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news



Ecco qui le news raccolte finora.
Un saluto a tutta la redazione.
Annarita
 
 

Luogo: Usa
Tema: avvocato sierraleonese premiato per difesa diritti globali
Data: 14/11/2000
Fonte: Misna
L’avvocato sierraleonese Abdul Tejan-Cole è uno dei cinque difensori dei diritti globali o “Global rights defenders”, premiati dall’organizzazione internazionale Hrw (Human rights watch). “Il lavoro svolto dall’avvocato Tejan-Cole – è stato affermato ieri da Hrw, - è stato coraggioso e proficuo. Ha fra l’altro permesso di proporre all’attenzione internazionale le atrocità e le violazioni massive dei diritti umani perpetrate durante la guerra civile che tuttora attanaglia la Sierra Leone”. Durante le cene annuali organizzate da Hrw a New York e a Los Angelessaranno celebrati, insieme a Tejan–Cole,  il medico russo-ceceno Khassan Baiev, il difensore dei diritti umani e civili Martin Macwan, che nel Gujarat (India) opera in favore dei paria, gli “intoccabili” emarginati nella società indiana, la Campagna nazionale giordana per l’abolizione del ‘delitto d’onore’, e la cinese Rebiya Kadeer, della regione autonoma dell’Uighur (Xin Jiang). Quest’ultima, moglie di un’attivista per i diritti dell’Uighur è attualmente in carcere per scontare una condanna a 8 anni inflittale dal governo di Pechino.

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Luogo: Bolivia
Tema: leader indio fonda nuovo movimento politico
Data: 15/11/2000
Fonte: Misna
Il leader dei campesinos (contadini) aymara dell’altipiano di La Paz, Felipe Quispe Huanca detto “El Mallku”, ha fondato ieri un partito politico indigeno. Si tratta del “Movimento indigeno Pachacuti” (Mip), nato alla presenza di migliaia di indios nella località di Peñas (a 60 chilometri dalla capitale), nello stesso luogo dove 219 anni fa fu giustiziato dagli spagnoli il capo indigeno Tupac Katari. Il nuovo movimento, ha affermato il leader indigeno, “deve essere l’alternativa per gli aymara, quechua, guarani e tupiguarani”, nato per preservare “le nuove generazioni dal cinismo della discriminazione razziale e di altre forme di oppressione che da oltre 500 anni infliggono sofferenze indicibili ai popoli del Qollasuyo (la regione dell’impero inca corrispondente agli attuali Bolivia, Perù ed Ecuador)”. Felipe Quispe Huanca è stato uno dei leader indigeni della mobilitazione contro il governo conclusasi il 13 ottobre scorso dopo un mese di blocchi stradali in tutto il Paese.

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Luogo: Peru’
Tema: scoperte a Lima le celle sotterranee dei servizi segreti
Data: 15/11/2000
Fonte: Misna
Solo qualche settimana fa il governo aveva ne aveva negato l’esistenza, ma ora sei celle, utilizzate presumibilmente per interrogare e torturare oppositori politici, sono state individuate nei sotterranei della sede dei destituiti Servizi segreti nazionali (Sin) a Lima. Lo ha reso noto il premier peruviano Federico Salas, il quale ha precisato che nelle segrete è stato detenuto anche l’ex leader di Sendero Luminoso, Oscar Ramirez. Intanto, la parlamentare Susana Hoguchi, ex moglie del Presidente Alberto Fujimori, ha denunciato di essere stata ripetutamente vittima di abusi e torture per ordine dello stesso marito e dell’ex responsabile ‘de facto’ del Sin, Vladimiro Montesinos. In un’intervista concessa a “Radio Programas del Perù”, la signora Hoguchi ha dichiarato che l’ultimo episodio si è verificato lo scorso 4 giugno nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Loayza nella capitale, dove era stata ricoverata in gravi condizioni. L’ex consorte del Capo di Stato ha affermato di essere stata picchiata e sottoposta ad elettroshock da uomini sconosciuti.

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Luogo: Libia
Tema: Tripoli promuove attuazione accordo su forza interafricana
Data: 15/11/2000
Fonte: Misna
Il governo della Libia ha dato il via ad una serie di azioni diplomatiche per allestire la forza interafricana di pace che dovrebbe essere dispiegata nella Repubblica democratica del Congo (Rdc). Nella giornata di ieri, il Segretariato per l’unità africana ha utilizzato i canali diplomatici per sondare la posizione delle autorità egiziane, già coinvolte al pari di quelle libiche in altre iniziative di pace per l’Africa subshariana. Non sono per ora noti gli esiti dell’iniziativa. La costituzione e il dispiegamento di una forza neutrale nell’Rdc composta da truppe africane, appoggiata dalle Nazioni unite, è stata decisa durante la riunione, tenuta a Tripoli il 7 e l’8 novembre scorsi e animata dai rappresentanti e dai leader di 8 Paesi fra i quali l’ex Zaire, il Rwanda e l’Uganda. Il contingente dovrebbe svolgere un ruolo d’interposizione, disarmare gli schieramenti ribelli e garantire la sicurezza lungo le frontiere orientali del Congo Kinshasa.

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Luogo: Corea del Sud
Tema: presidente Kim Dae Jung promette guerra alla corruzione
Data: 15/11/2000
Fonte: Misna
Il presidente sudcoreano Kim Dae Jung, vincitore del Premio Nobel per la Pace 2000, ha assicurato che ingaggerà una vera e propria guerra contro la corruzione che continua a dilagare nel Paese, impiegando avvocati, forze dell'ordine ed ispettori della Finanza per sradicare il fenomeno in modo definitivo. A suo parere, infatti, se la corruzione non verrà eliminata, non potranno essere realizzate le fondamentali riforme economiche e politiche attese da anni in Corea del Sud. Nei mesi scorsi il faccendiere Chung Hyun Joon ha ammesso di aver versato tangenti per milioni di dollari al Servizio di supervisione finanziaria (Fss), affinché non registrasse alcune sue irregolarità economiche. Coinvolto nello scandalo, un ex direttore generale del Fss si è suicidato due settimane fa. Un assistente del governatore del Fss, Kim Young Jae, è invece stato arrestato sabato scorso con l'accusa di aver ricevuto da una banca d'affari tangenti per l'equivalente di diversi miliardi di lire.

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Luogo: Mozambico
Tema: gruppo diritti umani chiede inchiesta su incidenti
Data: 15/11/2000
Fonte: Misna
La Lega mozambicana per i diritti umani ha condannato ieri il governo di Maputo per le forti responsabilità nei violenti incidenti scoppiati giovedì scorso in diverse località del Paese. La presidente dell’organizzazione, Maria Alice Mabote, ha inoltre chiesto l’apertura di un’inchiesta sulle circostanze in cui almeno 40 persone, questo è il bilancio ufficiale, hanno perso la vita e oltre 150 sono rimaste ferite. Alcune ore dopo Afonso Dhlakama, leader del partito d’opposizione Renamo (Resistenza nazionale mozambicana), ha chiesto ufficialmente il rilascio dei sostenitori del suo partito arrestati durante gli stessi disordini. Secondo il governo mozambicano, gli incidenti, avvenuti il 9 novembre scorso, sarebbero stati provocati dai sostenitori della Renamo (Resistenza nazionale mozambicana) impegnati in una manifestazione nazionale di protesta. Una tesi, questa, smentita - almeno per quanto riguarda alcune località - dalla società civile. La manifestazione era stata da lungo tempo programmata dalla Renamo nell’ambito delle iniziative di protesta contro le elezioni politiche che, tenute nel dicembre dello scorso anno, hanno confermato al potere il presidente Joaquim Chissano e il Frelimo (Fronte di liberazione del Mozambico). La Renamo ha chiesto più volte l’annullamento della tornata elettorale, ma sinora senza successo.

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Luogo: Panama
Tema: individuati resti galeone spagnolo
Data: 15/11/2000
Fonte: Misna
L’Inac (Istituto nazionale di cultura di Panama) ha annunciato il ritrovamento dei resti di un galeone spagnolo risalente al XVII secolo nelle acque antistanti la città di Colon (circa 80 Km. a nord della capitale, sul litorale caraibico). In base a quanto diffuso sinora si tratta di un’imbarcazione affondata dopo una battaglia con un gruppo di pirati inglesi, carica di vasellame, anfore ed oggetti di manifattura indigena. Gli studiosi dell’Inac sostengono che sono decine, forse centinaia i relitti di navi spagnole e inglesi di epoca coloniale che giacciono a tutt’oggi sui fondali panamensi con i loro preziosi carichi di oro, argento e tesori culturali provenienti dal Sudamerica. Tra questi, anche quello della "Gallega", utilizzata da Cristoforo Colombo, naufragata nel 1502 nei pressi della foce del fiume Belén, nella costiera atlantica.
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Luogo: Swaziland
Tema: libertà condizionata per dissidente
Data: 16/11/2000
Fonte: Misna
Mario Masuku, esponente del Pudemo (Movimento del popolo democratico unito), uno dei cinque dissidenti politici arrestati nei giorni a causa delle manifestazioni antimonarchiche in corso nello Swaziland, è stato posto in libertà condizionata per ragioni di salute. La decisione è stata presa dall'Alta Corte di Giustizia dello Swaziland. Lunedì e martedì uno sciopero generale aveva parzialmente paralizzato il paese, ultima monarchia assoluta dell'Africa sub-sahariana. Nulla si è appreso per ora sugli altri quattro dissidenti tratti in arresto durante lo sciopero, ma le posizioni del potere esecutivo e della magistratura( inclusa quella del lavoro) non appaiono in totale sintonia sui provvedimenti da adottare contro il dissenso. La situazione nello Swaziland resta tesa anche per la durezza con cui la polizia ha proceduto in qualche caso contro i manifestanti dei giorni scorsi, ferendone almeno uno al volto con un proiettile di gomma.

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Luogo: Sudafrica
Tema: sentenze esemplari per omicidi razziali
Data: 16/11/2000
Fonte: Misna
Un agricoltore e un capocantiere bianchi, responsabili di aver provocato la morte di loro dipendenti neri trascinandoli per strada dopo averli legati a un camion, sono diventati protagonisti delle recenti cronache giudiziarie insieme a un immigrato polacco e a un politico anticomunista che nel 1993 uccisero un attivista nero sperando di far cadere il paese nel caos e di bloccare in tal modo la svolta anti-apartheid. Eicker Henning di Pietermaritzburg è stato condannato a 25 anni di reclusione per la l'uccisione di Ndelwa Kesipi Mgaga, da lui sospettato di furti nella fattoria. Altri tre anni gli sono stati inflitti per violenze contro neri. Nello stesso centro, Pieter Odendaal, emulo di Henning nell'agosto scorso, è stato rinviato a giudizio per l'uccisione ugualmente barbara di Masuku Rampuru. A Bloemfontein sono stati invece condannati all'ergastolo Janusz Walus e Clive Derby-Lewis che nel '93 uccisero a fucilate Chris Hani, comunista e militante dell'African National Congress (Anc). I due, in passato, erano stati già condannati a morte ma, nel Sudafrica di Mandela, la pena capitale è stata abolita.

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Luogo: Equador
Tema: chisa di San Miguel in prima linea per assistenza sfollati colombiani
Data: 16/11/2000
Fonte: Misna
Continuano ad arrivare nella provincia di Sucumbiós (Ecuador, confine con la Colombia) gli sfollati a causa dei combattimenti tra guerriglia e paramilitari in corso da 54 giorni nel dipartimento di Putumayo. Per la loro assistenza la Chiesa di San Miguel de Sucumbiós (Isamis) ha approntato un "Piano di accoglienza" portato avanti da un comitato di cui fanno parte esponenti del Ministero delle relazioni estere, Acnur (Alto commissariato Onu per i rifugiati), consiglio provinciale, comune di Lago Agrario e l’Assemblea della società civile (Ascis). "La nostra responsabilità – ha dichiarato alla MISNA padre Jesus Maria Arroyo dell’Isamis – riguarda il coordinamento del lavoro, in modo che i rifugiati possano essere assistiti secondo il diritto internazionale umanitario e le leggi nazionali. E’ interessante far notare – ha proseguito il religioso – che dei 1.176 profughi registrati fino al 6 novembre ben 1.128 sono stati ospitati dalle famiglie. In mezzo a tanta sofferenza, si compie il miracolo della solidarietà". Gli scontri che infuriano al di là della frontiera, secondo padre Arroyo, "sono da considerare una vera e propria guerra, di cui il mondo non parla".
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Luogo: Taiwan
Tema: torna nell’isola missionario allontanato anni fa dalle autorita’
Data: 17/11/2000
Fonte: Misna
Un missionario cattolico, costretto a lasciare Taiwan 11 anni fa per la sua attività in favore dei lavoratori, ha potuto far ritorno ieri nell’isola, su invito di Chen Chu, presidente del Consiglio di Gabinetto del Lavoro. Si tratta di padre Neil Magill, missionario irlandese della Società di San Colombano, a cui le autorità hanno imposto di abbandonare Taiwan nel 1989. Ci era arrivato nove anni prima, aveva imparato bene la lingua ed aveva cominciato ad impegnarsi nei settori della formazione e del lavoro. Nel 1984 aveva fondato nella contea settentrionale di Taoyuan un centro per la tutela dei lavoratori. Durante la visita di dieci giorni che gli è stata concessa dalle autorità taiwanesi, padre Magill incontrerà il presidente Chen Shui-bian, insediatosi al vertice del Paese nel maggio scorso dopo circa 50 anni di predominio del partito conservatore, il Kuomintang. All’epoca della deportazione del sacerdote irlandese, il Kuomintang giustificava alcune violazioni dei diritti umani sostenendo che erano necessarie per la sicurezza nazionale.

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Luogo: Africa
Tema: avvio seconda fase campagna antipolio
Data: 17/11/2000
Fonte: Misna
Prenderà il via domani in diciannove nazioni la seconda fase della più grande campagna sanitaria mai intrapresa nel continente africano. Realizzata nell’ambito del programma mondiale di eliminazione della poliomielite, l’iniziativa è stata promossa dall’Oms, dal Rotary club international, dal Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) e dall’Unicef. L’azione sul campo, che sarà condotta da operatori sanitari assistiti da centinaia di migliaia di volontari, durerà dieci giorni e consentirà di completare la vaccinazione dei bambini di: Benin, Burkina Faso, Camerun, Capo Verde, Ciad, Costa d’Avorio, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Liberia, Mali, Mauritania, Niger, Nigeria, Repubblica Centrafricana, Senegal, Sierra Leone e Togo. La prima fase della campagna di vaccinazione antipolio si è conclusa il 23 ottobre scorso.

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Luogo: Argentina
Tema: danza contro emarginazione
Data: 17/11/2000
Fonte: Misna
Il successo dello spettacolo "Andanzas", presentato a Buenos Aires, in una grande manifestazione allestita dal ballerino classico Julio Bocca, dal gruppo di danza Up-Pa di etnia Wichi (sparso nel nord del Paese), può costituire una prova esemplare di quel che arte, cultura e creatività possono fare per gli indigeni dell'Argentina e per la lunga catena di dolore e di emarginazione che sembra unire i popoli indigeni di qualsiasi continente. Quindici anni fa, sembrava non esserci altro futuro a El Sauzalito, uno dei tanti paesini sparsi lungo la frontiera col Paraguay abitati dal popolo Wichi. Grazie all'impegno iniziale di una bianca, una generosa maestra di danza, i Wichi hanno cominciato a riflettere sulle loro tradizioni e a riversarle nella danza. Il gruppo Up-Pa é cosí passato di successo in successo, dal festival del folclore di Cosquín agli esigenti teatri di Buenos Aires nei quali ha presentato "Le voci del bosco, delle piante, degli animali, del fiume", uno spettacoplo imperniato sugli elementi base della cultura Wichi. "Abbiamo un debito con questo gruppo - dice Nené Soneira, sindaco di El Sauzalito - che permette una migliore qualitá di vita dei Wichi e ha tanta forza interiore da spingerlo avanti nonostante le difficoltá".

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Luogo: Niger
Tema: capi tradizionali liberiani a scuola da “colleghi” nigerini
Data: 18/11/2000
Fonte: Misna
Lo scambio di esperienze fra i capi tradizionali può promuovere lo sviluppo sociale. È sulla base di questa convinzione che l’Unicef ha promosso una trasferta di capi comunità della Liberia nel Niger. Il viaggio, iniziato questa settimana, ha portato il gruppo di leader tradizionali a soggiornare nella regione di Maradi (a circa 700 Km. ad est di Niamey). Il loro programma comprende incontri con le personalità locali e la partecipazione ad alcuni esempi di mobilitazione comunitaria indetta a fini sociali, ad esempio per cooperare con una campagna sanitaria. I capi tradizionali del Niger sono particolarmente attenti ai programmi di sviluppo umano e hanno offerto grande sostegno alle campagne di vaccinazione e alla promozione della scolarizzazione delle bambine.

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Luogo: Italia
Tema: disponibili primi tre dossier della campagna “Chiama l’Africa”
Data: 18/11/2000
Fonte: Misna
Sono finalmente disponibili i primi tre dossier della "Campagna Chiama l’Africa" intitolati "Storia del colonialismo italiano", "Quale pace per il Sudan" e "Eritrea Storm”, rivolti in modo particolare ai gruppi impegnati in attività di solidarietà, formazione e informazione sull'Africa, ai giornalisti e agli operatori dell'informazione e agli insegnanti e agli operatori del mondo della scuola. Ecco una breve presentazione dei singoli dossier. "Storia del colonialismo italiano": l’Italia ha avuto una storia coloniale durata sessant’anni, eppure di questi avvenimenti non si trova che qualche debole traccia nei libri di storia. E’ come se si trattasse di una storia di serie b, chiusa e da dimenticare. Tra i bilanci di fine millennio, dice Marco Scardigli autore di questo "quaderno", va inserito anche questo, perché non c’è futuro se non si conosce il passato. "Quale pace per il Sudan": la guerra in Sudan ha causato fino ad oggi quasi due milioni di morti e quattro milioni di profughi interni. Quarantaquattro anni di indipendenza, undici di pace; due guerre civili. Il dossier – curato da Nigrizia - compie un viaggio e un’analisi per cercare di capire quali possibili vie si aprono alle speranze di pace. "Eritrea Storm": l’Eritrea, paese diventato negli anni più recenti un modello di sviluppo per l’Africa, pacificato, in crescita, tutto sommato immune dalle emergenze più frequenti degli altri stati, è oggi di nuovo ad una svolta tragica della sua storia. Nel maggio ’98 Eritrea ed Etiopia, due paesi da poco usciti da una guerra trentennale, sono tornati a combattere. Solo una disputa di confine per delle sterili strisce di terra? A questa domanda Alberto D’Angelo, autore del dossier, cerca di dare più di una risposta. Altri dossier in corso di stampa: “La cooperazione”, “Società civile in Africa”, “L’Africa sotto il debito” (in due parti). I dossier possono essere richiesti alla Segreteria di Roma: tel: 065430082; Fax: 0659600533; chiama.africa@agora.stm.it

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Luogo: Giakarta
Tema: a gennaio processo contro responsabili violenze a Timor Est
Data: 18/11/2000
Fonte: Misna
Il processo a 22 presunti responsabili delle atrocità commesse lo scorso anno a Timor Est inizierà nel gennaio 2001. Lo ha detto il procuratore generale di Giakarta, Marzuki Darusman, spiegando che il dibattimento potrà avere inizio solo dopo l’introduzione nel corpo legislativo indonesiano di particolari disposizioni sui diritti umani. Il presidente dell’Indonesia, Abdurrahman Wahid, dovrebbe firmare tra pochi giorni l’apposita legge che è già stata approvata dal parlamento il 6 novembre scorso. Dei 22 imputati fanno parte tre generali, alcuni ufficiali di polizia e miliziani anti-indipendentisti, ma non il generale Wiranto, ex capo delle forze armate ed ex ministro della difesa, più volte sospettato di coinvolgimento negli episodi di violenza. Già lo scorso febbraio il procuratore Darusman, a seguito delle sollecitazioni del segretario generale dell’Onu, Kofi Annan, aveva assicurato che il processo contro i responsabili dei massacri commessi nell’ex colonia portoghese sarebbero partito entro tre mesi.

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