Contro il Muro



UNO. Contro il muro
DUE. Petizione per il rilascio di bambini palestinesi
TRE. 9 novembre a Milano contro il muro
QUATTRO. Report di Laura G.
CINQUE. Foto di Lisa Nessan 
SEI. Conoscere l'altra/o. Corso di Lingua Araba.
SETTE. "I teatrini di Napoli" in Palestina
OTTO. Presidio di pace a Nablus
NOVE. L´ Olocausto della Palestina di Jamal Moh'd Jadallah
DIECI. La proposta di "pace" dei coloni israeliani

>UNO. Contro il muro
http://www.stopthewall.org/ 

>>DUE. Petizione per il rilascio di bambini palestinesi
questa e' una petizione per il rilascio di bambini palestinesi detenuti
nelle carceri israeliane. trovate le loro storie nel sito
http://www.dci-pal.org/prisonweb/adoptpris.html
la petizione si firma:
http://www.PetitionOnline.com/dcips/petiton.html
In preparazione dell'international day of action, fatto coincidere con il
20 Novembre, anniversario dell'adozione della Convenzione sui Diritti del
Fanciullo da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, DCI/PS ha
organizzto una petizione per il rilascio di tutti i bambini palestinesi
detenuti politici.
in questi mesi la campagna cerchera' di accumulare 200,000 firme, una per
ogni bambino arrestato dall'inizio dell'occupazione israeliana nel 1967.

Defence for Children International sta facendo l'impossibile per loro e
vi ringrazia molto per la cooperazione.
(da Claudia Melli)

>>>TRE. 9 novembre a milano contro il muro
APPELLO DELLE ORGANIZZAZIONI PALESTINESI PER UNA
MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE CONTRO LA COSTRUZIONE DEL
MURO DELL´APARTHEID

FACCIAMO DEL 9 NOVEMBRE UNA GIORNATA INTERNAZIONALE DI
PROTESTA

IL MURO DEVE CADERE

Il 9 novembre 1989 il muro di Berlino che
rappresentava in Europa il simbolo della Guerra Fredda
e l´emblema della vergognosa politica di divisione del
XX secolo veniva abbattuto.

Oggi un nuovo muro deve cadere!

Facciamo del 9 di novembre una giornata internazionale
di protesta contro la costruzione del nuovo muro che
Israele sta costruendo attraverso la Cisgiordania.
Questa costruzione, conosciuta come Muro della
Separazione o Muro dell´Apartheid e' l´ennesimo
tentativo israeliano di strangolare la Palestina e
l´ultimo assalto dell´occupazione. La politica della
confisca delle terre e dell´acqua, distruzione degli
olivi e dell´agricoltura palestinese rientrano nella
rinnovata volonta' di espansione coloniale che ha
obbiettivi strategici a lungo periodo, da raggiungere
in un clima di terrore simile a quello che nel 1948 ha
causato l´espulsione di migliaia di persone.

Chiediamo la mobilitazione di tutti coloro che credono
assurdo questo concetto medioevale e che debba
scomparire. Il Palestine Monitor e il Movimento per la
Protezione della Societa' civile Palestinese chiede
urgentemente di partecipare alla giornata
internazionale di protesta organizzando dimostrazioni,
sit-in e tutte le attivita' tese a far comprendere alle
persone il significato e la gravita' della costruzione
di questo nuovo muro.

Aderendo a questo appello lanciato dalle
organizzazioni palestinesi e dai settori pacifisti
israeliani, organizziamo: 
     
SABATO 8 NOVEMBRE dalle ore 17.00 alle ore 20.00 
in Piazza San Babila a Milano   

UN PRESIDIO SCENICO CONTRO IL MURO DELL´APARTHEID
Promotori: Cooperativa Chico Mendes, Donne in Nero,
Action for Peace, Avvocati contro la Guerra, Salaam
Ragazzi dell´Olivo-Milano, Basta Guerra, Arci, Gruppo
per la Pace in Palestina, Ass.Cult. Punto Rosso 
  
>>>> QUATTRO. Report di Laura G.
http://www.palsolidarity.org/reports/writings/16Oct03_01_43_23GazaLauraG..htm

>>>>> CINQUE. Foto di Lisa Nessan (Jayyous e Palestina) su: 
http://www.nessanphotography.com 
 
>>>>>> SEI. Conoscere l'altra/o. Corso di Lingua Araba.
Le Donne in Nero  organizzano un corso di 
Lingua Araba per principianti.
Il corso iniziera' l' 11 Novembre alle ore 19.30  presso la Casa  Internazionale delle Donne, 
Via San Francesco di Sales, 1/a -  Roma .
Il corso sara' tenuto da Anna Rita Ronzoni docente di 
"mediazione scritta ed orale arabo- italiano", presso la
Libera Universita' degli Studi San Pio V - Roma.
Comunicazione e relazione  oltre i confini  
attraverso la lingua e la cultura.
Per iscrizioni e informazioni, entro il 7 Novembre:
tel. 06-69950217  
email  lmorgantini at europarl.eu.int 
www.donneinnero.org

>>>>>>> SETTE. "I teatrini di napoli" in Palestina
dopo la tourne'e del coro bajolese dall'1 al 12 ottobre e' in corso con il palestinian 
national theater una tourne'e di bruno leone de "i teatrini di napoli", 
con  spettacoli a gerusalemme, al palestinian national theater, e in numerose scuole,
 a ramallah e ad haifa.
dovevano arrivare anche luisa di gaetano e marco grilli di torino ma ci sono 
stati per tutti e due problemi sia pure di natura diversa.
comunque pulcinella, arrivato in palestina, si e' subito reso conto a chi dare le
 sue famose bastonate che appartengono, sicuramente anche secondo ghassan andoni 
e i ghandiani piu' osservanti, alle azioni dirette non-violente!!!!!
alfredo
p.s. uscendo l'altroieri da ramallah un soldato mi ha chiesto come mai andavo in un 
posto pieno di terroristi.
gli ho risposto, mordendomi la lingua, di non averne visto nessuno!

alfredo tradardi
itaca
cultural association for the promotion of contemporary performing arts

>>>>>>>> OTTO. Presidio di pace a Nablus 
Su Avvenimenti del 24 ottobre c'e' un reportage sul
presidio di pace a Nablus, in Cisgiordania. 

>>>>>>>>> NOVE. L´ Olocausto della Palestina di Jamal Moh'd Jadallah
21 Oct 2003  (Jamal Moh'd Jadallah, collaboratore di reporterassociati.org, 
e' il corrispondente in Italia dell'agenzia stampa palestinese "Wafa") 
Saramago: "il popolo ebraico ormai non merita piu' quella 'simpatia' e quell´affetto solidale 
che dalla fine della guerra si era conquistato nell´opinione pubblica di tutto 
il mondo per le sofferenze e le tragedie che ha subito". Gli israeliani stanno 
applicando ai Palestinesi gli stessi metodi, gli stessi abusi di cui sono stati vittime. 
Vivere oggi, ricordando l'Olocausto pretendendo che si perdoni tutto cio' che fanno 
nel nome di quello che soffrirono mi sembra in qualche modo un abuso. 
E´ come se non avessero imparato nulla dalla sofferenza dei loro padri e dei loro nonni".

Vedi l'intero articolo su http://www.reporterassociati.org/index.php?option=news&task=viewarticle&sid=204 

>>>>>>>>>> DIECI. Per chi se la fosse persa, ecco la proposta di "pace" dei coloni israeliani 
Si chiama Elon peace initiative e rappresenta la proposta "di pace" dei coloni israeliani rappresentati da Benjamin (Benny) Elon, il ministro dei Trasporti del governo Sharon e a sua volta colono con residenza ad Ariel, uno degli  insediamenti piu' contestati proprio nel mezzo della Cirgiordania tra Ramallah e Nablus. Il 'piano per raggiungere la pace' si articola in 7 punti che secondo gli autori sono i provvedimenti che Israele deve adottare in successione temporale. 
1) Dichiarare l'Anp un nemico dello Stato ebraico
2) Distruggere tutte le infrastrutture terroristiche in Giudea, Samaria e Gaza, rimuovere tutti i terroristi, le armi, le fabbriche di bombe
3) Annullare interamente l'accordo di Oslo e smantellare l'Autorita' palestinese
4) Dopo la fine delle ostilita' iniziare un negoziato per risolvere il problema della ridiscolazione degli arabi in altri paesi arabi. Smantellare i campi profughi
5) Accettazione del principio dei due popoli due Stati nelle due rive del fiume Giordano. Lo Stato giordano-palestinese  con Amman come capitale e lo Stato ebraico con capitale Gerusalemme
6) Gli arabi che rimangono in Guidea, Samaria e Gaza diventeranno cittadini dello Stato giordano-palestinese. 
Gli arabi con cittadinanza israeliana diventeranno cittadini dello Stato giordano-palestinese
7) Se gli arabi di Giudea, Samaria e Gaza non accettano i termini di questo piano saranno immediatamente espulsi  in un altro Stato arabo o dall'altra parte del fiume Giordano.   
 
da Liberazione del 19/10/03