[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
(Fwd) [noomc-it] 400 veterani USA dicono NO alla guerra
- Subject: (Fwd) [noomc-it] 400 veterani USA dicono NO alla guerra
- From: "Davide Bertok" <davide at bertok.it>
- Date: Tue, 18 Feb 2003 22:13:00 +0100
- Priority: normal
------- Forwarded message follows ------- To: "Maurizio" <aspcld at tin.it> From: "Maurizio Di Paola" <mauriziodipaola at hotmail.com> Date sent: Tue, 18 Feb 2003 20:53:00 +0100 Subject: [noomc-it] 400 veterani USA dicono NO alla guerra [ Double-click this line for list subscription options ] APPELLO ALLE TRUPPE: 400 VETERANI USA DICONO NO ALLA GUERRA (editoriale del quindicinale "Altrasinistra") Siamo veterani delle forze armate degli Stati Uniti. Noi siamo, come la maggioranza dell'umanità, incluse milioni di persone del nostro paese, contro l'accanita guerra degli Stati Uniti all'Iraq. Abbiamo attraversato molte guerre ed epoche e abbiamo diverse opinioni politiche, ma siamo tutti d'accordo che questa guerra è sbagliata. Molti di noi credevano che servire l'esercito fosse il nostro dovere, e che il nostro lavoro fosse difendere questo paese. Le nostre esperienze nell'esercito ci hanno fatto interrogare più profondamente su ciò che ci era stato insegnato. Ora ci rendiamo conto che il nostro VERO dovere è spingere voi, membri delle forze armate degli Stati Uniti, a scoprire la causa per cui vi mandano a combattere e a morire e quali saranno le conseguenze delle vostre azioni per l'umanità. Facciamo appello a voi, soldati in forza e riservisti, perché seguiate la vostra coscienza e facciate la cosa giusta. Nell'ultima Guerra del Golfo ci fu ordinato, come truppe, di uccidere da una distanza di sicurezza. Abbiamo distrutto gran parte dell'Iraq dal cielo, uccidendo a centinaia di migliaia, civili compresi. Ricordiamo la strada per Bassora - l'Autostrada della Morte - dove ci fu ordinato di uccidere gli iracheni in fuga. Abbiamo distrutto con i bulldozer le loro trincee, seppellendo persone vive. L'uso delle armi all'uranio impoverito ha lasciato radioattività sui campi di battaglia. L'impiego massiccio di pesticidi, droghe sperimentali, l'incendio di depositi di armi chimiche e di pozzi di petrolio hanno creato un cocktail tossico che oggi colpisce sia il popolo iracheno che i veterani della Guerra del Golfo. Tra i veterani della guerra del Golfo, uno su quattro è invalido. Durante la guerra del Vietnam ci fu ordinato di distruggere il Vietnam dal cielo e da terra. A My Lai abbiamo massacrato più di 500 donne, vecchi e bambini. Questa non fu un'aberrazione, è il modo in cui abbiamo combattuto la guerra. Usammo l'Agent Orange sul nemico e ne abbiamo sperimentato in prima persona gli effetti. Sappiamo come si manifesta, cosa si prova e come si percepisce la sindrome causata dallo stress Post-traumatico, perché i fantasmi di più di due milioni di uomini, donne e bambini ossessionano ancora i nostri sogni. Fra noi, quelli che si sono tolti la vita dopo essere tornati a casa sono più dei morti in battaglia. Se scegliete di partecipare all'invasione dell'Iraq sarete parte di un esercito di occupazione. Sapete cosa significa guardare negli occhi un popolo che ti odia fino in fondo? Dovreste pensare cosa è davvero la vostra «missione». Siete stati mandati ad invadere ed occupare un popolo che, esattamente come me e voi, sta solo cercando di vivere la propria vita e di crescere i propri figli. Loro non sono una minaccia per gli Stati Uniti, anche se hanno un brutale dittatore come leader. Chi sono gli Stati Uniti per dire al popolo iracheno come gestire il proprio paese quando in molti, negli Stati Uniti, non credono neanche che il proprio presidente sia stato eletto legalmente? Saddam è accusato di impiegare il gas contro il suo stesso popolo e di cercare di sviluppare armi di distruzione di massa. Ciononostante, quando Saddam commetteva i suoi crimini peggiori, gli Stati Uniti lo sostenevano, anche procurando i mezzi per produrre armi chimiche e biologiche. Mettete a confronto questo con gli orrendi risultati delle sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti. Più di un milione di iracheni, principalmente bambini e neonati, sono morti per queste sanzioni. Dopo aver distrutto la totalità delle infrastrutture del loro paese, compresi gli ospedali, i generatori elettrici e le centrali di depurazione dell'acqua, gli Stati Uniti, con le sanzioni, hanno bloccato l'importazione dei beni di consumo, delle medicine, dei pezzi di ricambio e dei prodotti chimici, indispensabili per rispondere anche alle più elementari necessità di vita. Non c'è onore nell'omicidio. Questa guerra è omicidio sotto un altro nome. Quando, in una guerra ingiusta, una bomba vagante uccide una madre e il proprio figlio, non è un «effetto collaterale», è omicidio. Quando, in una guerra ingiusta, un bambino muore di dissenteria perché una bomba ha danneggiato il depuratore della fogna, non è «distruzione delle infrastrutture nemiche», è omicidio. Quando, in una guerra ingiusta, un padre muore di un attacco di cuore perché una bomba interrompe le linee telefoniche impedendogli di chiamare l'ambulanza, non è «neutralizzazione del comando e del controllo delle vie di trasmissione», è omicidio. Quando, in una guerra ingiusta, un migliaio di poveri allevatori coscritti muore in una trincea difendendo un paese in cui ha vissuto per tutta la propria vita, non è vittoria, è omicidio. Ci saranno veterani a guidare le proteste contro questa guerra all'Iraq e contro la vostra partecipazione ad essa. Durante la guerra del Vietnam migliaia di persone in Vietnam e negli Stati Uniti si rifiutarono di eseguire gli ordini. Molti resistettero e si ribellarono. Molti diventarono obbiettori di coscienza ed altri andarono in prigione piuttosto che imbracciare le armi contro il cosiddetto nemico. Durante la scorsa guerra del Golfo molti soldati resistettero in modi diversi e per molte ragioni differenti. Molti altri di noi sono tornati da queste guerre e si sono uniti al movimento contro la guerra. Se la gente, nel mondo, sarà mai libera, dovrà esserci un momento in cui essere cittadino del mondo verrà prima che essere soldato di una nazione. Questo è quel momento. Quando arriva l'ordine di imbarcarsi, devi sapere che la tua risposta influenzerà profondamente le vite di milioni di persone in Medio Oriente e qui a casa. La tua risposta aiuterà a determinare il corso del nostro futuro. Dovrai compiere delle scelte lungo tutto il cammino. I tuoi comandanti vogliono che tu obbedisca. Noi ti esortiamo a pensare. Ti esortiamo a fare le tue scelte basandole sulla tua coscienza. Se scegli di resistere, noi ti sosterremo e saremo con te, perché abbiamo infine capito con certezza che il nostro VERO dovere è verso la gente del mondo e verso il nostro futuro comune. *Il testo firmato da oltre quattrocento veterani è pubblicato sul sito web www.oz.net ed è apparso sulla prima pagina del quotidiano messicano La jornada il 4 febbraio 2003. L'associazione Vietnam Veterans Against the War Anti-imperialist esorta alla diffusione del testo anche verso i militari USA d'istanza all'estero. [Sono state eliminare la parti non di testo del messaggio] Inviare msg : mailto:noomc-it at yahoogroups.com Iscriversi : mailto:noomc-it-subscribe at yahoogroups.com Cancellarsi : mailto:noomc-it-unsubscribe at yahoogroups.com Supporto tecnico: mailto:noomc-it-owner at yahoogroups.com Sito della lista: http://groups.yahoo.com/group/noomc-it Iscriviti anche a NOBIOTECH-IT: nobiotech-it- subscribe at yahoogroups.com L'utilizzo, da parte tua, di Yahoo! Gruppi è soggetto alle http://it.docs.yahoo.com/info/utos.html ------- End of forwarded message -------
- Prev by Date: Né un soldo Né un uomo
- Next by Date: Buone Nuove n. 167
- Previous by thread: Né un soldo Né un uomo
- Next by thread: Buone Nuove n. 167
- Indice: