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Sent: Monday, August 22, 2005 12:04 PM
Subject: La protesta dei 29
R I C E V I A M O e
P U B B L I C H I A M O Da: www.iralibero.at ....................................................................................................................
VOGLIAMO
VEDERE I VISTI
Al Segretario Generale del Ministero degli Esteri, Paolo
Pucci di Benisichi Al Ministro degli Esteri Gianfranco
Fini
I Comitati Iraq
Libero, insieme ad un ampio schieramento di promotori, hanno organizzato una
Conferenza internazionale da tenersi in Italia nei giorni 1-2 ottobre 2005
sul tema: “Lasciamo in pace l’Iraq. Sosteniamo la legittima resistenza
del popolo iracheno”.
Fra i relatori internazionali hanno già
assicurato la loro partecipazione, fra gli altri, i seguenti Alti
rappresentanti della società civile irachena: Ayatollah Sheikh Jawad al
KHALESI, leader del Iraqi National Foundation Congress; Ayatollah Sheikh
Ahmed al BAGHDADI; Salah al MUKHTAR, già ambasciatore iracheno in India;
Sheikh Hassan al ZARGANI, Portavoce internazionale del movimento di Muqtada
al Sadr; Mohamad FARIS, Comunista patriottico iracheno; Ibrahim al KUBAYSI,
fratello del segretario dell’Alleanza Patriottica Irachena, rapito dagli
americani il 4 settembre 2004.
Abbiamo appreso, agli inizi di
agosto, che 44 membri del Congresso degli Stati Uniti hanno inviato una
richiesta formale al governo italiano, invitandolo ad impedire lo
svolgimento del convegno. L’ambasciata italiana a Bagdad, nei giorni
successivi, mutando repentinamente la posizione tenuta fino a quel momento,
ha comunicato che i visti richiesti per gli esponenti iracheni non sarebbero
stati più concessi per decisione politica del Ministero degli
Esteri.
La evidente pressione esercitata sul governo italiano
dagli Stati Uniti, che ha portato alla negazione dei visti, rischia di
rendere impossibile lo svolgimento di una conferenza che potrebbe
contribuire alla ricerca di una pace giusta in Iraq, nel rispetto del
diritto all’autodeterminazione dei popoli.
I sottoscritti, di
fronte a questa gravissima ingerenza negli affari interni del nostro paese
che calpesta i diritti democratici sanciti dalla Costituzione, chiedono al
Ministero degli Esteri a al governo italiano di garantire il rilascio dei
visti richiesti.
primi firmatari:
-Giorgio
Bocca – Giornalista, partigiano e storico della Resistenza
-Gianni
Vattimo – Filosofo ed ex parlamentare europeo
-Giulio Girardi –
Filosofo e teologo della liberazione
-Samir Amin – Professore di
economia a Dakar, Forum Terzo Mondo
-Luigi Cortesi – Professore
emerito Università “l’Orientale”, Napoli
-Hamza Piccardo –
Segretario nazionale UCOII
-Domenico Losurdo – Filosofo, Università
di Urbino
-John Catalinotto – International Action Centre -
Usa
-Aldo Bernardini – Docente di diritto internazionale, Università
di Teramo
-Falco Accame – ex Presidente della Commissione difesa
della Camera dei deputati
-Franco Cardini – Istituto Studi
Umanistici, Firenze
-Carlos Varea – Coordinatore della Campagna
Spagnola contro l’Occupazione e per la Sovranità dell’Iraq
-Mario
Santos – Filipino Workers Association (FWA)
-Klaus Hartmann –
Vicepresidente dell’Associazione mondiale dei Liberi
Pensatori
-Stefano Chiarini – Giornalista de Il
Manifesto
-Giuseppe Pelazza – Avvocato, Milano
-Vainer Burani
– Avvocato, Reggio Emilia
-Giovanni Bacciardi, - Docente
universitario, Firenze
-Alessandra Kersevan – Ricercatrice
storica
-Marco Ferrando - Direzione nazionale Rifondazione
Comunista
-Vener Malabanan – Co-coordinatore Philippine Peasant
Support Network (Pesante)
-Alessandro Leoni - Membro del Comitato
Politico Nazionale di Rifondazione Comunista
-Andrea Catone – Membro
del Comitato Politico Nazionale di Rifondazione Comunista
-Eros
Francescangeli - Storico del Movimento operaio
-Ugo Giannangeli –
Avvocato, Milano
-Roberto Massari – Editore
-Gianfranco La
Grassa - Economista
-Arturo P. Garcia – Coordinatore Justice for
Filipino American Veterans (JFAV)
-Giancarlo Paciello – Studioso del
Medio Oriente
per adesioni scrivere ad
iraqlibero at email.it <mailto:iraqlibero at email.it>
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CONTRO
L’INGERENZA AMERICANA Appello
Da
www.antiimperialista.org .............
E' di pochi giorni fa la
notizia dell' indebita "iniziativa" di 44 membri del Congresso americano che
hanno formalmente invitato l' ambasciatore italiano a Washington, Sergio
Vento, ad usare il pugno di ferro contro il Campo antimperialista e ad
impedire con ogni mezzo l' organizzazione e la realizzazione della
Conferenza Internazionale sull' Iraq che si terrà a Chianciano Terme il !° e
2 Ottobre p. v..Data la gravità e la tracotanza insieme di un tale atto,
ogni commento ci sembra superfluo; riteniamo di dover prendere posizione
manifestando piena solidarietà ai componenti del Campo antimperialista, la
cui libera espressione è minacciata in spregio ad ogni più elementare
diritto. Sollecitiamo l' adesione a questo appello da parte di chiunque si
riconosca nei principi della libertà e della democrazia e reputi che l'
Italia sia una nazione sovrana che non può accettare imposizioni da
chicchessia e tanto più da uno stato che spesso ci ha trattati da vassalli,
con l' avallo dei nostri governi (vedi Cermis, casi Calipari e imam
Omar,etc.) Comitato Salentino contro la
Repressione Collettivo Iqbal Masih Rifondazione Comunista di
Lecce Circolo politico-culturale " Il Cantiere"-Lecce Cobas-Scuola
Lecce Mauro Pascariello-Consigliere Federale Nazionale dei Verdi Romeo
Candido-Componente Esecutivo Prov.le dei Verdi .............
Si
può aderire inviando una e-mail al seguente indirizzo:
campoantimperialista at tiscali.it
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IL
CAMPO NELLA LISTA NERA? Da: www.antiimperialista.org
Eravamo rimasti al fatto inaudito che 44 membri del Congresso
americano, in data 28 giugno, avevano inoltrato all’ambasciatore italiano a
Washington, Sergio Vento, una formale nota di protesta affinche’ il governo
Berlusconi (come se non bastassero tutti gli arresti, le perquisizioni e le
vessazioni da noi subite in Italia) illegalizzasse il Campo Antimperialista
in quanto “finaziatore del terrorismo iracheno”. La notizia, rimasta segreta
fino al 27 luglio, e’ stata poi fatta trapelare (allo scopo di aumentare le
pressioni su Roma) da un organo di stampa vicino al Pentagono, il
settimanale US News.
A commento, il 4 agosto abbiamo affermato due
cose principali: (A) «Il Campo Antimperialista e’ cosi diventato il capro
espiatorio per mettere alla prova il tasso di sudditanza a Bush non solo del
governo Berlusconi ma anche del centro sinistra» nonche’ per
terrorizzare tutti coloro che a vario tititolo lottano contro il
dominio mondiale americano; (B) che in quanto convinti difensori della lotta
di liberazione del popolo iracheno «siamo il banco di prova sul quale
l'amministrazione americana vuole sperimentare l’imposizione al mondo di un
unico spazio giuridico imperiale, stracciando e/o sussumendo lo Stato di
diritto vigente negli altri paesi liquidando quindi, assieme alla nostra
Costituzione, il principio inviolabile ad essa indissolubilmente connesso,
della sovranita’ nazionale».
Abbiamo ampiamente diffuso questo
Comunicato e convocato la stampa, abbiamo rivolto un appello alla
solidarieta’. Tutti hanno compreso al volo l’eccezionale gravita’ del gesto
americano. Risultato? Il sllenzio regna sovrano. La stampa italiana, che di
noi ha detto e stradetto, proprio perche’ sente che qui siamo difronte al
granchio di una Sigonella bis, si e’ messa da sola, ma di concerto, il
bavaglio. Per quanto attiene alla solidarieta’ ci sono giunti centinaia di
messaggi di solidarieta’ da parte di tanti movimenti e singoli cittadini
d’ogni paese. Niente di niente da parte degli “antagonisti” italiani. Forse
stanno tutti al mare. O forse fanno finta di nulla, nell’illusione suicida
che la cosa non li riguardi. Non parliamo nemmeno dei partiti della sinistra
istituzionale.
C’e’ ora un fatto nuovo, non meno inquietante.
In data 2 agosto il sito statunitense Spacewar (il nome e’ tutto un
programma!), anch’esso legato al Pentagono, comunica che a Washington, c’e’
stata una riunione di un Comitato del Congresso per la lotta al terrorismo
dove si e’ discusso di come contrastare l’autofinanziamento della resistenza
irachena e quindi della campagna del Campo 10 EURO PER LA RESISTENZA
IRACHENA. Per la prima volta, infine, gli americani mettono sotto accusa
anche la rete europea dei comitati IRAQ LIBERO. Si dice che è sceso in campo
Caleb Temple in persona, direttore operativo della Joint Task Force for
Combating Terrorism (organismo della DIA-Defense Intelligence
Agency). I contorni di questa torbida macchinazione si fanno
piu’ chiari. Siamo davanti ad un’offensiva strategica pensata e voluta dai
piu’ alti livelli isituzionali americani. L’obbiettivo ultimo e’ spingere
tutti i paesi europei (proprio come sta facendo Londra) ad adeguare il
proprio Stato di Diritto al Patriot Act (il cui impianto sembra fotocopiato
dalle leggi speciali naziste del ‘33). Per realizzare questo obbiettivo
occorrono degli agnelli sacrificali, ovvero dei mostri che dopo essere stati
satanizzati fungano da vittime simboliche e il cui sacrificio sia un segnale
tenebroso per tutti. Come primo agnello sembra abbiano scelto noi.
Ma
veniamo alle mosse tattiche dei guerrafondai americani. L’attacco
sembrava si limitasse ad esercitare forti pressioni sul governo
italiano affinche’ si decidesse a farci fuori. Ora e’ invece chiaro che gli
USA, nel caso di esitazioni romane, non escludono di inserire
unilateralmente il Campo nella loro famigerata LISTA NERA di “movimenti
terroristi” --nella quale hanno in realta’ ficcato anche il fior fiore dei
mvimenti rivoluzionari e antimperialisti. Con questo atto di forza non solo
il governo italiano ma pure l’Unione Europea sarebbero messi con le spalle
al muro, tenuti a porre fine agli indugi e decidere nel giro di pochi mesi
se mettere fuori legge il Campo o meno (e sarebbe la prima volta che in
Europa, con l’eccezione di Batasuna, viene proscritto un movimento che non
ricorre alla lotta armata). La diplomazia segreta USA e’ da tempo al lavoro
in Europa per sondare l’eventuale disponibilita’ a colpire non solo chi
sostiene la Resistenza irachena o palestinese ma, come insistono in maniera
maniacale i dirigenti statunitensi, ogni corrente “antiamericanista”. Ove
Bush incontrasse ostacoli alla illegalizzazione sic et simpliciter del Campo
(preferibilamente a scala europea, come minimo in Italia), la Casa Bianca
potrebbe scegliere la subordinata: iscrivere alcuni dirigenti del Campo
medesimo nella LISTA NERA sempre col pretesto giuridico (10 Euro) di
“finanziare il terrorismo iracheno”.
Davanti a questa minaccia non
possiamo che ribadire le nostre richieste del 4 agosto:
«Al governo
italiano diciamo che esso puo’ e deve respingere le pressioni provenienti da
Washington; puo’ e deve farlo se non e’ un governo fantoccio degli Stati
Uniti; se ha a cuore non solo la democrazia e la liberta’ di cui si fa
vanto, ma pure lÎindipendenza del nostro paese. Alle forze
dell’opposizione parlamentare chiediamo di tenere fede alle loro
affermazioni sul ritiro delle truppe d’occupazione in Iraq, chiedendo al
governo non solo di respingere le pretese americane ma di presentarsi in
Parlamento a riferire cosa esso abbia fatto e abbia intenzione di fare per
rifiutare questa pesante ingerenza imperialistica nella politica
italiana. Al movimento contro la guerra, a tutti gli antagonisti,
chiediamo di manifestare immediatamente la loro protesta contro le richieste
nordamericane e, ove possono, di mobilitarsi a difesa della democrazia e
della liberta’. Ovvero, oggiorno, anzitutto di potere sostenere il legittimo
diritto del popolo iracheno a cacciare le truppe colonialiste
d’occupazione».
Ora aggiungiamo solo una postilla rivolta ai
giornalisti e agli organi di informazione italiani: per quanto tempo vorrete
restare silenti davanti all’enormita’ di questa minaccia? Come mai quando si
trattava di satanizzarci rilanciavate prontamente le veline provenienti
dagli USA, adesso tacete nonostante siano gli stessi principali quotidiani
americani a parlare di questo caso? Dove si sono nascosti i paladini
dell’Europa “culla dei diritti umani” e che solo ieri criticavano Blair?
Dove sono finite le vestali liberali che non c’e’ giorno che non pronuncino
retoriche omelie sulla magnificenza della nostra democrazia?
Assisi,
9 agosto 2005 Per informazioni e messaggi immediati di solidarieta’:
campoantimperialista at tiscali.it
LA FONTE UFFICIALE: US
Probes Insurgency Funding, by Bryan Mcbournie UPI , Aug 02, 2005
http://www.spacewar.com/news/iraq-05zk.html
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