Tribunale turco condanna 20 Kurdi per l'utilizzo delle lettere "Q" e "W"



Associazione per i popoli minacciati / Comunicato stampa in
www.gfbv.it/2c-stampa/2005/051027it.html

Tribunale turco condanna 20 Kurdi per l'utilizzo delle lettere "Q" e "W"
Dalla Turchia solo segnali deludenti - Secondo l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) non ci sono miglioramenti per i 15 milioni di Kurdi

Bolzano, Göttingen, 27 ottobre 2005

L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) ha accusato il governo turco di praticare l'illusionismo con l'Europa. In considerazione della scandalosa condanna contro 20 Kurdi nella città di Siirt, l'APM conclude che per i 15 milioni di Kurdi del sudest della Turchia non ci sono stati finora essenziali miglioramenti per quanto riguarda i diritti linguistici e umani. Le 20 persone sono state condannate perché nei manifesti pubblici per il capodanno kurdo avevano usato le lettere "Q" e "W", che non esistono nell'alfabeto turco.

Mentre l'Unione Europea scopre ingiustamente solo alcune delle lacune legislative contenute negli sforzi del governo turco per la parità della lingua kurda nel sudest dell'Anatolia, i tribunali, la polizia e le forze di sicurezza continuano a emettere nuove ordinanze e leggi che eludono tutti i tentativi delle istituzioni e personalità kurde di istituzionalizzare l'uso della lingua kurda. Tuttora il kurdo non può essere usato né in ambito amministrativo né durante la campagna elettorale. Il sistema scolastico statale ancora non ha introdotto la lingua kurda, continua ad essere ostacolata la distribuzione dei quotidiani in lingua kurda e grazie alle ordinanze più assurde si continua a impedire lo svolgimento dei corsi di kurdo, anche se tenuti in edifici privati. Ci sono stati ad esempio diversi casi di corsi proibiti perché "il giroscale dell'edificio è troppo stretto" o "il corso non è stato annunciato in tempo".

In considerazione di questi eventi ci chiediamo come facciano l'UE, i governi di molti paesi membri dell'UE e molti mezzi di informazione europei a sostenere la volontà di riforma del governo turco e del potente esercito turco.
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Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2005/051006ait.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050513ait.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050503it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050420it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050408it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050125it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/041215it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/041116it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/041013it.html | www.gfbv.it/3dossier/armeni/armeni.html | www.gfbv.it/3dossier/kurdi/indexkur.html | www.gfbv.it/3dossier/kurdi/kurtur-it.html

* www: www.echr.coe.int | www.kurdistan.it | www.komkar.org | www.ihd.org.tr/eindex.html