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Pax Christi e il card. Biffi



>Con preghiera di diffusione inviamo il comunicato stampa diffuso dal
>consiglio nazionale di Pax Christi circa le recenti dichiarazioni
>dell'arcivescovo di Bologna, card. Giacomo Biffi.
>
>
>Comunicato stampa
>
>
>17 settembre 2000
>
>Il Consiglio Nazionale di Pax Christi, riunitosi a Firenze nei giorni 16 e
>17 settembre, non ha potuto fare a meno di soffermarsi sulla recente Nota
>pastorale del card. Biffi e sul dibattito che si è sviluppato sulla stampa.
>Sentiamo di esprimere la nostra totale adesione alle affermazioni che
>evidenziano il primato dell'evangelizzazione. Crediamo anche noi che
>l'annuncio del Vangelo è il compito primario di ogni cristiano. Lo stesso
>Maestro inviando i discepoli dice: ".. in qualunque casa entrate prima dite:
>Pace a questa casa" (Lc 10,5). Ci pare questo il nucleo essenziale
>dell'annuncio stesso.
>Annuncio vuol dire donare la pace e, nella tradizione biblica: soccorrere
>l'orfano e la vedova oppure, come ricorda il Salmo 114: Il Signore libera i
>prigionieri, (.) ridona la vista ai ciechi, (.) rialza chi è caduto, (.) ama
>i giusti, (.) protegge lo straniero, Egli sostiene l'orfano e la vedova". La
>persona viene guardata con benevolenza da Dio soltanto per la sua condizione
>di ultimo. La Chiesa è chiamata al medesimo servizio gratuito e fraterno che
>non fa preferenze di persona se non in base alle necessità e alle urgenze e
>mai in riferimento alle appartenenze etniche, razziali e tantomeno
>religiose. La Chiesa in Italia ha già fatto una scelta chiara e definita a
>riguardo quando ha definito la sua missione pastorale "a partire dagli
>ultimi".
>Gesù stesso indica abbondantemente e con chiarezza la strada dell'essere
>vicini al lontano e al diverso. La samaritana, la donna cananea, l'adultera,
>i segni messianici della guarigione di sordi, ciechi e storpi, la parabola
>del buon samaritano. sono altrettante icone dell'universalità della missione
>del Cristo. Questo ha scandalizzato il potere religioso e politico di
>quell'epoca! La croce è stata innalzata per difendersi in modo intransigente
>e timoroso da Colui che non nasce nella città imperiale e muore fuori dalle
>mura di Gerusalemme.
>E' lo stesso atteggiamento di chi sente la presenza dei lontani e dei
>diversi come un attacco alla propria sicurezza sociale, economica,
>culturale. ed ora anche religiosa.
>Dovremmo scandalizzarci piuttosto per il fatto che tante sorelle e fratelli
>scappano da situazioni create dall'economia di ingiustizia di Paesi che pure
>si dicono immersi in una cultura cristiana. Sono gli stessi Paesi che
>occupano le prime posizioni nelle statistiche della vendita di armi nelle
>guerre combattute nei luoghi più poveri della terra.
>In conclusione come non ricordare le sofferte parole pronunciate da don
>Tonino Bello, presidente di Pax Christi, nel dicembre 1992 a Sarajevo -
>città non cattolica, né santa ma città martire - : "La pace è la
>convivialità delle differenze".
>Questa è la sfida che ci sentiamo di proporre alle chiese e alla società
>italiane.
>
>Il consiglio nazionale di Pax Christi Italia
>
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>Pax Christi Italia
>Via Petronelli  6
>70052  Bisceglie   BA
>Tel.  +39.080.3953507
>Fax   +39.080.3953450
>E - Mail: paxchristi@tiscalinet.it
>Sito web: http://www.peacelink.it/users/paxchristi/
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