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Afghanistan: ampliamento mandato ONU all'ISAF per garantire la sicurezza!
- Subject: Afghanistan: ampliamento mandato ONU all'ISAF per garantire la sicurezza!
- From: Associazione per i popoli minacciati / Gesellschaft für bedrohte Völker <info at gfbv.it>
- Date: Tue, 2 Sep 2003 15:56:23 +0200
URL: www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030902ait.html Afghanistan Solo un ampliamento del mandato ONU all'ISAF può garantire la sicurezza! Bolzano, Göttingen, Berlino, 2 Settembre 2003 Questo martedì l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) ha lanciato un appello al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite affinché approvi un allargamento sia geografico sia di contenuto del mandato alle Truppe Internazionali di Protezione per l'Afghanistan (ISAF). Si chiede, p.es., di incaricare l'ISAF del controllo e del disarmo delle milizie dei signori della guerra, di poter intervenire attivamente per la tutela dei diritti umani e di poter sostenere le nuove forze di polizia ed il nuovo esercito afghano nell'istituzione di una legalità di stato. Secondo l'APM, una maggiore sicurezza in Afghanistan può essere garantita unicamente grazie ad un mandato dell'ONU più ampio per le Truppe Internazionali. In vista di una consultazione del Gabinetto Federale tedesco molti ministri e rappresentanti della SPD hanno sottolineato l'importanza di un mandato dell'ONU in quanto condizione sine qua non per l'estensione geografica dell'intervento dell'esercito tedesco in Afghanistan. Al Consiglio di Sicurezza dell'ONU si chiede inoltre di fare pressione sulla comunità internazionale affinché metta a disposizione un numero maggiore di soldati per l'ISAF. Il maggiore impegno pianificato per l'esercito tedesco da solo non può bastare a migliorare la situazione in Afghanistan. Per una maggiore sicurezza nel paese c'è bisogno che anche altri paesi siano disposti a stazionare soldati fuori dalla città di Kabul, e che questi soldati non siano impegnati unicamente nella ricostruzione. Le ultime aggressioni a scuole per ragazze ed a lavoratori impegnati nella ricostruzione delle strade mostrano come la ricostruzione del paese sia messa in pericolo dalla mancanza di sicurezza. Vedi anche: * www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030806it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030526it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/02-3/021202it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/02-3/021014it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/02-3/020909it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/02-1/020318it.html | www.gfbv.it/3dossier/asia/afghan/terror-it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/02-1/020318de.html | www.gfbv.it/3dossier/asia/afghan/afghan-mineo.html | www.gfbv.it/3dossier/asia/afghan/afghan-maed-it.html | www.gfbv.it/3dossier/asia/afghan/omid-it.html | www.gfbv.it/3dossier/asia/afghan/afghan-colavit.html * www: www.shuhada.org | www.iccnow.org | www.isafkabul.org | www.unhcr.ch | www.un.org
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