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BN



Luogo: Cina
Data: 26/02/2001
Tema: le Nazioni Unite contro i campi di lavoro
Fonte: Asca-Internazionale; News2000
Il commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Mary Robinson, e'
intervenuta a Pechino a un seminario sulla delinquenza minorile e ha usato
l'occasione per condannare la diffusione dei campi di lavoro per rieducare i
detenuti. La signora Robinson ha chiesto al governo cinese di abolire il
sistema, che e' una violazione dei principi internazionali dei diritti
umani. Il sistema consente alla polizia di dare ai delinquenti minorenni -
per la maggior parte ladri, tossicodipendenti o prostitute - fino a tre anni
di lavoro forzato senza processo. I campi di lavoro sono largamente usati
contro coloro che criticano il regime o cercano di organizzare un dissenso
politico. Secondo il gruppo Diritti umani in Cina, con sede a New York,
260mila persone in Cina si trovano in campi di lavoro; il 60 per cento di
esse e' accusato di reati generici come ''disturbo dell'ordine pubblico''.
Tra questi ci sono, per esempio, cinquemila membri del movimento Falung
Gong. Dall'introduzione dei campi, nel 1950, circa tre milioni e mezzo di
persone sono state condannate a questa misura detentiva. La situazione dei
diritti umani in Cina e' tonata sotto i riflettori dalla settimana scorsa,
in occasione della visita a Pechino di una commissione del Comitato
internazionale olimpico (Cio). Pechino si e' infatti candidata per ospitare
i Giochi nel 2008. Molti dissidenti sono stati arrestati durante l'ispezione
del Cio per aver organizzato delle manifestazioni di protesta.