti coloro che non amano questo mondo
indicano loro chi sono i nemici piu’ veri e piu’
insidiosi.
Essi non si annidano negli ambienti
funerei dei mentecatti dalla testa rasata.
Essi sono accanto a noi, sono
coloro che in nome dei valori della democrazia e spesso delle tradizioni di
sinistra usano il consenso dei cittadini per meglio servire gli
interessi di un imperialismo genocida e di un turbo-capitalismo che spinge
l’umanita’ sull’orlo del baratro.
Chi cerca scorciatoie si rompera’ la
testa. Invece e’ della testa anzitutto che per resistere abbiamo oggi
bisogno.
estratto da Notiziario del Campo Antimperialista
... 15 marzo 2006 ...
http://www.antiimperialista.org
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