[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
il miracolo sull'Oceano Indiano: tutti hanno cibo, scuole e salute
- Subject: il miracolo sull'Oceano Indiano: tutti hanno cibo, scuole e salute
- From: "Alessandra Buccheri" <alessandrabuccheri at hotmail.com>
- Date: Sat, 22 Jun 2002 14:34:06 +0200
Luogo: Kerala (India) Tema: il miracolo sull'Oceano Indiano: tutti hanno cibo, scuole e salute Data: 22/6/2002 Fonte: Il Giornale Ideale - Corriere della Sera Nell'India infernale che muore per strada e s'infetta di polio e non ha scuole e scoppia di gente, proprio qui c'è un paradiso del comunismo, dicono. L'unico. Dove la gente s'aspetta ragionevolmente di vivere fino a 72 anni, quasi come in America. Dove c'è un medico della mutua ogni 7 mila abitanti. Dove l'89% dei bambini è vaccinato. Dove gli analfabeti sono il 9% e "le opportunità d'una conversazione su temi d'attualità sono le stesse che avreste nel Kansas". Dove si figlia come in Europa, due a famiglia. Dove la donna non è una disgrazia e non viene abortita, ma addirittura si sposa avanti d'età, è maggioranza e decide il futuro. Dove sono i contadini a scegliere che cosa piantare e quando e come, fissando i prezzi. Questo paradiso guarda l'Oceano indiano, a metà fra le Maldive e le Laccadive, è la culla della medicina ayurvedica e da qualche anno è diventato anche un modello di sviluppo sociale, studiato dagli economisti: il modello Kerala. "Tutto quello che abbiamo, lo dobbiamo alle "3M": maharaja, missionari, marxisti". Nel Kerala è forte, il mito di questa trinità alfabetica: 32 milioni d'abitanti, antico porto delle spezie scoperto da Vasco de Gama, fu con la pubblica assistenza degli illuminati signori indù di Travancore, fu con le scuole dei Francescani che "il Paese di Dio", come lo chiamano gl'indiani, si preparò a 50 anni di governo comunista. I marxisti sono stati al potere dal 1957 al '59, dal'67 all'82, dall'87 al '91: vi sono tornati nel '96, sempre con libere elezioni, e oggi leggono The Economist, accettano la stampa libera, predicano una "vita felice" a metà fra Thomas Jefferson, Cristo e Gandhi. La ricetta funziona, a quanto pare, anche se il benessere dello stato del Kerala ha un buon alleato nella natura: campi che danno il 92% della gomma esportata dall'India, il 70% delle noci di cocco, il 60% della tapioca e il 100% dei limoni; dal mare, viene più d'un terzo di tutto il pesce indiano. Il Malayam Manorama, il giornale del posto, è uno dei più letti del mondo: le statistiche dicono che i kerali comprano in media due-tre quotidiani ciascuno. Merito della Tlc, riconoscono anche gli avversari del governo rosso, ovvero della Total Literacy Campaign che nel '90 ha abbattuto l'analfabetismo: "Abbiamo aperto classi dappertutto - racconta Paolo Freire, brasiliano, uno dei 50 mila insegnanti volontari -: per i pescatori, andavamo sulle spiagge; per le tribù, ci arrampicavamo sulle montagne. Siamo entrati anche nei lebbrosari". La alfabetizzazione è il risultato più vistoso, ma non l'unico: nessuno qui è ricorso alle sterilizzazioni forzate, le tre religioni (indù, musulmani e cristiani) convivono, gli ospedali hanno raggiunto i 1.768 posti letto ogni milione d'abitanti, la criminalità è al minimo. E il "Pqli", l'indice di qualità della vita calcolato dagli esperti, è misurato in 82 centesimi, contro il 60 del resto dell'India e l'85 della Corea del Sud.(...)"Siamo l'unico popolo al mondo - dice Thomas Isaac, ideologo del governo - che ha imparato a redistribuire il reddito. C'è poco, ma quel poco è per tutti".
- Prev by Date: R: Buone Nuove n. 136
- Next by Date: Buone Nuove n. 150
- Previous by thread: R: Buone Nuove n. 136
- Next by thread: Buone Nuove n. 150
- Indice: