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Una nuova catastrofe umanitaria minaccia il Darfur
- Subject: Una nuova catastrofe umanitaria minaccia il Darfur
- From: Associazione per i popoli minacciati / Gesellschaft für bedrohte Völker <info at gfbv.it>
- Date: Thu, 13 Oct 2005 18:11:41 +0200
Associazione per i popoli minacciati / Comunicato stampa in www.gfbv.it/2c-stampa/2005/051013ait.html Sudan Occidentale: 650.000 persone tagliate fuori dagli aiuti alimentari Una nuova catastrofe umanitaria minaccia il Darfur Bolzano, Göttingen, 13 ottobre 2005In seguito alle denunce dell'ONU secondo cui non è più possibile garantire la sicurezza di 11.000 volontari internazionali in vaste zone del Darfur, l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) ha messo in guardia di fronte alla minaccia di una nuova crisi umanitaria nel Darfur. A causa dell'aumento delle aggressioni due terzi del Darfur sono stati chiusi all'intervento dei volontari umanitari. Ciò comporta che circa 650.000 persone dei campi profughi del Darfur occidentale e meridionale rischiano di restare isolate dal mondo e lasciate sole.
L'APM accusa l'Unione Europea di non impegnarsi a sufficienza per la fine delle violenza nel Darfur. Oltre a molte parole e dichiarazioni di turbamento non si intravede nessuna iniziativa concreta che possa contribuire a porre fine al genocidio. La visita della settimana scorsa in Sudan di Javier Solana, incaricato degli esteri e della sicurezza dell'UE, non ha comportato nessuna iniziativa europea volta a fermare la suddivisione sostenuta dal governo sudanese dei movimenti ribelli nel Darfur. Non basta che Solana continui a ricordare l'importanza dei colloqui di pace, l'UE deve impegnarsi per riuscire a riunire a una tavola dei negoziati tutti i ribelli del Darfur e far in modo che sostengano una posizione unitaria. Solo allora i negoziati di pace possono andare a buon fine.
Con molta astuzia Karthoum ha sfruttato la rivalità tra le diverse etnie del Darfur per mettere uno contro l'altro i diversi movementi ribelli. In questo modo aumenta l'intensità del conflitto nel Sudan occidentale, ma vengono messi in serio pericolo anche i negoziati di pace in corso nella capitale nigeriana Abuja. Negli ultimi 50 anni una piccola elite di potere di Karthoum si è assicurata il potere attizzando abilmente i conflitti tra le diverse etnie del paese. Oltre tre milioni di Sudanesi del sud e Nuba hanno pagato questa politica di disprezzo con la propria vita. L'UE deve fare di più per interrompere questo violento circolo vizioso e salvare la vita a decina di migliaia di persone nel Darfur.
================================================================ Vedi anche:* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2005/051011it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050926it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050531ait.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050525it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050401it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050202bit.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050131it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/041129it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/041118it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040928it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040917it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040909it.html | www.gfbv.it/3dossier/africa/darfur-it.html | www.gfbv.it/3dossier/africa/darfur-man.html
* www: www.gurtong.org | www.peacelink.it/africa/document/german5.html | web.amnesty.org/library/index/engafr541392004
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