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L'UCCISIONE DI MOUHAMMAD
- Subject: L'UCCISIONE DI MOUHAMMAD
- From: "Palestina Libera" <palestina_libera at libero.it>
- Date: Tue, 3 Feb 2004 12:35:36 +0100
Le vostre email al Comune di Roma, all'Acea ed al Ministero per le Attivita' Produttive sull'accordo ACEA-ISRAELE sono state di grande importanza: qualcosa inizia a muoversi tra i vari direttori (innervositi dalle decine di messaggi) ed alcuni consiglieri comunali solleciteranno nuovamente il Sindaco per ottendere un chiarimento definitivo. UNO. Ultime dai territori DUE. Report Balata Refugees Camp - Nablus TRE. Bottega Verde - ISRAELE QUATTRO. Berretti Bianchi online CINQUE. Berretti Bianchi on field SEI. Guerra: esperti della mente a confronto (Bologna, 13 febbraio) SETTE. GIORNATe DELLA MEMORIA 2004 OTTO. Petizione per la liberazione di Qassam Barghuti NOVE. Report su "Salute e segregazione nei territori" DIECI. Report sulla pulizia etnica a Rafah, a cura di Mustafa Barghouthi UNO. Ultime dai territori L'esercito invade nuovamente Betlemme (report in inglese) http://www.imemc.org/headlines/2004/February/week1/020104/bethlehem%20raided%20again.htm L'esercito, nel corso delle "operazioni" militari di domenica, uccide 5 palestinesi, ne ferisce 22 e demolisce 23 case (report in inglese) http://www.imemc.org/headlines/2004/February/week1/020204/news-rep.htm DUE. Report Balata Refugees Camp - Nablus L'UCCISIONE DI MOUHAMMAD Ricostruzione a cura di Barbara Di Tommaso, a partire dalle testimonianze dirette dei familiari Balata Refugees Camp - Nablus Naim Joussef Al Araj (50 anni) e Shaira Al Araj (43 anni) hanno attualmente 6 figli, 3 maschi e 3 femmine. Mouhammad era il piu' piccolo e aveva 6 anni. La famiglia originariamente e' di Jaffa, ma ormai da decenni vive nel Campo profughi di Balata, uno dei piu' affollati e poveri della Cisgiordania, in Nablus. Naim racconta che il giorno 21 dicembre il piccolo Mouhammad era sulla porta di casa e stava mangiando un panino, quando un proiettile lo ha raggiunto al petto. Il bambino ha fatto qualche passo indietro rientrando in casa e si e' accasciato tra le braccia del fratello. Insieme ad altri due ragazzi il fratello ha cercato di portare a braccia il bambino sulla strada principale, fuori dal Campo, per tentare di raggiungere l'ospedale, ma tutto cio' si e' rivelato molto difficile nei primi minuti, in quanto altri soldati sopraggiunti davanti alla casa nel frattempo tenevano lontane le persone coi fucili e sparavano. Quando e' stato possibile arrivare all'ambulanza Mouhammad era gia' morto. Quel giorno era stato fino a quel momento particolarmente tranquillo: la gente era per strada, i negozi aperti, a differenza di altre occasioni piuttosto frequenti a Balata, dove spesso c'e' coprifuoco, i soldati circolano per il Campo, le famiglie si chiudono in casa. Molti testimoni hanno consentito quindi di ricostruire la dinamica di questo omicidio. Davanti all'abitazione della famiglia Al Araj, a circa 5 m. di distanza, senza nessuna ragione, verso le 13 del 21 dicembre 2003, un soldato dell'Israeli Defense Force ha sparato un primo colpo (il cui segno e' chiaramente visibile vicino alla porta della casa), a cui ha fatto seguito quello fatale per Mouhammad. Non c'erano scontri in corso, ne' disordini di nessun tipo nel Campo. Molti passanti sono accorsi sul posto, chi perche' richiamato dai due colpi d'arma, chi per soccorrere il bambino, avendo assistito al fatto. E' comparsa una jeep di militari, mentre l'autore dell'omicidio sparava altri colpi. I genitori ed i fratelli erano all'interno dell'abitazione. Ci viene mostrata la giacchina di Mouhammad perforata dal proiettile. La madre e' in lutto ed alcuni fratelli in lacrime, mentre parliamo. Il padre dice che nonostante il dolore che prova per quanto e' avvenuto non odia gli Israeliani, ma si aspetta giustizia per Mouhammad e la fine delle uccisioni di bambini, di civili ed innocenti. Ci viene detto che in quel periodo i soldati entravano spesso nel Campo col pretesto di cercare ed arrestare i "resistenti"; si trattava secondo quella logica di "operazioni preventive" per la sicurezza. Pare che il giorno prima del tragico evento, Naim stesse passeggiando proprio con Mouhammad , quando una Jeep lo ha fermato ed un soldato gli ha chiesto i documenti. Durante la discussione che ne era seguita Mouhammad aveva familiarizzato col soldato e gli aveva stretto la mano. Balata Camp, 4 gennaio 2004 TRE. Bottega Verde - ISRAELE Lo sapete che bottega verde www.bottegaverde.it vende creme e sali del mar morto importati da colonie israeliane? (Paola) E' il caso di approfondire l'argomento...fate come noi, scrivete a: suggerimenti at bottegaverde.it, servizioclienti at bottegaverde.it, infoprod at bottegaverde.it oppure, ancor meglio, telefonare allo 0578-741100 QUATTRO. Berretti Bianchi online ciao, abbiamo finalmente messo in rete il nuovo sito dei Berretti Bianchi, (www.berrettibianchi.org ) associazione impegnata nella costruzione dei Corpi Civili di Pace e negli interventi in zone di conflitto. oltre la home page, il sito e' diviso in due sezioni; la sezione di centro e' quella dell'associazione, dove trovate dallo statuto ai verbali delle riunioni dalle missioni in corso ai corpi civili di pace. la sezione di destra invece e' dedicata ai contenuti aperti; anche qui troverete modo di sostenere i berretti, ma troverete anche materiale da scaricare liberamente; dai dossier, alle grandi convenzioni universali, un archivio bibliografico sulle lotte nonviolente, un piccolo archivio di letture mediatiche contemporanee, la pagina dei link rimane a vostra disposizione per essere arricchita di nuovi indirizzi, poi ci sono anche vecchi e nuovi reportage, dall'Irak, dalla Serbia e dalla Palestina. Saluti di Pace www.berrettibianchi.org CINQUE. Berretti Bianchi on field A voi tutti salute. Per ora qui tutto regolare anche se a volte faticoso e snervante:alcuni organizzatori non efficienti, i ragazzini veramente turbolenti, 3 o 4 spettacoli al giorno, attese prolungate... Dedichiamo anche un po' di tempo a chiacchierare con la gente che incontriamo per strada , camionisti,studenti,camerieri, taxisti,(si trova sempre un qualcuno che traduce in inglese a volte stentato a volte fluente) tutti sono molto cortesi molti ci invitano nelle loro case(siamo in overdose di caffe e te') le domande sono spesso le stesse : ma cosa pensano in Italia della nostra situazione?cosa pensate del Muro?Che cosa fareste voi? E noi a vergognarci dei nostri governanti,a promettere una testimonianza per sensibilizzare l'opinione pubblica e allargare le braccia in segno di impotenza . Sabato abbiamo visto uno spettacolo teatrale veramente interessante,comico e drammatico nel contempo ,sulla situazione palestinese . E' incredibile la capacita' umoristica nel descrivere fatti cosi' drammatici (il vecchio palestinese che telefona al figlio emigrato in Europa:" si qui tutto bene grazie a dio,tuo fratello Hammet sta bene sono stato a trovarlo in prigione, zio Hassan e' morto ,sai un cecchino.. ma tutto e' Ok si tua sorella ha partorito sull'ambulanza ,avevano chiuso il chek point,questo rumore? niente,un missile che e' entrato dalla finestra ma no problem e' uscito dall'altra,etc..) Mi piacerebbe poterlo far vedere anche in Italia. Stiamo poi comprendendo un poco la societa' palestinese:e' un bel casino ,alcuni atteggiamenti rimangono incomprensibili a noi occidentali,sensibilita' e arroganza , ingenuita' e scaltrezza,entusiasmo ed apatia spesso si mescolano in un guazzabuglio incomprensibile. E' tardi ,sono un po' stanco e domani si preannuncia giornata intensa,buonanotte. Statemi bene! Albert O' Grampiedd(berretti bianchi ONLUS) SEI. Guerra: esperti della mente a confronto (Bologna, 13 febbraio) Associazione di Volontariato Psicologi per i Popoli - Emilia Romagna - Distruttivita' umana, riparabilita' ed evitabilita' della guerra: esperti della mente a confronto - Bologna, 13 febbraio - Viale Aldo Moro 50, Consiglio Regionale, Sala Polivante relatori (nel pomeriggio) Irfanka Pasagik, psichistra Bosnia Erzegovina - Anica Mikus, psicoterapeuta Gos, Slovenia - Viveca Hazboun, psichiatra resp. "The Bethlehem Children and family Guidance and Training Centre" Occorre confermare la partecipazione all'associazione, tel.348.4109760 //333.1257668 - e-mail psicopopoli-er at libero.it SETTE. GIORNATA DELLA MEMORIA 2004 Il Centro per la Pace e la Nonviolenza "Rachel Corrie" e l'Associazione Culturale per la Memoria "Anna Frank" con il patrocinio di Comune di Ovada Comunita' Montana Alta Vallemme e Alto Ovadese Provincia di Alessandria organizzano le giornate della memoria venerdi' 6 febbraio ore 10.00 Pier Paolo Poggio : AUSCHWITZ E I CAMPI DI STERMINIO NAZISTI (storico, Direttore Fondazione Luigi Micheletti di Brescia) ore 21.00 Pier Paolo Poggio: NAZISMO E REVISIONISMO STORICO --- MORNESE, Salone della Comunita' Montana sabato 14 febbraio ore 16.00 APERTURA DELLA MOSTRA e INTERVENTI DELLE AUTORITA' ore 16.30 Alberto Burgio: IL RAZZISMO PARADIGMA DELL'OPPRESSIONE E DELLA VIOLENZA (Storico della Filosofia, Universita' di Bologna) La mostra presso la Loggia di San Sebastiano sara' aperta dal 31 gennaio al 13 febbraio, tutti i giorni eccetto il lunedi', con il seguente orario: ore 10.30-12.30 e 15.30-18.30 La mostra presso il Salone della Comunita' Montana sara' aperta dal 14 al 28 febbraio, tutti i giorni con il seguente orario: ore 17-19 (mattino su prenotazione) Info: Centro per la Pace e la Nonviolenza dell'Ovadese "Rachel Corrie" tel. 0143/835206 e-mail: info at centropacecorrie.it maggiori informazioni sul nostro sito: www.centropacecorrie.it OTTO. Petizione per la liberazione di Qassam Barghuti Il figlio di Marwan Barghuti, Qassam, e' stato arrestato dalle autorita' israeliana al suo ritorno in Palestina, il 24 dicembre, dal Cairo, dove Qassam sta studiando all'American University. Nessun'accusa e' stata formulata a carico di Qassam Barghuti, il che significa che si trova in "detenzione amministrativa", cioe', sotto arresto per motivi politici. Susanne http://www.petitiononline.com/24122003/petition.html NOVE. Report su "Salute e segregazione nei territori" http://www.hdip.org/ DIECI. Report sulla pulizia etnica a Rafah, a cura di Mustafa Barghouthi http://www.palestinemonitor.org/
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