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9. anniversario del massacro di Srebrenica
- Subject: 9. anniversario del massacro di Srebrenica
- From: Associazione per i popoli minacciati / Gesellschaft für bedrohte Völker <info at gfbv.it>
- Date: Fri, 9 Jul 2004 13:03:49 +0200
www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040709it.html Lettera aperta ai Ministri degli esteri dell'UE, degli stati NATO e della Svizzera 9. anniversario del massacro di Srebrenica Appello alla comunità internazionale: non abbandonare al proprio destino i 4.500 rimpatriati di Srebrenica Bolzano, Göttingen, Sarajevo, 9 luglio 2004 Egregio Signor Ministro, domenica 10 luglio 2004 ricorre il nono anniversario delle fucilazioni di massa di Srebrenica, per le quali morirono almeno 7.294 ragazzi e uomini bosniaci, uccisi dalle truppe d'intervento serbe. Mezzi d'informazione del mondo occidentale hanno definito questo crimine come il più orribile massacro commesso in Europa dopo la seconda guerra mondiale. Un massacro, di cui la Comunità Internazionale si è resa corresponsabile con il suo silenzio. Il massacro di Srebrenica è infine diventato motivo per l'intervento in Bosnia che ha posto termine alla guerra. I paesi dell'Unione Europea e della NATO non hanno però riparato al fallimento nella città sulla Drina, rimasta assediata per ben quattro anni. Le vittime sopravvissute sono state lasciate sole, nella miseria, con i loro traumi e le loro paure. Lamentiamo in particolar modo che non sono mai stati fatti reali sforzi per sostenere concretamente i 4.500 rimpatriati, in maggior parte vedove con bambini. La Comunità Internazionale continua così a bloccare qualsiasi sforzo per ricominciare una vita dignitosa. Oggi Srebrenica è una città dimenticata, impoverita, dominata da coloro che avevano commesso questi crimini contro l'umanità. Le istituzioni internazionali e le organizzazioni d'aiuto si sono ritirate, delle 5.000 case distrutte solo 200 sono state finora ricostruite. Le condutture dell'acqua e della luce sono distrutte, esiste un unico pozzo di acqua potabile sicuro. L'unico ospedale esistente è chiuso, la città non può contare sull'assistenza medica. I 56 paesi situati attorno alla città vengono visitati da un'infermiera solo ogni due settimane. Quasi tutti i negozi e le imprese di Srebrenica sono chiusi, funziona solo un negozietto di generi misti. Egregio Signor Ministro, tutto ciò costituisce una vergogna per la Comunità di stati democratici dell'UE, della NATO e della neutrale Svizzera, ai cui ministri degli esteri ci rivolgiamo oggi con questa lettera aperta. Le chiediamo di impegnarsi affinché il suo Paese si mobiliti per un'iniziativa autonoma di aiuti ai sopravvissuti del genocidio di Srebrenica, e Le chiediamo altresì di impegnarsi affinché la Comunità Internazionale, formata dai paesi dell'UE, degli USA e del Canada, dia vita ad un'altra ulteriore iniziativa internazionale di aiuti. Quando tra un anno, nel 2005, l'attenzione del mondo tornerà a volgere lo sguardo verso Srebrenica in occasione del 10. anniversario del massacro, il Suo paese non può presentarsi a mani vuote! ---------------------------------------------------------------------------- ---- Vedi anche: * www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040701bit.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040126ait.html | www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030711it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/031202it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030624ait.html | www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030523ait.html | www.gfbv.it/2c-stampa/02-3/021127it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/02-1/020417it.html | www.gfbv.it/3dossier/bosnia/indexbih.html | www.gfbv.it/3dossier/tpip.html * www: www.unhcr.ch | www.un.org | www.iccnow.org | www.ohr.int | auth.unimondo.org
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