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Articolo
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- From: "Davide" <marzoratidavide at virgilio.it>
- Date: Sun, 21 Aug 2005 16:15:02 +0200
- Importance: Normal
L’unità e la pace: il sogno di un papa e le speranze di fine di tutti i conflitti. Colonia, Koln per i padroni di casa, è diventata per pochi giorni, per poche ore, centro del mondo cristiano, capitale religiosa che ha attirato l’ attenzione di tutte le televisioni e media del mondo. La lunga spianata di Marienfeld ha rappresentato il cuore della fede, il mistero dell’eucarestia, l’unità religiosa, l’ecumenismo ricercato da Benedetto XVI. Un sogno che, se molti lo affermavano prima della sue elezione come utopico, ora invece assume le fattezze di una realtà possibile, contrapposta al mondo di guerre e conflitti che il Papa attacca mandando i giovani missionari come forza di pace. Ratzinger ha reso noto così la sua linea di pontificato, una linea caratterizzata dalla continuità dell’energia imposta da Giovanni Paolo, una linea caratterizzata dall’essenzialità religiosa, da un fondo teologico di contenuti. La veglia di Sabato sera, fortemente spirituale e con qualche tratto che ricordava le festose Giornate mondiali degli anni passati, ha messo in luce gli obiettivi del pontefice: raggiungere una forma di unità o per lo meno di comprensione reciproca all’interno dello stesso tetto, oppure tra religioni diverse, per evitare ulteriori conflitti. “mai più guerre di religione”. Frase celebre che presto segnerà la storia, come conclusione di una fase della vita dell’uomo civile. I giovani costituiscono una forza impressionante e devono portare il messaggio di Cristo agli altri, a chi non crede, perché si senta rinfrancato dalla luce divina e dalla mano sapiente del Padre. Quindi il “Mozart” Ratzinger ha mostrato la sua fattura di teologo, fatta di messaggi diretti ma semplici, che mirano al cuore delle persone. La sua prossima missione ad Istanbul sarà certamente più difficile di quest’ultima. Le variabili del mondo ortodosso e islamico sono ancora difficili da risolvere ma non per questo bisogna scoraggiarsi. Il problema dei conflitti mondiali, rifiutati da tutte le grandi religioni cosi come i loro fondamentalismi, può essere ovviato con una grande campagna religiosa mondiale. Lo stringersi di tutte le credenze fianco a fianco contro le guerre può essere un sogno possibile se tutti ci credono. Il messaggio di Ratzinger è rivolto principalmente ai giovani, futuro del pianeta, nella speranza che le sue parole abbiano veramente mosso gli animi di chi c’era o di chi ha visto tramite la televisione. La continuità di Ratzinger del programma di Woytyla, l’umiltà dimostrata dal “servo nella vigna del Signore”, il suo atteggiamento riformatore per raggiungere un’unità, possono essere questi i cardini che segneranno il cammino del neo pontefice. Una chiesa unita che, ripete più volte, non è luogo di santi ma anche di peccatori: nulla è perfetto. Il bello è parteciparvi, sentirsi parte di essa, sentire Cristo dentro ogni cuore e farsi portatore della sua salvezza. I conflitti nel mondo sono giunti veramente ad una svolta? Davide Marzorati
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