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RISPONDI PER FAVORE, MR BUSH
- Subject: RISPONDI PER FAVORE, MR BUSH
- From: "Palestina Libera" <palestina_libera at libero.it>
- Date: Thu, 9 Oct 2003 12:06:36 +0200
UNO. La GreenLine ed il Muro DUE. Profilo della kamikaze di Haifa TRE. FBI finanziatore di Hamas alla fine degli anni 90 QUATTRO. Dare fuoco alle citta' di Damasco e Beirut CINQUE. RISPONDI PER FAVORE, MR BUSH SEI. Racconti dall'unica "democrazia" in Medio Oriente SETTE. Piccolo spazio di pubblicita' OTTO. Assemblea di Action for Peace UNO. La GreenLine ed il Muro (e la vignetta) http://www.gush-shalom.org/thewall/index.html DUE. Profilo della kamikaze di Haifa Di Arnon Regular Hanadi Tayseer Jaradat, la kamikaze che ha ucciso 19 persone sabato, nel ristorante di Haifa Maxim, facendosi saltare in aria, aveva lasciato la sua casa al mattino per dirigersi al suo ufficio di Jenin, nel quale lavorava come avvocato, secondo quando dichiarato dai genitori di lei ad Haaretz. Non e' ancora stato stabilito come la ventinovenne, single, sia arrivata dal suo ufficio al luogo dell´esplosione. Jaradat era la sorella piu' anziana di Fadi Jaradat, un militante della Jihad Islamica assassinato in giugno insieme al cugino, Salah Jaradat, una figura importante dell´ala militare delle "Brigate Gerusalemme". In giugno, i militari israeliani si recarano nella loro casa di Jenin per catturarli. I famigliari hanno detto che Hanadi era in casa quando gli israeliani hanno aperto il fuoco contro Fadi e Salah, che erano in piedi davanti alla porta di ingresso. Jaradat e' la sesta ragazza suicida per l´Intifada, e la seconda appartenente alla Jihad Islamica. Jaradat proveniva dal villaggio di Sila Alkhartiya, a ovest di Jenin, un villaggio noto per la presenza di gruppi della Jihad, che sono stati fondati dall´Iran e con strette relazioni con gli Hezbollah, villaggio detto "Piccola Teheran". Durante la notte le truppe israeliano hanno demolito la casa di Jaradat. Tradotto da Nuovi Mondi Media Fonte: http://www.haaretz.com/hasen/pages/ShArt.jhtml?itemNo=346913&contrassID=1&subContrassID=1&sbSubContrassID=0&listSrc=INCREDI_LINK_PLACEHOLDER_4200 Da: Paola TRE. FBI finanziatore di Hamas alla fine degli anni 90 Nel 1998, mentre Clinton tentava di arrivare alla pace tra palestinesi ed israeliani, l'FBI stava segretamente finanziando alcuni esponenti di Hamas sospettati di terrorismo per verificare se il gruppo militante avrebbe usato i fondi per compiere attentati. Fonti dell'FBI hanno rivelato all'Associated Press che l'operazione venne condotta dall'ufficio di Phoenix dell'FBI ed ottenne l'approvazione del ministro della giustizia dell'epoca, Janet Reno. Uno dei protagonisti dell'operazione era Harry Ellen, un uomo d'affari convertito all'Islam, collaboratore abituale dell'FBI a partire dagli anni 70, che consegno' materialmente il denaro - circa ottomila dollari in due traches - ad un esponente di Hamas, Ismail Abu Shanab, ucciso dagli israeliani in un'azione di rappresaglia agli inizi di quest'anno. Il contatto di Ellen con l'FBI era lo stesso agente Williams dell'agenzia di Phoenix che piu' tardi sarebbe divenuto famoso per aver scritto un memorandum al quartier generale dell'FBI in cui si denunciava, prima dell'11 settembre, che piloti arabi si stavano addestrando nelle scuole di volo americane. http://www.msnbc.com/news/976854.asp?0si=- Da: CaLmBiG, Da: Lista_di_Geopolitica at yahoogroups.com QUATTRO. Dare fuoco alle citta' di Damasco e Beirut Tel Aviv, 8 ottobre - Avigdor Lieberman, ministro israeliano Talebano, ha suggerito alle forze armate dello Stato ebraico di dare fuoco alle citta' di Damasco e Beirut. http://www.arabmonitor.info/news/dettaglio.php?idnews=3445&lang=it CINQUE. RISPONDI PER FAVORE, MR BUSH di Michael Moore, 6 ottobre 2003 Fonte: http://www.guardian.co.uk/michaelmoore/story/0,13947,1056922,00.html Traduzione di Nuovi Mondi Media http://www.nuovimondimedia.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=342&mode=thread&order=0&thold=0 SEI. Racconti dall'unica democrazia in Medio Oriente Una delle caratteristiche della Germania nazista durante la guerra era la scarsita' di manodopera. Tutti gli uomini erano al fronte e tutte le donne in grado di lavorare dovevano subentrare agli uomini nelle fabbriche ed in campagna. A dare una mano a queste donne o ai loro padri o suoceri, ci si sarebbero offerti volentieri i lavoratori stranieri forzati, inviati dai territori occupati dalla Wehrmacht. Costoro guadagnavano quasi niente e le razioni di vitto erano tali da non garantire la sopravvivenza. Percio' molti di loro sarebbero stati piu' che disposti ad eseguire qualche lavoro extra in campagna od in un officina, in cambio di cibo o vestiario. Ma i tedeschi non osavano ingaggiare i forzati stranieri, sarebbe stato un reato e si rischiava di essere mandati in uno degli oltre mille campi di concentramento, se non peggio. Percio', i compassionevoli e coraggiosi si limitavano a passare ad un lavoratore straniero forzato qualche porzione di cibo od un paio di calze, furtivamente. A questi racconti fui riportata oggi, leggendo una lettera che mi e' arrivata da un giovane amico ebreo, Daniel Shunra, che racconta una scena di vita in Israele: "Un agronomo di Kiryat Yovel mi ha parlato di un suo conoscente arabo, del villaggio di Hussan, nei pressi di Betlemme, che gli avrebbe offerto di eseguire gli innesti sugli alberi del suo giardino per 100 shekel. Ma l'agronomo di Kiryat Yovel aveva paura di ingaggiare l'uomo e percio' ha offerto al palestinese 100 shekel, senza chiedere niente in cambio. Il palestinese e' scoppiato in un pianto a dirotto". Da: Susanne Scheidt <Susanne.Scheidt at libero.it>, Al-Awda-Italia SETTE. Piccolo spazio di pubblicita' Ancora sulla Mecca Cola http://www.cunegonda.info/19meccacola.htm Avvenimenti. Carisimi/e, sul numero di Avvenimenti che sara' in edicola venerdi' 10 ottobre ci sara' un'intervista a Luisa Morgantini appena rientrata dalla Palestina. Sul numero di venerdi' 17 un articolo sul presidio di pace a Nablus. Un abbraccio! Fabrizio Marchi. OTTO. Assemblea di Action for Peace sabato 18 ottobre dalle ore 10 presso la sede della cgil nazionale in corso italia (Roma) si terra' l'assemblea di action for peace per discutere sulle prossime iniziative
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