(Fwd) [noomc-it] 400 veterani USA dicono NO alla guerra



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To:             	"Maurizio" <aspcld at tin.it>
From:           	"Maurizio Di Paola" <mauriziodipaola at hotmail.com>
Date sent:      	Tue, 18 Feb 2003 20:53:00 +0100
Subject:        	[noomc-it] 400 veterani USA dicono NO alla guerra

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APPELLO ALLE TRUPPE: 400 VETERANI USA DICONO NO ALLA GUERRA 
(editoriale del quindicinale "Altrasinistra")





Siamo veterani delle forze armate degli Stati Uniti. Noi siamo, come
la maggioranza dell'umanità, incluse milioni di persone del nostro
paese, contro l'accanita guerra degli Stati Uniti all'Iraq. Abbiamo
attraversato molte guerre ed epoche e abbiamo diverse opinioni
politiche, ma siamo tutti d'accordo che questa guerra è sbagliata.
Molti di noi credevano che servire l'esercito fosse il nostro dovere,
e che il nostro lavoro fosse difendere questo paese. Le nostre
esperienze nell'esercito ci hanno fatto interrogare più profondamente
su ciò che ci era stato insegnato. Ora ci rendiamo conto che il 
nostro
VERO dovere è spingere voi, membri delle forze armate degli Stati
Uniti, a scoprire la causa per cui vi mandano a combattere e a morire
e quali saranno le conseguenze delle vostre azioni per l'umanità.
Facciamo appello a voi, soldati in forza e riservisti, perché 
seguiate
la vostra coscienza e facciate la cosa giusta.



Nell'ultima Guerra del Golfo ci fu ordinato, come truppe, di uccidere
da una distanza di sicurezza. Abbiamo distrutto gran parte dell'Iraq
dal cielo, uccidendo a centinaia di migliaia, civili compresi.
Ricordiamo la strada per Bassora - l'Autostrada della Morte - dove ci
fu ordinato di uccidere gli iracheni in fuga. Abbiamo distrutto con i
bulldozer le loro trincee, seppellendo persone vive. L'uso delle armi
all'uranio impoverito ha lasciato radioattività sui campi di
battaglia. L'impiego massiccio di pesticidi, droghe sperimentali,
l'incendio di depositi di armi chimiche e di pozzi di petrolio hanno
creato un cocktail tossico che oggi colpisce sia il popolo iracheno
che i veterani della Guerra del Golfo. Tra i veterani della guerra 
del
Golfo, uno su quattro è invalido. 



Durante la guerra del Vietnam ci fu ordinato di distruggere il 
Vietnam
dal cielo e da terra. A My Lai abbiamo massacrato più di 500 donne,
vecchi e bambini. Questa non fu un'aberrazione, è il modo in cui
abbiamo combattuto la guerra. Usammo l'Agent Orange sul nemico e ne
abbiamo sperimentato in prima persona gli effetti. Sappiamo come si
manifesta, cosa si prova e come si percepisce la sindrome causata
dallo stress Post-traumatico, perché i fantasmi di più di due milioni
di uomini, donne e bambini ossessionano ancora i nostri sogni. Fra
noi, quelli che si sono tolti la vita dopo essere tornati a casa sono
più dei morti in battaglia.



Se scegliete di partecipare all'invasione dell'Iraq sarete parte di 
un
esercito di occupazione. Sapete cosa significa guardare negli occhi 
un
popolo che ti odia fino in fondo? Dovreste pensare cosa è davvero la
vostra «missione». Siete stati mandati ad invadere ed occupare un
popolo che, esattamente come me e voi, sta solo cercando di vivere la
propria vita e di crescere i propri figli. Loro non sono una minaccia
per gli Stati Uniti, anche se hanno un brutale dittatore come leader.
Chi sono gli Stati Uniti per dire al popolo iracheno come gestire il
proprio paese quando in molti, negli Stati Uniti, non credono neanche
che il proprio presidente sia stato eletto legalmente? 



Saddam è accusato di impiegare il gas contro il suo stesso popolo e 
di
cercare di sviluppare armi di distruzione di massa. Ciononostante,
quando Saddam commetteva i suoi crimini peggiori, gli Stati Uniti lo
sostenevano, anche procurando i mezzi per produrre armi chimiche e
biologiche. Mettete a confronto questo con gli orrendi risultati 
delle
sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti. Più di un milione di
iracheni, principalmente bambini e neonati, sono morti per queste
sanzioni. Dopo aver distrutto la totalità delle infrastrutture del
loro paese, compresi gli ospedali, i generatori elettrici e le
centrali di depurazione dell'acqua, gli Stati Uniti, con le sanzioni,
hanno bloccato l'importazione dei beni di consumo, delle medicine, 
dei
pezzi di ricambio e dei prodotti chimici, indispensabili per
rispondere anche alle più elementari necessità di vita.



Non c'è onore nell'omicidio. Questa guerra è omicidio sotto un altro
nome. Quando, in una guerra ingiusta, una bomba vagante uccide una
madre e il proprio figlio, non è un «effetto collaterale», è 
omicidio.
Quando, in una guerra ingiusta, un bambino muore di dissenteria 
perché
una bomba ha danneggiato il depuratore della fogna, non è 
«distruzione
delle infrastrutture nemiche», è omicidio. Quando, in una guerra
ingiusta, un padre muore di un attacco di cuore perché una bomba
interrompe le linee telefoniche impedendogli di chiamare l'ambulanza,
non è «neutralizzazione del comando e del controllo delle vie di
trasmissione», è omicidio. Quando, in una guerra ingiusta, un 
migliaio
di poveri allevatori coscritti muore in una trincea difendendo un
paese in cui ha vissuto per tutta la propria vita, non è vittoria, è
omicidio.



Ci saranno veterani a guidare le proteste contro questa guerra
all'Iraq e contro la vostra partecipazione ad essa. Durante la guerra
del Vietnam migliaia di persone in Vietnam e negli Stati Uniti si
rifiutarono di eseguire gli ordini. Molti resistettero e si
ribellarono. Molti diventarono obbiettori di coscienza ed altri
andarono in prigione piuttosto che imbracciare le armi contro il
cosiddetto nemico. Durante la scorsa guerra del Golfo molti soldati
resistettero in modi diversi e per molte ragioni differenti. Molti
altri di noi sono tornati da queste guerre e si sono uniti al
movimento contro la guerra. 



Se la gente, nel mondo, sarà mai libera, dovrà esserci un momento in
cui essere cittadino del mondo verrà prima che essere soldato di una
nazione. Questo è quel momento. Quando arriva l'ordine di imbarcarsi,
devi sapere che la tua risposta influenzerà profondamente le vite di
milioni di persone in Medio Oriente e qui a casa. La tua risposta
aiuterà a determinare il corso del nostro futuro. Dovrai compiere
delle scelte lungo tutto il cammino. I tuoi comandanti vogliono che 
tu
obbedisca. Noi ti esortiamo a pensare. Ti esortiamo a fare le tue
scelte basandole sulla tua coscienza. Se scegli di resistere, noi ti
sosterremo e saremo con te, perché abbiamo infine capito con certezza
che il nostro VERO dovere è verso la gente del mondo e verso il 
nostro
futuro comune.









*Il testo firmato da oltre quattrocento veterani è pubblicato sul 
sito
web www.oz.net ed è apparso sulla prima pagina del quotidiano
messicano La jornada il 4 febbraio 2003. L'associazione Vietnam
Veterans Against the War Anti-imperialist esorta alla diffusione del
testo anche verso i militari USA d'istanza all'estero.







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