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Un ponte per...Baghdad
- Subject: Un ponte per...Baghdad
- From: Francesco Lauria <francescollauria at yahoo.it>
- Date: Tue, 7 Sep 2004 22:37:15 +0200 (CEST)
Un ponte per...Baghdad L'ultimo articolo postato da Baghdad, prima dei tristi fatti di oggi... Gli aerei italiani stavano bombardando Bassora quando, rispondendo ad una suggestione di padre Balducci che disse "bisognerà risarcire gli iracheni per quello che gli stiamo facendo", decidemmo di dare vita ad una raccolta di fondi per inviare medicinali in Iraq. Nacque così "Un ponte per Baghdad", come atto che riconosceva una nostra "responsabilità" per non essere stati in grado di evitare la partecipazione italiana alla prima guerra del Golfo. Nello stesso tempo, dicemmo, occorreva "riempire il baratro" che la guerra scava tra i popoli. Quindi non solo sostenere materialmente quello che ufficialmente era il nostro nemico ("I popoli non possono essere mai nemici"), ma costruire conoscenza reciproca e amicizia. Di qui l'idea del "ponte". Un ponte idealmente lanciato sull'atra sponda della guerra ad evitare quello che in seguito poteva e può ancora diventare una "guerra di civiltà". Quanto diversa sarebbe stata la vita di 20 milioni di iracheni, e la nostra stessa vita, se invece che costruire il muro dell'embargo anche i governi occidentali avessero costruito ponti? Dopo qualche giorno la guerra sembrò finire, ma scoprimmo presto che non era vero. La tragedia dell'embargo era appena iniziata, ed anche la nostra storia. In questi lunghi anni abbiamo imparato a conoscere e a apprezzare questo paese e la sua gente. Su quel "ponte" sono passati non solo aiuti umanitari, ma gente italiana e irachena, nei due sensi, per conoscersi e sostenersi. Un ponte i cui pilastri sono la solidarietà concreta dei progetti, l'impegno civile per ottenere una diversa politica estera, la relazione e la conoscenza della cultura dell'altro come prevenzione del sostegno delle opinioni pubbliche alla guerra. Insieme ai progetti nel campo sanitario, educativo e della potabilizazione dell'acqua che si è potuto realizare in Iraq, e che senza soluzione di continuità continuano tuttora, Un ponte per... ha svolto una intensa attività di sensibilizzazione politica dell'opinione pubblica italiana perchè non fosse dimenticata la tragedia irachena e il genocidio dell'embargo. Con i viaggi di conoscenza e solidarietà, le iniziative culturali, i sostegni a distanza e i gemellaggi scolastici abbiamo tentato di far conoscere questo popolo. Una attività che crediamo abbia contribuito a creare le condizioni per le imponenti mobilitazioni che proprio in Italia ci sono state contro la guerra di Bush. Nel 1995 finalmente raggiungimao Bassora, ove i bombardieri italiani avevano seminato morte, e apriamo un ufficio a Baghdad. Da allora la presenza sul territorio è stata continua senza interrompersi nemmeno durante la guerra del marzo 2003. Siamo ancora in Iraq e continueremo ad esserci come abbiamo sempre fatto con un obiettivo in più: contribuire alla crescita della società civile irachena che sola può evitare al paese la inaccettabile alternativa tra occupazione militare e guerra civile e permettere di non disperdere le conquiste sociali, di civilità, laicità e autonomia che la gente dell'Iraq, nonostante la dittatura ha comunque conseguito in un legame forte con 6000 anni di storia [indietro] Riferimenti Un ponte per... ___________________________________ Scopri Mister Yahoo! - il fantatorneo sul calcio di Yahoo! Sport http://it.seriea.fantasysports.yahoo.com/
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