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pretoria ha vinto la sua battaglia
La fonte è il Piccolo di oggi, ma voi potete trovare la notizia
ovunque, ovviamente...
Ma il governo resta molto cauto sull’uso di terapie antiretrovirali
Pretoria ha vinto la battaglia dell’Aids
PRETORIA - Bandiera bianca. Le 39 aziende farmaceutiche che
avevano trascinato il governo sudafricano in tribunale per tutelare
l'inviolabilita dei loro brevetti hanno abbandonato il caso. L'annuncio
del ritiro è stato fatto ieri all'Alta Corte di Pretoria da Fanie Cilliers,
legale delle ditte. L'udienza si è conclusa in pochi secondi, tra i
canti e le grida di gioia delle decine di attivisti presenti, molti dei
quali indossavano magliette con la scritta «sieropositivo». Il
ministro della Sanità, Manto Tshabalala-Msimang, in uno
sgargiante abito tradizionale, ha abbracciato i suoi collaboratori. «È
una grande vittoria - ha detto - dopo tre anni di negoziati infruttuosi
tra case farmaceutiche e governo, l'impasse e stato rotto
dall'intervento congiunto del segretario generale dell'Onu Kofi
Annan e del Presidente sudafricano Thabo Mbeki, che sono riusciti
a persuadere l'industria che l'opzione migliore era «gettare la
spugna». È stata una ritirata su tutti i fronti e senza condizioni da
parte delle case farmaceutiche, che tra l'altro dovranno pagare i
costi dell'azione legale da loro intrapresa. Il governo di Pretoria è
ora libero di applicare la contestata legge del 1997, compresa la
clausola 15c, che permette al ministro della sanità di importare o
acquistare medicinali al prezzo più basso possibile, ignorando
l'esistenza di brevetti in vigore.
Il governo si è solo impegnato a rispettare le regole sui brevetti
dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto), peraltro
soggette a interpretazioni diverse, e a collaborare con l'industria.
Per le ditte farmaceutiche è una sconfitta, ma rappresenta il minore
dei mali. La mobilitazione dell'opinione pubblica contro di loro è
stata tale, infatti, che erano ormai relegate al ruolo di cattivi che
puntano sui profitti ignorando il dramma umano dell'Aids. Per
questo alcune aziende leader, in particolare Glaxo, Smith, Kline e
Merck, hanno deciso che i danni all'immagine dell’industria erano
eccessivi. Le industrie hanno ribadito già mercoledì la loro
disponibilità a trattare con il governo prezzi e disponibilità dei
farmaci e sperano che di fatto la clausola 15c resti lettera morta. Il
governo sudafricano è indubbiamente uscito vincitore dall'aula del
tribunale, ma non avrà tempo di festeggiare: si trova ora infatti
costretto ad agire per garantire l'accesso ai medicinali per tutti.
«Non ci illudiamo certo che la fine del processo sia la fine della
nostra battaglia, siamo solo all'inizio di un percorso lungo e
difficile», ha dichiarato ieri lo stesso ministro della sanità. Il
ministro ha anche gelato le speranze degli attivisti che la vittoria
avrebbe portato alla disponibilità di farmaci antiretrovirali per i malati
di Aids in tempi brevi. Il governo, ha detto durante la conferenza
stampa, «ha ancora molti dubbi sull'efficacia delle terapie
antiretrovirali e inoltre manca l'infrastruttura necessaria ad
assicurare la distribuzione e la corretta assunzione delle medicine».
Nicol Degli Innocenti