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news dalla Misna



Un saluto a tutta la redazione. Dopo un periodo di neritato riposo quasi off-line dalle fatiche di tesi e lavoro, ecco finalmente qui le news raccolte finora dalla Misna. Da domani in poi, potrò finalmente essere più puntuale nell'invio. Sono naturalmente disponibile per qualunque commento sulle news.
A presto
Annarita
 
 

Luogo: Puerto Aldea (Cile)
Tema: distrutte 2mila mine antipersona
Data: 7/11/2000
Fonte: Misna
Le forze armate cilene hanno fatto brillare ieri 2mila ordigni antipersona, modello M-16, collocate nell’area di Puerto Aldea (500 chilometri a nord di Santiago). L’operazione, costata approssimativamente 50mila dollari, è tra le prime effettuate in America Latina, dall’entrata in vigore del “Trattato di Ottawa” contro la messa al bando delle mine, nel marzo 1999. Già il 30 dicembre dello scorso anno l’esercito eliminò 250 mine antipersona e 27 anticarro ubicate a Tambo Quemado, non lontana dalla frontiera con la Bolivia. Secondo fonti dell’esercito nella stessa area di confine esistono ancora 250mila ordigni collocati negli anni dalla Guerra del Pacifico (1879-’83). In base a stime ufficiali, il costo per la distruzione di queste mine ammonta a circa 300 milioni di dollari.

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Luogo: Indonesia
Tema: riapre ambasciata statunitense
Data: 7/11/2000
Fonte: Misna
Ha riaperto oggi l’ambasciata degli Stati Uniti a Giakarta (Indonesia), nonostnte persista il timore di nuove minacce alla sede della rappresentanza diplomatica. La “collaborazione delle forze di sicurezza indonesiane”, si spiega in una nota, ha permesso la ripresa delle attività dopo circa due settimane di chiusura. La decisione di chiudere del tutto i locali era stata presa il 26 ottobre scorso a seguito di alcune minacce ricevute da cittadini islamici contrari alla politica di Washington in Medio Oriente. In quei giorni l’ambasciatore Robert Gelbard ha ingaggiato una “guerra di parole” con alcuni importanti ministri indonesiani. Nello stesso periodo gruppu di musulmani hanno inscenato manifestazioni anti-Usa in varie parti del Paese. Alcuni giovani islamici hanno preso d’assalto il consolato Usa nella città costiera di Surabaya, mentre sedicenti membri di un’organizzazione chiamata “Hizbol” hanno fatto irruzione nei principali hotel di Solo (centro dell’isola di Giava), intimando a tutti i possessori di passaporto americano di lasciare il Paese entro 24 ore.

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Luogo: Iraq
Tema: contrabbando di datteri come disobbedienza civile contro morte di civili
Data: 7/11/2000
Fonte: Misna
L’associazione “Un ponte per…” ha deciso di rompere gli indugi e passare alla disobbedienza nei confronti della legge che dal 1990 ha introdotto, vietando i commerci con l’Iraq, le sanzioni nell’ordinamento italiano. Una prima partita di 10 tonnellate di datteri iracheni è stata “contrabbandata” in Italia e sarà venduta per Natale nelle botteghe del commercio equo e solidale, per corrispondenza da “Un ponte per…” e nelle piazze italiane il 23 dicembre per una “giornata nazionale di disobbedienza civile”. I proventi della vendita ritorneranno in Iraq a sostegno di progetti di solidarietà nella zona di produzione dei datteri. L’applicazione dell’embargo viola, come hanno detto anche numerose agenzie dell’Onu, i diritti umani, economici e sociali della popolazione irachena, in particolare viola la convenzione sui diritti dei bambini che l’Italia ha liberamente ratificato. Gli organizzatori dell’iniziativa non si considerano contrabbandieri e quindi si autodenuncieranno alle autorità italiane chiedendo di essere sanzionati. L’importazione di datteri dall’Iraq organizzata da “Un ponte per…” in violazione dell’embargo sarà la prima rottura dell’embargo commerciale contro l’Iraq in Europa. I datteri sono stati acquistati direttamente dai contadini della zona di Abu al Ghasib, un villaggio a 20 Km da Bassora, e sono stati pagati più del prezzo di mercato. Sono stati trattati con un processo di vaporizzazione e sterilizzazione e inscatolati in Iraq. Prima della commercializzazione sono stati analizzati in laboratori di analisi italiani per accertarne la rispondenza alle norme igeniche e per escludere la presenza di uranio impoverito. Prima della Guerra del Golfo, con 400mila tonnellate di esportazioni, i datteri costituivano la seconda voce nell’export iracheno. Oggi sono coltivati sono per il consumo interno. L’embargo, oltre ad impedire la commercializzazione all’estero, ha causato fortissime perdite. Nel ’95, ad esempio, un parassita ha attaccato le piantagioni nel nord causando enormi danni mentre le autorità erano impossibilitate ad irrorare le piantagioni con pesticidi per il divieto di volo imposto dagli Stati Uniti. Solo l’anno seguente si è fatto fronte all’emergenza con un intervento della Fao che ha dovuto utilizzare piloti non iracheni. Si calcola che, a causa dell’embargo, il numero delle palme da dattero in Iraq si sia praticamente diemzzato. Per info. info@manitese.it

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Luogo: Colombia
Tema: paramilitari rilasciano parlamentari sequestrati
Data: 8/11/2000
Fonte: Misna
Sono stati rilasciati nelle ultime 48 ore i sette parlamentari sequestrati dai paramilitari delle Auc (Autodifese civili della Colombia) il mese scorso. Gli ostaggi sono stati liberati in due gruppi nei pressi di Chigorodó (dipartimento di Antioquia) e San Pedro de Urabá (dipartimento di Cordoba). La loro liberazione è stata conseguita dopo che il Ministro dell’interno, Humberto de la Calle, ha accettato di incontrarsi con il leader delle Auc, Carlos Castaño, con cui ha discusso in merito al difficile processo di pace in corso con la guerriglia. A questo proposito, fonti ufficiali hanno inteso precisare che il rilascio degli ostaggi non è stato comunque frutto di alcun compromesso tra le autorità e i paramilitari. Lo stesso de la Calle ha sottolineato che il suo incontro con Castaño non prelude ad un eventuale apertura di colloqui con il gruppo armato. Il leader delle Auc – ha concluso de la Calle - ha inteso solo ribadire la sua ferma opposizione alla proposta di ‘scambio di prigionieri’ avanzata dalle Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) che chiedono la scarcerazione di circa 400 guerriglieri in cambio della liberazione di oltre 500 ostaggi civili e militari ancora nelle sue mani.

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Luogo: Puerto Rico
Tema: prima donna alla guida del paese, dati parziali
Data: 8/11/2000
Fonte: Misna
Prosegue sull’isola di Porto Rico lo scrutinio dei voti delle elezioni politiche tenutesi ieri. Con oltre il 60 per cento delle schede esaminate, appare sempre più vicina la vittoria della candidata del Partito popolare democratico (Ppd) Sila Maria Calderón per il seggio di governatore, sostenuta dal 49 per cento circa dei voti. Il suo rivale, Carlos Pesquera del Partito nuovo progressista (Pnp), segue da vicino con il 46 per cento delle preferenze. Se confermata, si tratterebbe della prima elezione di una donna alla massima carica dello Stato. Dalle urne è emersa inoltre la prevista avanzata del Partito indipendentista portoricano (Pip) di Rubén Berríos Martínez, il quale ha fatto della “decolonizzazione” del Paese e della fine degli addestramenti militari statunitensi sull’isola di Vieques i propri cavalli di battaglia in campagna elettorale. La forte presenza indipendentista nel prossimo governo dell’isola sarà uno dei primi problemi che la signora Calderón dovrà affrontare. Nel discorso della vittoria tenuto ieri sera davanti a migliaia di sostenitori, la probabile governatrice ha ribadito la propria “fede totale nello Stato libero associato, nell’unione permanente con gli Stati Uniti e nella nostra cittadinanza nordamericana”. L’isola di Vieques è divenuta sede di un campo di tiro e di addestramento della marina usa nel 1940. Nella primavera del 1999 una bomba causò la morte di una persona e il ferimento di altre quattro. La conseguenza fu la temporanea sospensione delle esercitazioni nell’isola. Tali attività sono poi regolarmente riprese nonostante le proteste di gruppi e associazioni di civili.

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Luogo: Cile
Tema: biblioteca nazionale debutta on-line
Data: 8/11/2000
Fonte: Misna
Due secoli dopo la sua fondazione, la Biblioteca nazionale del Cile ha deciso di mettere a disposizione parte del suo archivio in internet facendo la sua apparizione ufficiale nella "Biblioteca virtuale Miguel de Cervantes", il più grande progetto digitale di valorizzazione del patrimonio letterario ispanoamericano. A disposizione dei ‘navigatori in rete’ saranno veri e propri ‘monumenti storici’ della letteratura nazionale, tra cui tre opere integrali del Premio Nobel Pablo Neruda, "Canto general", "Residencia en la tierra" e la prima edizione di "España nel corazon". Sarà inoltre possibile ascoltare i canti tradizionali degli indios mapuche, la maggiore e più antica etnia del Cile, ed accedere ad una trentina di scritti del bibliografo José Toribio Medina. Nata nel luglio del 1999, la "Biblioteca virtuale Miguel de Cervantes"  www.cervantesvirtual.com ha finora messo on line migliaia di opere provenienti da Catalogna (Spagna), Perù, Messico, Cuba e, più recentemente, Argentina.

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Luogo: Sudan
Tema: accordo per corridoio umanitario
Data: 8/11/2000
Fonte: Misna
La settimana scorsa il governo di Khartoum e lo Spla (Esercito di liberazione popolare del Sudan) si sono accordati per la realizzazione di un corridoio umanitario che permetterà la distribuzione di aiuti nel Sud Sudan. Secondo quanto annunciato ieri dalle Nazioni unite, la pista - dichiarata off-limits per entrambi gli eserciti - sarà lunga circa 150 chilometri e collegherà Lokichokio (Kenya settentrionale) con Kapoeta (Sudan meridionale). L’accordo per la realizzazione del corridoio è stato raggiunto la settimana scorsa a Ginevra, durante il quarto incontro del Comitato tecnico per l’assistenza umanitaria (Tcha). Il Sudan è teatro di una sanguinosa guerra civile dal 1983. I principali antagonisti sono il governo nordsudanese di Khartoum e i ribelli sudsudanesi dello Spla.

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Luogo: Cile

Tema: divieto di lasciare il Paese per Pinochet

Data: 9/11/2000

Fonte: Misna
Il giudice della Corte Suprema del Cile Luis Correa Bulo ha ordinato all’ex dittatore Augusto Pinochet di non uscire dal Paese per un periodo di 60 giorni. La decisione fa seguito alla richiesta di estradizione avanzata dall’Argentina per il caso dell’omicidio del generale Carlos Prats, fedele al Presidente Salvador Allende, ucciso con sua moglie a Buenos Aires in un attentato nel 1974. L’ordine del giudice riguarda anche altri sei ex membri della Dina, la polizia segreta attiva durante il regime militare (1973-’90). Si tratta dell’ex capo della Dina, Manuel Contreras, del suo luogotenente Pedro Espinoza, del responsabile del settore estero della Dina, Raul Iturriaga Neunman, del brigadiere a riposo José Zara e dei civili Jorge Iturriaga e Mariana Calleya. Sull’attentato in cui trovò la morte Pratts è in corso un’inchiesta nella capitale argentina.
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Luogo: Sudafrica
Tema: video shock incrimina polizia
Data: 9/11/2000
Fonte: Misna
Tre grossi cani si avventano su alcuni uomini neri, aizzati da almeno sei agenti di polizia, ripresi nell’atto di schernire gli uomini a terra. Queste immagini sono state mandate in onda ieri sera dalla televisione sudafricana Sabc3. Le riprese appartengono ad un video amatoriale girato un paio di anni fa proprio da un agente e usato in diverse occasioni come intrattenimento nelle feste private di componenti delle forze di sicurezza. Le vittime erano immigrati illegali mozambicani. Uno di loro è morto poco dopo in ospedale. I sei agenti invece, sospesi dalla polizia, sono stati arrestati ieri e probabilmente domani stesso avrà inizio il processo a loro carico. "Le forze dell’ordine sudafricane di oggi sono composte in gran parte da agenti che erano già in servizio durante gli anni dell’apartheid - commenta padre Fabio Baldan, missionario comboniano direttore del mensile "WorldWide" di Pretoria - "La pratica della violenza e dell’oppressione, specie ai danni della popolazione nera, è difficile da sradicare. Questo ha radicalmente pregiudicato la fiducia nelle forze di polizia, che oggi è tutta da costruire. La gente non si è mai fidata degli agenti. Con questo arresto – prosegue padre Baldan - lo Stato ha però mostrato una volontà concreta di punire gli eccessi e ripulire le forze dell’ordine da elementi violenti. La stessa decisione di trasmettere il video rappresenta un’accusa pubblica molto forte".

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Luogo: Costa Rica

Tema: scoperta importante necropoli precolombiana

Data: 10/11/2000
Fonte: Misna
Gli scavi per la costruzione di una strada hanno portato alla luce un cimitero indigeno precolombiano nella località di Curridabat (centro del Paese). Gli archeologi del Museo Nazionale ritengono si tratti di una necropoli usata dagli abitanti della regione di Valle Central tra l’800 e il 1500 d.C, ovvero nel periodo indicato tecnicamente come “Fase Cartago”. Le tombe portate alla luce contengono resti umani accompagnati da corredi funerari composti da vasellame di ceramica e manufatti di pietra. Appartengono ai predecessori dei gruppi denominati “Huetares” che abitavano la regione durante la Fase Cartago. L’équipe tecnica del Museo Nazionale considera questo come un ritrovamento di grande valore, sia per la ricchezza dei resti, sia per la buona conservazione del sito.

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Luogo: Italia
Tema: Opam on-line
Data: 11/11/2000
Fonte: Misna
Segnaliamo ai nostri lettori il sito Internet dell'Opam (Opera di promozione dell'alfabetizzazione nel mondo)  http://www.opam.it  L'Opam è una associazione senza fini di lucro, nata nel 1972 dall'esperienza di alcuni missionari, religiosi e laici, che hanno maturato la certezza che una delle principali cause del sottosviluppo è legata all'ignoranza in cui vivono grandi masse umane, anche in Paesi che possono vantare antiche civiltà. Alla data del 31 dicembre 1999, l'Opam ha realizzato complessivamente 1860 progetti ed ha in atto oltre 1400 adozioni scolastiche a distanza. In Italia, l'organizzazione missionaria, anche attraverso i propri gruppi locali, svolge attività di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sugli aspetti culturali della cooperazione allo sviluppo. Pubblica un mensile associativo, materiale informativo e audiovisivi; dispone di un centro documentazione specifico sulle tematiche dell'educazione nella società multiculturale. L'Opam si occupa anche di formazione, per mezzo di programmi e iniziative di educazione allo sviluppo e alla mondialità, soprattutto nelle scuole e nelle comunità di base. Nei Paesi in via di sviluppo (Asia, Africa e America Latina) realizza progetti educativo-formativi che si sostanziano nella costruzione e nell'allestimento di piccole scuole e centri di formazione professionale (con acquisto di attrezzature scolastiche, sussidi didattici, macchinari per corsi professionali, pagamento degli stipendi agli insegnanti, organizzazione di corsi di alfabetizzazione, di formazione agricola, artigiana, sociale e igienico-sanitaria). Dal 1993, promuove un ulteriore strumento di solidarietà internazionale, ovvero l'adozione scolastico a distanza per aiutare milioni di bambini che altrimenti non potrebbero andare a scuola.

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Luogo: Uganda
Tema: materiale protezione da ebola arrivato grazie all’Italia
Data: 11/11/2000
Fonte: Misna
“Non siamo abbandonati a noi stessi: al contrario la cooperazione italiana sta dando un notevole contributo per fronteggiare l’emergenza Ebola, che attualmente è sotto controllo”. Lo dichiara alla MISNA fratel Elio Croce, missionario comboniano e responsabile tecnico del St. Mary’s Hospital di Lachor (nord Uganda). “Dopo che è scoppiata l’epidemia – prosegue il religioso 54enne, originario di Moena (Trento) – l’ambasciatore è venuto a visitare l’ospedale missionario di Lachor insieme con un team medico della cooperazione italiana e subito è cominciato il rifornimento dei materiali più urgenti. Finora abbiamo ricevuto tre camion con materiali di protezione per il personale ed i pazienti”. Nelle scorse settimane sia fratel Elio sia altri missionari del luogo avevano lanciato l’allarme attraverso la MISNA, sollecitando l'invio di maschere, gambali, grembiuli, siringhe, tubi per le flebo e lenzuola nei due ospedali di Gulu. Il missionario comboniano specifica infine che “ulteriori bisogni dipenderanno dall’evoluzione dell’epidemia”.

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Luogo: Zimbawe
Tema: il “Times” alimenta speranze per accordo su riforma agraria
Data: 11/11/2000
Fonte: Misna
Gli elementi essenziali di un accordo tra Londra e Harare per risolvere il problema della redistribuzione delle terre nello Zimbabwe sarebbero stati formulati da un gruppo di esperti internazionali alle dipendenze dell’agenzia delle Nazioni Unite Undp. Il team avrebbe già ottenuto una buona accoglienza di massima sia dal presidente Robert Gabriel Mugabe che dal Foreign Office britannico: la sorprendente notizia, che farebbe intravedere un’inaspettata, positiva conclusione della tormentosa crisi nazionale e internazionale in cui il Paese africano versa da mesi, è stata diffusa giovedì 9 novembre scorso dal quotidiano londinese “The Times”, in un articolo a firma del corrispondente diplomatico Richard Beeston. La notizia tuttavia non è stata rilanciata dai grandi mezzi d’informazione internazionali. Mugabe avrebbe già detto al ministro danese dello sviluppo Jan Troejborg, in visita ad Harare, che è certamente disposto a collaborare con Mark Malloch-Brown, direttore dell’Undp che entro novembre si recherà nello Zimbabwe per discutere il piano. Londra sarebbe pronta a finanziare la “riforma agraria” con 36 milioni di sterline in cambio di una sua attuazione graduale, legale e in collaborazione con i “commercial farmers”, gli agricoltori bianchi che hanno avute 1600 aziende occupate per mesi dai “veterans”, i reduci della guerra di liberazione degli anni’70. In totale, il governo di Harare otterrebbe la disponibilità di 5 milioni di ettari nell’arco di cinque anni, peraltro esattamente quello che Mugabe chiedeva anni fa, molto prima dei più duri recenti sviluppi, come è documentato da mesi nel sito Internet del governo dello Zimbabwe. Se il piano andasse in porto, nel primo anno verrebbe redistribuito il primo milione di ettari relativo a non più di 200-300 aziende. In una dichiarazione rilasciata nei giorni scorsi a Londra Malloch-Brown ha detto: “ Il mio unico obiettivo è sottrarre la questione della riforma alla scena politica e avviarla a una soluzione concreta”.

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Luogo: Africa
Tema: accordo per superparco naturale tra tre Paesi
Data: 11/11/2000
Fonte: Misna
Un accordo è stato raggiunto tra Sudafrica, Mozambico e Zimbabwe per la realizzazione di un’unica grande riserva naturale, un parco transnazionale di oltre 100mila chilometri quadrati, che si chiamerà Gaza-Kruger-Gonarezhou e costituirà una delle più grandi aree del mondo per la protezione della fauna selvatica. Grande in pratica più di un quarto del territorio italiano, solo pochi anni fa sarebbe stato impensabile anche per i pessimi rapporti internazionali provocati dall’apartheid sudafricano. Tre parchi pre-esistenti sono ora destinati a fondersi in un’unica grande oasi internazionale destinata a proteggere e migliorare le condizioni di vita di elefanti, leoni, rinoceronti e altre specie che riusciranno forse a ristabilire anche antiche rotte migratorie finora spezzate dai confini. Oltre il 70 per cento del parco sarà in Mozambico, più del 20 in Sudafrica e il rimanente nello Zimbabwe. Il famoso “Kruger national park” sudafricano aveva subito gravi danni all’inizio di quest’anno a causa del maltempo. L’iniziativa dovrebbe rilanciarlo agli occhi del turismo internazionale visto che sono anche previsti, per chi lo vorrà, grandi itinerari esplorativi autonomi.

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Luogo: Haiti
Tema: condannati ex militari per massacro Roboteau
Data: 11/11/2000
Fonte: Misna
Il Tribunale di Gonaives ha emesso ieri 12 sentenze di ergastolo a carico di altrettanti ex militari e paramilitari haitiani accusati del massacro di Raboteau, avvenuto nel 1994. Altri quattro imputati hanno ottenuto pene fino a nove anni di carcere; sei invece sono stati prosciolti dalle accuse. Lunedì prossimo si aprirà il processo ‘in absentia’ a carico di altri 38 militari contumaci, tra i quali anche l’ex leader golpista Raoul Cedras e l’ex capo dei paramilitari Emmanuel ‘Toto’ Constant. Tra gli assenti è anche l’ex capo della polizia di Port-au- Prince, Michel François. La strage di Raboteau, avvenuta il 22 aprile 1994, rientrò in una serie di attacchi sferrati contro comunità urbane e rurali nell’area attorno alla capitale haitiana contro i sostenitori del deposto Presidente Jean Bertrand Aristide.

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Luogo: Paraguay
Tema: commissione iteramericana diritti umani chiede spiegazioni caso Saguier
Data: 11/11/2000
Fonte: Misna
La Commissione interamericana per i diritti umani (Cidh) dell’Osa (Organizzazione degli Stati americani) ha sollecitato al governo di Asunción un rapporto aggiornato sulla vicenda di Hermes Rafael Saguier. Il politico si trova dal 19 maggio scorso in carcere con l’accusa di aver partecipato ad un tentato colpo di stato avvenuto nelle 48 ore precedenti alla sua cattura e dal 25 ottobre è in sciopero della fame. La Cidh ha così raccolto la denuncia dei familiari di Saguier che hanno accusato le autorità di aver violato la normativa sulla detenzione preventiva, il diritto al ‘giusto processo’ e al rispetto della salute del loro congiunto. Presso la Corte Suprema è già depositata una richiesta di concessione degli arresti domiciliari a Saguier, colpito da un infarto lo scorso 25 settembre e ricoverato in ospedale solo 48 ore dopo. Raquel Talavera, esponente del Centro per la giustizia e il diritto internazionale – ong specializzata sul sistema di giustizia interamericano – ha rilevato che qualsiasi eventuale raccomandazione dell’Osa sulla vicenda di Saguier deve essere accolta dalle autorità in base alla Convenzione interamericana sui diritti umani (Patto di San José di Costarica) già sottoscritta dal Paraguay.

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Luogo: Messico
Tema: cittadinanza per migliaia di guatemaltechi
Data: 11/11/2000
Fonte: Misna
Sono 20mila i guatemaltechi residenti negli Stati del sud est del Messico che stanno ottenendo la cittadinanza messicana. Lo ha reso noto ieri il sottosegretario all’Emigrazione del governo di Città del Messico, José Angel Pescador Osuna. Più della metà sono bambini e adolescenti nati proprio nel Paese centroamericano. In generale si tratta di sfollati fuggiti dal Guatemala negli anni ’80, nel pieno della guerra civile durata 36 anni. Tra questi vi sono 800 persone rientrate in patria all’indomani della firma degli Accordi di pace, nel 1996, ma ritornate poco dopo in Messico. A coloro che hanno parenti e familiari già in Messico è stato permesso di restare, e attualmente sono sistemati in accampamenti installati in Chiapas (sud est del Paese).

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Luogo: Sierra Leone
Tema: accordo di cessate il fuoco tra governo e ribelli
Data: 11/11/2000
Fonte: Misna
È stato raggiunto un accordo sul “cessate il fuoco” tra il governo sierraleonese e i ribelli del Ruf (Fronte unito rivoluzionario). Lo ha dichiarato poche ore fa Julius Spencer, portavoce della delegazione di Freetown al termine di una giornata di colloqui negoziali nella capitale nigeriana, Abuja. I ribelli si sono impegnati a rilasciare tutti i militari governativi loro prigionieri, riconsegnare le armi catturate in combattimento ed avrebbero addirittura acconsentito al monitoraggio della tregua da parte degli osservatori Onu. A detta di autorevoli fonti della società civile, si tratta di un passo sostanziale verso la pace sebbene occorrerà vedere alla prova dei fatti se il Ruf sarà davvero capace di mantenere fede all’impegno assunto. Le stesse fonti hanno però auspicato che il Ruf rilasci quanto prima tutti i minori e i civili tuttora ostaggi nel nord e nell’est del Paese. Lo scorso maggio i ribelli sequestrarono centinaia di caschi blu, riprendendo le ostilità contro le forze lealiste e infrangendo l’accordo di pace siglato nel luglio del 1999 a Lomé (Togo).

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Luogo: Rep. Dem. del Congo
Tema: accordo dispiegamento forza neutrale lungo frontiere
Data: 11/11/2000
Fonte: Misna
Una forza neutrale composta da militari africani verrà dispiegata lungo il confine che separa la Repubblica democratica del Congo (Rdc) dall’Uganda e dal Rwanda. È quanto affermato dal leader libico Muammar Gheddafi al termine di un breve vertice, dedicato alla pace nell’ex Zaire, tenuto mercoledì scorso a Tripoli. Vi hanno preso parte i rappresentanti dei governi di: Angola, Mali, Namibia, Rdc, Rwanda, Senegal, Uganda e Zimbabwe. La forza neutrale dovrà inoltre realizzare delle stime attendibili dei gruppi armati, ad esempio gli interahamwe ruandesi, che rendono insicure le frontiere tra ex Zaire e i due Stati vicini. In una seconda fase lo stesso contingente dovrà provvedere anche al disarmo e alla reintegrazione nella società civile dei componenti di tali fazioni.

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Luogo: Corea del Sud
Tema: speciale valuta per scambi commerciali
Data: 10/11/2000
Fonte: Misna
Le due Coree hanno deciso di utilizzare una speciale valuta per gli scambi commerciali tra Seoul e Pyongyang. La moneta, coniata per l’occasione, sarà usata insieme con i dollari esclusivamente nelle transazioni commerciali tra Nord e Sud. Lo ha riferito ai media locali un rappresentante del governo di Seoul, senza però fornire altri dettagli su questa inedita valuta. Sempre secondo la stampa, Pyongyang e Seoul stanno cercando di stabilire accordi economici evitando la doppia tassazione delle merci, studiando alcune garanzie per gli investimenti e stabilendo regole per risolvere le dispute inerenti al commercio. Intanto oggi, per la prima volta, la Corea del Nord ha concesso ad una delegazione sudcoreana di ispezionare un magazzino nei pressi di Pyongyang, contenente cibo donato dai sudcoreani per combattere la grave crisi alimentare da cui è afflitto il Paese comunista. Nei mesi scorsi la Corea del Sud ha promesso di fornire al Nord 500mila tonnellate di cibo. Tra i due Paesi, che avevano interrotto ogni rapporto dopo il conflitto del 1950-53, è ripreso il dialogo grazie al vertice del giugno scorso fra il leader del Sud, Kim Dae Jung, e quello del Nord, Kim Jong-Il.

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