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Luogo: Italia
Tema: notiziario telematico al femminile
Data: 6/3/2001
Fonte: Misna
Un notiziario telematico per segnare il cammino della donna nel mondo: si tratta di Femmis (Feminine missionary information service). È il sito d’informazione femminile realizzato dalle Suore missionarie comboniane che da oggi si può “sfogliare” in Internet all’indirizzo http://www.femmis.org  “È un progetto nato dal bisogno di rendere visibile quella parte di mondo femminile spesso lasciata ai margini della storia che conta - sottolinea suor Elisa Kidané, responsabile del notiziario - attraverso Femmis speriamo di dare un’opportunità in più a tutte coloro che vivono ingiustizie e discriminazioni e la cui condizione è resa ancora più opprimente dal silenzio.” La redazione, con sede a Verona, conta attualmente nove corrispondenti comboniane, rispettivamente in Ecuador, Messico, Brasile, Mozambico, Kenya, Etiopia, Londra, Usa, Sud Sudan. La struttura del sito è molto snella e dalla home page si può entrare nelle sue cinque sezioni a partire da “Chi siamo” e da “Femmis day by day - al pozzo”, vi sono inoltre “Femmis week” (aggiornata settimanalmente con la rubrica “Salva con nome” che presenterà un articolo d’approfondimento, una riflessione, oppure un profilo femminile) e “Femmis News” (rassegna stampa di notizie scritte in italiano, inglese, francese e spagnolo aggiornate con cadenza quindicinale). Ogni mese nel “Femmis dossier” saranno affrontate le tematiche d’attualità mentre nella sezione “Femmis links” saranno suggeriti siti sulla donna e, in più, una bibliografia femminile. Per informazioni: Femmis, via Cesiolo n.46 – 37126 Verona Tel.045/8303149 Fax 045.8347858 E-mail: femmis@pcn.net
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Luogo: Bosnia
Tema: 177 donne liberate dalla schiavitù sessuale
Data: 7/3/2001
Fonte: Feminist Majority Foundation, Washington Post
Nella più vasta serie di raid nei bordelli bosniaci 177 donne sono state liberate dalla schiavitù sessuale dalle Nazioni Unite e 38 bordelli sono stati chiusi in una operazione svoltasi il 2 marzo. Le donne, principalmente dalla Romania, Moldavia, Ucraina e Russia, saranno interrogate dagli ufficiali delle Nazioni Unite allo scopo di intentare una causa contro i proprietari dei bordelli. La Bosnia è recentemente diventata uno dei centri dove le donne straniere cadono vittime della schiavitù sessuale.
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