IL FALLIMENTO GARANTITO DELLA ROAD MAP



Catturare Bin Laden - Prendere Saddam Hussein e le sue armi di distruzione di massa - sconfiggere  il terrorismo - portare la Pace in Medio Oriente. Questi gli obiettivi dichiarati della Casa Bianca dall'11 settembre ad oggi. Un drammatico insuccesso che continua a fare vittime.

UNO.  IL FALLIMENTO GARANTITO DELLA ROAD  MAP e nota di Alfredo Tradardi
DUE. Israele presiede una conferenza internazionale sulla proibizione delle armi di distruzione di massa.
TRE. Forum "Verso i corpi civili di pace. Per una politica europea non armata", Bologna, 6-8 giugno 2003
QUATTRO. Gazzella - cartoline della Palestina
CINQUE: SAADAT: LA ROADMAP, UN TENTATIVO DI RIDIMENSIONARE LE ASPIRAZIONI PALESTINESI
SEI. Palestinian Centre for Human Rights Press Release (Inglese)
SETTE. Indymedia, report da NABLUS (Inglese)

********* Ultimissime ANSA ****************
http://www.ansa.it/fdg01/200305191614107376/200305191614107376.shtml
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UNO.  IL FALLIMENTO GARANTITO DELLA ROAD  MAP e nota di Alfredo Tradardi
Mentre sto traducendo questo articolo di tanya reinhart, sulla 7 lo schiocchezzaio di gad lerner prosegue la sua attività di manipolazione delle informazioni sulla situazione palestinese e sul "terrorismo".
è sicuramente preferibile giuliano ferrara,  almeno reo confesso di delazione e di essersi (e di essere) venduto alla CIA.
alfredo


IL FALLIMENTO GARANTITO DELLA ROAD  MAP
Tanya Reinhart
Yediot Aharonot, May 14, 2003

Con una certa frequenza un "piano di pace" esce fuori dai cassetti della casa Bianca e coinvolge i discorsi pubblici per qualche settimana. Sebbene questo rituale ha un percorso prestabilito e una fine predeterminata, è curioso come in Israele molti sono ancora portati a credere che questa volta la cosa è differente dal passato. 

La Road Map annuncia che questa volta "l'obiettivo è un regolamento finale e completo del conflitto  Israelo-Palestinese entro il  2005". Per verificare se c'è qualche cosa di concreto in questa direzione, è necessario chiar
itto si tratta. Dal punto di vista israeliano uno potrebbe avere l'impressione che riguarda il diritto al ritorno: i Palestinesi stanno tentando di minare alle fondamenta la stessa esistenza dello stato di Israele con la richiesta di permettere ai loro rifugiati di tornare, e cercano di raggiungere tutto questo con il  terrore. Sembra che sia stato dimenticato che in pratica si tratta di un semplice e classico conflitto sulla terra e sulle risorse  (l'acqua).  Il documento della Road Map si caratterizza per la completa assenza di ogni dimensione territoriale. 

Le richieste ai Palestinesi sono chiare: mettere in piedi un governo che sia definito dagli USA democratico, di organizzare tre forze di sicurezza che siano definite affidabili da  Israele e di schiacciare il terrorismo.  Una volta che queste richieste siano state adempiute, inizierà la terza fase, nella quale l'occupazione miracolosamente finirà. Ma il documento non pone alcuna condizione a Israele su questa terza fase. Molti Israeliani capiscono che non c'è alcuna strada per finire il conflitto senza il ritiro dell'esercito israeliano dai territori e senza lo smantellamento degli insediamenti. Ma questi concetti base non sono nemmeno accennati nel documento, che parla solo di congelamento degli insediamenti e dello smantellamento dei nuovi avamposti, già nella prima fase.

La prima fase è più concreta perchè riprende il piano Tenet. In questa fase  si prevede anche che Israele  "si ritiri dalle aree  palestinesi occupate dal 28 settembre  2000... [e restituisca] lo statu quo che esisteva allora". Non ci sono dubbi che l'adempimento di questa richiesta può contribuire notevolmente a stabilire una certa calma, anche se temporanea. Se credessi che i rappresentanti europei nel quartetto avessero la capacità di realizzare questo piano, lo avrei accolto con favore. Ma non c'è alcun fondamento per questa speranza. Il piano Tenet è caduto sotto i riflettori più volte nel passato. L'ultimo round fu quello che sembrò essere una iniziativa americana di cessate 
il quale Zinni and Cheney furono mandati nella regione. Già allora Sharon disse con chiarezza che egli non era d'accordo con questa richiesta, mentre era solo disponibile ad alleviare le condizioni della popolazione nelle aree nelle quali la calma fosse assicurata (Ha'aretz, Aluf Ben, 19.3.02). Questo non ha impedito agli USA di indicare nei palestinesi la parte che ha rifiutato il cessate il fuoco. Con la fine di questa iniziativa, Israele ha scatenato l'operazione di distruzione "Defensive Shield", con la benedizione degli USA .

Israele ha anche risposto alla Road Map con le stesse vecchie obiezioni. Ha inoltre sottolineato che non è sufficiente un alt negoziato al terrorismo e che ciò che è richiesto è un scontro chiaro tra le nuove forze di sicurezza e le organizzazioni delle opposizioni (cioè, una guerra civile ). Israele chiede anche che una dichiarazione  palestinese di fine del conflitto e di rinuncia del diritto al ritorno deve essere fatta come precondizione all'inizio di ogni processo, e non alla fine. Di nuovo, nulla di tutto questo mina la convinzione degli USA che Israele è la parte che sta cercando la pace, la parte "la cui sicurezza è la chiave per la sicurezza del mondo", come sostiene Condoleezza Rice . 

Gli Stati Uniti sono governati oggi da falchi la cui visione è una guerra infinita. Israele, i cui  leaders sono sempre ansiosi di iniziare un'altra guerra, è un punto di forza in questa visione. Non vi è quindi nessuna base per credere che gli USA permetteranno a nessuno di forzare  Israele a fare la minima concessione.

Il 13 marzo 2002, alla vigilia della visita di Zinni nel round precedente, l'esercito israeliano lo accolse con un attacco nel campo profughi di Jabalya, nel quale 24 Palestinesi furono uccisi in una notte. Ora Powell è stato accolto con una ondata di arresti e di deportazioni di attivisti internazionali. Nella Pax Americana, non vi è spazio per i pacifisti.  La pace sarà portata dai tanks.

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DUE. Israele presiede una conf
enza internazionale sulla proibizione delle armi di distruzione di massa. [ListaSinistra]
http://www.aljazira.it/03/05/11/armi_distruzione.htm

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TRE. Forum "Verso i corpi civili di pace. Per una politica europea non armata", Bologna, 6-8 giugno 2003

Caro amico/a,
    Ti invitiamo a partecipare al Forum "Verso i corpi civili di pace. Per una politica europea non armata", che si terrà a Bologna dal 6 all´8 giugno 2003, presso lo Studentato Missionario Dehoniano.
Al Forum saranno presenti numerose organizzazioni che operano con interventi di civili in zone di conflitto ed costituirà un´importante occasione di confronto.
Il Forum avrà l´obiettivo di creare una sinergia, tra quanti in Italia si occupano di corpi civili di pace, che:

- faciliti il lavoro delle organizzazioni membre,
- lavori per poter dare un riconoscimento ufficiale alle organizzazioni membre e ne faccia aumentare il peso politico,
- s'impegni a difendere i volontari delle organizzazioni membre,
- cerchi in tutti i modi leciti di reperire fondi che sostengano i progetti delle organizzazioni membre,
- acquisisca i report dei monitoraggi dei volontari sul campo delle organizzazioni membre e li faccia circolare tra i membri del parlamento europeo.

Non è obiettivo del Forum concretizzare questa sinergia creando un'ennesima organizzazione che recluta volontari e propone progetti: si vuole valorizzare quanto già esiste e facilitare il processo di costituzione dei Corpi civili di pace.

La partecipazione al Forum è gratuita. Alle Associazioni si chiede un contributo di 100 Euro per coprire le spese organizzative.
È espressamente richiesto di passare voce presso i proprio circuiti e a tutti i potenziali interessati del Forum.
Il termine ultimo per confermare la propria presenza è il 30 maggio.
Documenti di approfondimento sul Forum si possono trovare all´indirizzo internet: www.pacedifesa.org/forum verso i corpi civili
Su richiesta, è possibile pernottare e usufruire dei pasti, versando un
 presso la sede del Forum. Per informazioni, telefonare a Maria Carla Biavati: tel. 349.135.29.44

Come raggiungere il luogo del Forum,  Studentato Missioni Via Sante Vincenti 45 BOLOGNA 

per chi arriva in auto: arrivati a Bologna uscire ed entrare in tangenziale-uscire dalla tangenziale all´indicazione Via S. Vitale; prendere direzione verso Bologna centro facendo attenzione sulla destra per Via Libia; passato il passaggio a livello di Via Libia chiedere di Via Sante Vincenti.
per chi arriva in treno: all´uscita della stazione prendere il bus n.37 dalla parte opposta della stazione; scendere a Via Bentivogli e chiedere.
Tel. Studentato: 051-343754
Per altre informazioni: Sandro Mazzi: perugia at pacedifesa.org -  Silvano Tartarini 335-7660623

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QUATTRO. Gazzella -cartoline della Palestina
http://www.gazzella-onlus.com/d001.html

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CINQUE. SAADAT: LA ROADMAP, UN TENTATIVO DI RIDIMENSIONARE LE ASPIRAZIONI PALESTINESI
Gerico, maggio; E' detenuto in una prigione palestinese, a Gerico, sorvegliata da guardie americane e britanniche. Il suo precedente...
http://www.arabmonitor.info/dettaglio.php?idnews=1781


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SEI. Palestinian Centre for Human Rights Press Release (Inglese)
http://www.pchrgaza.org/files/PressR/English/2003/70-2003.htm

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SETTE. Indymedia, report da NABLUS (Inglese)
http://italy.indymedia.org/news/2003/05/287253.php