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Comunicato stampa sulla parata militare del 4 giugno



COMUNICATO   STAMPA

Macabro orgoglio

	Mentre sono tante le dichiarazioni e le prese di posizione sul Gay Pride,
nessun dibattito si è sviluppato attorno alla parata militare  della Festa
della Repubblica 

	Il dibattito che si è creato attorno alla richiesta delle organizzazioni
omosessuali in Italia di dar vita ad una manifestazione in Roma  nell'anno
giubilare, ci ha offerto qualche motivo di riflessione che vorremmo
esprimere e condividere con quanti si impegnano nella società italiana
traendo  dal vangelo ispirazione del proprio agire. 

	Il clamore che si è sviluppato attorno al fatto ci sembra  sinceramente
eccessivo non tanto per l'eco che ha avuto negli organi di  informazione e
nella pubblica opinione, facilmente comprensibile, ma per aver  coinvolto i
vertici delle istituzioni statali ed ecclesiali in Italia, un rumore che
non aiuta certo una serena lettura della questione che di fatto esiste e ci
 interpella.

	Quello che invece è sconcertante è che a fronte di tante pagine di
giornale, dichiarazioni, veti incrociati, interpellanze parlamentari e
trasmissioni salottiere, non abbiamo notizia di alcuno che abbia eccepito
ad un’altra manifestazione che la Roma giubilare pare accogliere senza
alcuna  eccezione di opportunità. Parliamo della parata militare che il
prossimo  quattro giugno accompagnerà la Festa della Repubblica
riproponendosi dopo che da diversi anni il buon senso e ben altri valori,
laici e cristiani, avevano fatto sì che fosse cancellata dal programma
delle celebrazioni. 

	Pax Christi, alla luce del Vangelo della Pace, ritiene che ci siano
ragioni sufficienti per poter affermare quanto sia "gravemente
inopportuno" esprimere il senso della festa facendo sfilare strumenti di
morte.  Riteniamo che tutto questo costituisca un disvalore sul piano
pedagogico per le  generazioni più giovani e lanci un segnale fortemente
preoccupante circa i  valori su cui si regge la nostra convivenza, intende
collocare in primo piano le forze armate piuttosto che i segni della
pacifica vocazione e convivenza della  nostra  nazione. 

	Lo stesso termine "parata" richiama “l’orgoglio” delle  armi, che non è
certo in sintonia con il clima del Giubileo che parla di  riconciliazione,
di giustizia e di pace, e si pone su una scelta molto distante  dalla
speranza e dalla promessa delle lance cambiate in falci e delle spade
ribattute in vomeri di aratro, l’unica scelta autentica in sintonia con
l’evangelo.

	Sia da parte laica che cristiana su questa, ancora più che sull’altra
manifestazione, preferiremmo impegnare riflessione e  dibattito.

30 maggio 2000

								Pax Christi Italia

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