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Buone Nuove n. 181
- Subject: Buone Nuove n. 181
- From: "Olivier Turquet" <turquet at dada.it>
- Date: Wed, 21 Jan 2004 15:12:21 +0100
- Priority: normal
------------------------------------------------------- B U O N E N U O V E Agenzia di stampa elettronica umanista ------------------------------------------------------- Pubblica solo notizie sui progressi sociali, scientifici, culturali dell'essere umano. --------------------------------- N.181 Gennaio 2004 --------------------------------- ** EDITORIALE ** Decenza ? di Olivier Turquet Lunedi' scorso a Baghdad un milione di persone (dati TG3 delle 14) manifestano per fare le elezioni subito e ridare l'Iraq agli iracheni. La sera il vostro caporedattore cerca la notizia dul TG2 ma non la trova; lo stesso giorno il Segretario generale dell'ONU visita la citta' ma nemmeno di questo si parla e nemmeno del "solito" attentato. Sappiamo bene che l'informazione e' manipolata, pero' ogni tanto aspettiamo un minimo di decenza... Forse pretendiamo troppo :-)) ** INDICE ** India: la marcia dei Dalit a Mumbay Ruanda: spettacolo itinerante per la pace Sahara Occidentale: I Saharawi telefonano a casa USA: piu' vicine le auto a idrogeno? Germania: conferenza europea per le energie rinnovabili USA: il piu' piccolo disco fisso Haiti: campagna per la nonviolenza USA: il genoma dell'ape e' pubblico Sudan: verso il trattato di pace ** NOTIZIE ** Luogo: India Tema: la marcia dei Dalit a Mumbay Data: 20/01/04 Fonte: Misna (www.misna.org) Dal Kashmir fino al Maharashtra: una marcia di ‘dalit’ (intoccabili) indiani e nepalesi, organizzata dalla ‘Campagna nazionale per i diritti umani dei dalit’, ha attraversato l’India in sei settimane e raggiunto Mumbai (gia' Bombay) per unirsi ai ‘fuoricasta’ nigeriani, giapponesi e amerindi convenuti al World Social Forum-2004. In una conferenza dal titolo ‘Discriminazione e oppressione’ tenutasi ieri nella capitale economica indiana, dove dal 16 gennaio e' in corso il Forum, e' stata lanciata l’idea di un ‘manifesto degli ultimi’. Milioni di donne e uomini al mondo subiscono ancora una pesante discriminazione in base alla loro nascita: vite schiacciate dai meccanismi della caste, di origine sociale o religiosa. I ‘dalit’ sono 160 milioni in India, a cui si aggiungono oltre 4,6 milioni milioni di nepalesi (20 per cento della popolazione), tutti segnati da un’ ‘impurita' permanente’, secondo il sistema delle caste induista che mette in cima alla scala sociale i ‘ bramini’, o casta sacerdotale, seguiti dalla categoria dei ‘guerrieri’ e i loro odierni eredi. Ma i dalit non sono l’ultimo gradino delle caste, sono addirittura ‘fuoricasta’: talmente infimi per loro natura che il contatto fisico, la condivisone del cibo o delle fonti d’acqua, persino un comune accesso ai templi e alle funzioni religiose inevitabilmente ‘contamina’ i rappresentanti delle altre caste. La costituzione indiana vieta la pratica dell’intoccabilita' (art. 17), ma queste convinzioni razziste, denunciano i dalit, perdurano in tutta la societa' indiana e in particolare nelle zone rurali. Al di la' del divieto formale, malgrado le leggi per incoraggiare la loro emancipazione, gli ‘intoccabili’ sono relegati ai mestieri piu' poveri, insalubri e socialmente squalificati, raramente hanno accesso all’istruzione superiore e i matrimoni con membri di caste superiori sono apertamente osteggiati. Qualcosa di simile, che implica il concetto di ‘impuro’, e' accaduta in Giappone dove la ‘casta’ sociale dei Burako (attualmente tre milioni di persone) subisce ancora la stessa emarginazione dei dalit. I rappresentanti di un' organizzazione di liberazione dei Burako nipponici sono intervenuti al Wsf di Mumbai ricordando che, sebbene una legge del 1969 introduca misure per evitare discriminazioni nei confronti di questo ‘gruppo’, ancora 5 anni fa una societa' giapponese ha stilato una lista con cognomi Burako per evitare che candidati provenienti da tali famiglie venissero assunti. Accanto agli emarginati indiani, nepalesi, e giapponesi si sono schierati anche i rappresentanti degli ‘Osu’ nigeriani, un gruppo ‘tabu'’ nel sistema di caste della societa' Igbo, in Nigeria orientale. Originariamente gli ‘osu’ erano una minoranza di persone con un incarico di ‘mediazione’ tra gli dei della religione tradizionale e il resto della comunita': uno status vincolato da rigidi codici che prevedevano un certo ‘isolamento’. Ma la distinzione tra osu e non-osu nella societa' Igbo venne sconvolta dall’intervento della colonizzazione; dell’antico sistema di caste religioso sono sopravvissuti il ‘tabu'’ e l’imposizione dell’esclusione dal resto della societa', condizione che rende la vita della progenie contemporanea degli ‘osu’ non meno difficile e iniqua di quella dei dalit indiani. Infine, giunti in India a portare la loro testimonianza di discriminazione anche gli indios quechua dell’Ecuador, a nome di tutte le comunita' indigene di fatto segregate ai margini della societa' nelle nazioni latinoamericane. Nella conferenza di Mumbai, i gruppi dei dalit, osu, burako e quechua hanno discusso delle necessita' di creare un coordinamento internazionale contro il sistema delle caste, in qualunque forma sopravviva o si manifesti, chiedendo che venga equiparato al meccanismo di apartheid in Sudafrica, e sollecitando analoghe misure internazionali come quelle adottate contro il governo razzista del Paese africano. Al Wsf partecipano 75 mila rappresentanti di 2600 organizzazioni provenienti da 132 Paesi del mondo, inclusi i movimenti di piccoli agricoltori, sindacati, ambientalisti, organizzazioni non governative per la tutela dei diritti umani e intellettuali. Obiettivo del Forum e' creare reti e intrecciare contatti tra le societa' civili di diverse nazioni allo scopo di opporsi agli effetti negativi della globalizzazione, soprattutto quelli a danno dei piu' deboli e dell’ambiente. Luogo: Ruanda Tema: spettacolo itinerante per la pace Data: 20/01/04 Fonte: Misna (www.misna.org) Cinquanta ragazzi provenienti da Burundi, Repubblica democratica del Congo, Uganda e Rwanda daranno vita dal 23 gennaio al 10 febbraio alla ‘Caravanamani’, parola swahili per ‘Carovana della pace’: l’iniziativa, organizzata dall’associazione culturale-umanitaria ‘Tolerance’ della capitale ruandese Kigali, vuole diffondere un messaggio di pace attraverso uno spettacolo itinerante che tocchera' otto citta' nella regione dei Grandi Laghi. “Da molti anni le popolazioni dei Grandi Laghi sono costrette a patire numerose sofferenze” si legge in una nota di ‘Tolerance’ giunta alla MISNA. “Un tempo felici, queste persone sono state esposte a genocidi, guerre, poverta' e malattie. Le famiglie sono state decimate e separate. Alcuni giovani della regione, che hanno subito nei loro cuori e nei loro corpi tutte queste sofferenze si sono riuniti per portare un messaggio di pace, speranza, riconciliazione, rispetto della dignita' umana e tolleranza”. Suonatori di tamburi provenienti da Ngozi, acrobati di Bukavu, una compagnia teatrale femminile di di Mbarara e l’orchestra ‘Tolerance’, formata da un gruppo di musicisti e ballerini provenienti da diversi Paesi, partiranno venerdi' da Butare, nel sud del Rwanda, per un viaggio che li portera' a Ngozi e Bujumbura (Burundi), Bukavu e Goma (ex-Zaire), Kasese e Mbarara (Uganda) e infine a Kigali. In occasione di ognuno degli otto spettacoli in programma, organizzazioni locali a favore della pace, associazioni per i diritti umani, scuole e altre realta' comunitarie saranno invitate a dare il loro contributo ed entrare a far parte del progetto ‘Caravanamani’ Luogo: Sahara Occidentale Tema: I Saharawi telefonano a casa Data: 20/01/04 Fonte: AceA (www.consumietici.it) Dopo quasi 30 anni di isolamento nel deserto algerino, i 165.000 rifugiati dei campi profughi di Tindouf potranno mettersi in contatto coi propri cari nei territori occupati dall'esercito marocchino. Gratuitamente. Il servizio, realizzato con il contributo fondamentale dell'UNHCR che si occupa della gestione dei campi, e' stato inaugurato nei giorni scorsi all'interno di una scuola ed ha avuto un grande successo. I funzionari delle Nazioni Unite promettono di estendere il servizio anche agli altri 4 campi nel corso delle prossime settimane nonche' di iniziare un servizio di corrispondenza postale a tutti gli effetti. Il progetto piu' ambizioso e' comunque quello di organizzare a breve visite tra componenti dello stesso nucleo famigliare tramite aerei e mezzi delle Nazioni Unite. Tutte queste iniziative si inquadrano nell'ambito del lento riavvicinamento tra Marocco e Fronte Polisario, dopo che il piano di pace elaborato nel corso del 2003 dall'ex-segretario di stato americano James Baker su mandato dell'ONU, ha incontrato la seria opposizione del Marocco. Il Sahara Occidentale e' l'unica ex- colonia africana a non aver mai ottenuto una vera indipendenza. Nel 1976 esso vene occupato da Marocco e Mauritania che si spartirono gli ex-territori coloniali appena abbandonati dalla Spagna. Nacque cosi' il Fronte Popolare per la Liberazione di Saguia el-Hamra ed il Rio de Oro (POLISARIO) che ingaggio' una battaglia a tutto campo per ricacciare indietro gli invasori. Ci riusci' con la Mauritania che si ritiro' nel 1979, ma la guerra contro il Marocco si fece pero' piu' aspra con vari rovesciamenti di fronte ed un sostanziale stallo che inizio' allorche' il Marocco innalzo' oltre 3.000 km di muri di sabbia per difendersi dalle veloci e letali incursioni dei guerriglieri ribelli. Il Fronte prosegue la sua lotta in modo pacifico e con mezzi politici ormai dal 1991, quando le due parti dichiararono un cessate il fuoco che non e' mai stato seriamente interrotto in tutti questi anni. Il Marocco ha comunque sempre cercato di rinviare all'infinito un eventuale referendum per l'indipendenza, o anche solo l'autonomia del Sahara Occidentale. Luogo: USA Tema: piu' vicine le auto a idrogeno? Data: 20/01/04 Fonte: AceA (www.consumietici.it) Un nuovo metodo per immagazzinare l’idrogeno a temperature medio- basse potrebbe facilitare lo sviluppo di automobili alimentate da questo combustibile. È l’effetto potenziale di una nuova ricerca pubblicata sui Proceedings of the National Academy of Sciences. Proprio la mancanza di un pratico sistema di conservazione aveva finora ostacolato l'impiego diffuso dei carburanti a idrogeno. I metodi tradizionali (idrogeno liquido o compresso), infatti, richiedono temperature molto basse e pressioni elevatissime. Wendy e Ho-kwang Mao, ricercatori dell'Universita' di Chicago, invece, hanno sviluppato un nuovo metodo per immagazzinare quantita' significative di idrogeno gassoso in composti cristallini, condizione meno critica di quelle tradizionali: si tratta dell’idrato clatrato di idrogeno, un cristallo contenente una molecola di idrogeno e due molecole d'acqua. Rimane un problema: con queste celle si possono ottenere solo piccole quantita' dei composti ad idrogeno, non sufficienti a fornire energia, per esempio, a un auto. La sintesi potrebbe pero' avvenire anche in altri sistemi, basati su gas a elevata pressione, capaci di offrire maggiore produttivita'. Luogo: Germania Tema: conferenza europea per le energie rinnovabili Data: 19/01/04 Fonte: Buone Notizie (www.buonenotizie.it) E' partito l'European Conference for Renewable Energy E' cominciato a Berlino l'European Conference for Renewable Energy in occasione del quale gli stati membri dell'Unione europea analizzeranno gli sviluppi raggiunti dal mercato dell'energia rinnovabile e discuteranno prospettive e nuovi obiettivi da qui al 2020. Gli sviluppi dell'eolico, del fotovoltaico, delle minicentrali idroelettriche e del solare termico sono solo agli inizi ma le iniziative si moltiplicano di mese in mese. Negli ultimi tre anni in tutta Europa sono stati 125 i progetti legati alle energie rinnovabili ed entro il 2010, ad esempio, la produzione di energia eolica piu' che raddoppiera' (passera' dai 17,2GW del 2001 ai 40 Gw del 2010). In questi anni le politiche energetiche stanno attraversando profonde mutazioni, sia per l'implementazione del protocollo di Kyoto sia per l'attuazione delle direttive europee che hanno fissato obiettivi definiti da raggiungere entro il 2010: il 12% di energia rinnovabile sul consumo complessivo, il 22% di elettricita' verde e il di 5,75 per il biogas. Secondo il libro bianco europeo sulle energie rinnovabili il settore, entro il 2010, potra' creare da 500 a 900 mila nuovi posti di lavoro. La nuova occupazione – dice Sergio Adami, responsabile per le energie da fonti rinnovabili per Enel Green Power - si avra' soprattutto "nei ruoli organizzativi, nella progettistica e nel campo tecnico". Certo le energie rinnovabili sembrano offrire soluzioni complementari alle fonti tradizionali. Non in tutte le aree si puo' realizzare quello che e' stato compiuto nella regione spagnola della Navarra, area con 550 mila abitanti, dove l’eolico nel 2002 rappresentava il 55%. Va detto anche che i sindacati europei temono, soprattutto i rappresentanti tedeschi (la Germania e' il paese con le piu' grandi miniere di carbone e lignite), che il passaggio guidato all'energia rinnovabile metta a rischio molti posti di lavoro 'tradizionali'. Il libro bianco sulle energie rinnovabili prevede pero' un impatto netto occupazionale di sicuro segno positivo se verranno messi a punti strumenti di formazione permanente per una trasformazione delle competenze e capacita' degli addetti "tradizionali". Luogo: USA Tema: il piu' piccolo disco fisso Data: 13/01/04 Fonte: Punto Informatico (www.puntoinformatico.it) Dalle dimensioni quasi identiche ad una moneta da 2 euro, il nuovo hard disk da 0,85 pollici di Toshiba, annunciato ufficialmente durante il CES di Las Vegas, si candida al primato di disco fisso piu' piccolo al mondo. Atteso sul mercato il prossimo autunno nei tagli da 2 GB e 4 GB, il drive in miniatura di Toshiba si rivolgera' alla stessa nicchia di mercato - quella dei sistemi di archiviazione per player portatili, PDA, videocamere digitali e altri dispositivi mobili - oggi contesa dagli hard disk da 1 pollice prodotti da Hitachi, Cornice e pochi altri. Grazie alle sue dimensioni, e al peso inferiore ai 10 grammi, il mini disco di Toshiba potrebbe tuttavia raggiungere dispositivi ancora piu' piccoli, quali ad esempio i telefoni cellulari. Luogo: Haiti Tema: campagna per la nonviolenza Data: 10/01/04 Fonte: Buone Nuove, Movimento Umanista Haiti Di fronte al rischio concreto che l'attuale situazione sociale e politica del paese possa sfociare in una sanguinosa guerra civile il Movimento Umanista di Haiti ha mobilitato tutta la sua struttura in una campagna a favore della nonviolenza. La campagna consiste in una semplice attivita' di chiarimento ed esperienza: a partire dalla struttura del Movimento stesso (attualmente intorno a 400.000 persone) ogni membro mette in moto una riunione di almeno dieci persone che realizzano un lavoro personale chiamato "esperienza di pace" e leggono e discutono un materiale di chiarimento sul tema della violenza e sulla risposta da dare in situazioni di conflitto; alla fine della riunione si propone a coloro che si trovano d'accordo di riprodurre questa riunione ad altre dieci persone in modo da generare un effetto moltiplicativo che diffonda il vuoto alla violenza in tutta la societa' haitiana. Luogo: USA Tema: il genoma dell'ape e' pubblico Data: 9/01/04 Fonte: Internazionale Sequenziato il genoma dell'Apis mellifera, l'ape domestica. E' disponibile al pubblico in un database del National human genome research institute statunitense. Luogo: Sudan Tema: verso il trattato di pace Data: 7/01/04 Fonte: Internazionale Sudan. Il governo e i ribelli dell'Esercito popolare di liberazione del Sudan (Spla) hanno firmato un importante accordo sulla divisione delle risorse petrolifere del paese che prelude a un trattato di pace definitivo tra le parti dopo 20 anni di guerra civile. L'accordo prevede una divisione in parti uguali delle ricchezze petrolifere tra nord e sud, pari a circa 300mila barili di greggio al giorno. Il patto e' stato firmato a Naivasha, in Kenya, dove si tengono i negoziati. ** BUONE NUOVE ITALIA ** Luogo: Italia Tema: per difendere il tempo pieno nella scuola Data: 19/01/04 Fonte: Unimondo (www.unimondo.org) La settimana di mobilitazione contro la riforma Moratti e in difesa del tempo pieno e prolungato si e' conclusa con la manifestazione nazionale di sabato 17 a Roma, ma anche in altre citta' si sono organizzate iniziative di protesta. In prossimita' del varo definitivo della riforma Moratti un vasto movimento di genitori, insegnanti, studenti, sindacati ha ribadito la positivita' del tempo pieno nella scuola elementare ed espresso il rifiuto della figura del tutor, l'insegnante unico che decide il destino scolastico. I manifestanti difendono poi il modello di integrazione sociale fin qui adottato, contrapposto a un modello educativo che ritorna indietro di trent'anni, riporta a una vecchia gerarchia che contrappone materie importanti (italiano e matematica) a quelle tecniche e artistiche. ------------------------------------------------------- B U O N E N U O V E Agenzia di stampa elettronica umanista ------------------------------------------------------- Pubblica solo notizie sui progressi sociali, scientifici, culturali dell'essere umano. 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