(Fwd) [noomc-it] APOCALISSE NOW



Una via di mezzo tra una buona nuova nell'immediato e conseguenze 
incerte invece per il futuro....
Ciao,
Davide

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Subject:        	[noomc-it] APOCALISSE NOW

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Da Sette settimanale del Corriere della Sera dell'11 aprile 2002

Questo chip vi salverà la vita

E' lungo un centimetro e diventerà la vostra carta d'identità clinica
sempre a portata di mano. In futuro potrebbe servire ai portatori di
handicap per muovere arti atrofizzati. E intanto una famiglia
americana (padre, madre e figlio) comincerà la sperimentazione sulla,
anzi sotto la propria pelle.

Di Luigi Bigiami

A vederlo andare a scuola, viene da pensare che Derek Jacobs, 14 anni,
di Boca Raton (Florida), sia uno studente come molti altri. Ma non è
così. Quando ne aveva 12, la Microsoft gli ha assegnato la qualifica
di ingegnere di sistemi e a 13 ha fondato una società di consulenza
per computer, la Frist Class Inc. Un ragazzo prodigio? Certamente sì,
anche se questa definizione adesso è un po' restrittiva: nelle
prossime settimane Derek si trasformerà in cyborg, mezzo uomo e mezzo
macchina. E il bello è che in questa avventura è riuscito a
coinvolgere anche sua mamma Lesile e suo papà Jeffrey. Non appena la
Food and Drug Administration (l'ente americano che certifica le nuove
applicazioni mediche) darà l'ok, la famiglia Jacobs si farà impiantare
un microcomputer sotto la pelle. Il VeriChip, questo il nome del
sofisticato marchingegno, contiene alcuni chilobytes di memoria e una
piccolissima radiotrasmittente in grado di dialogare con un normale
computer. Al suo interno, per il momento, verranno registrati tutti i
dati medici degli Jacobs, dal gruppo sanguigno alle malattie di una
certa importanza, dalle allergie alla necessità di usare alcuni
medicinali. La famiglia di Derek, dunque, sta per diventare la prima
generazione di umani che possederanno una sorta di codice a barre,
oggi usato per identificare caratteristiche e prezzi delle merci ai
supermercati.

Basta un'iniezione. L'inserzione del chip sotto pelle è semplice e
richiede pochi secondi. Richard Seeling, il direttore medico della Ads
(Applied Digital Solution), la società che sta studiando il VeriChip,
spiega: <<Una blanda anestesia locale, un'iniezione e un piccolo
cerotto. E' tutto quello che ci vuole. Una volta cicatrizzata la
ferita, il chip sarà del tutto invisibile e anche per chi lo avrà
sotto la pelle sarà difficile ricordarsi dov'è esattamente>>.
L'apparecchio, secondo il medico, è del tutto biocompatibile e,
quindi, non ci dovrebbe essere problemi di rigetto da parte
dell'organismo. La capsula è lunga 11,1 millimetri, ha un diametro di
2,1 millimetri e trasmette sulla frequenza di 125 khz. La storia
inizia due anni fa, quando Derek, vedendo alla televisione la
presentazione del VeriChip, capisce che si tratta di una scoperta
straordinaria. <<In seguito mio figlio>>, racconta la madre, <<ha
letto su una rivista che la Ads cercava volontari per la
sperimentazione e ha insistito a tal punto perché la nostra famiglia
ne facesse parte che fui costretta a chiamare la società per un
colloquio>>. <<All'inizio ero scettico, ma il desiderio di Derek era
così forte che mi sono lasciato convincere>>, spiega Keith Bolton,
vicepresidente della Ads. <<Oltretutto il ragazzo è allergico ai più
comuni antibiotici e suo padre ha il morbo di Hodgking Negli ultimi
anni è stato ricoverato 40 volte e, in alcuni casi d'urgenza. Proprio
due anni fa fu coinvolto in un incidente stradale e quando arrivò in
ospedale non era nemmeno in grado di raccontare ai medici lo stato
della sua salute. C'era pericolo che gli analgesici che gli avrebbero
somministrato potessero farlo morire perché non compatibili con la sua
malattia. Sia Derek sia Jeffrey erano, quindi, volontari ideali per la
sperimentazione del VeriChip. Così ho accettato la loro offerta. Il
chip parlerà per loro, farà sì che tutte le informazioni sulla loro
salute possano essere trasmesse a un medico in caso di necessità>>.

Secondo la Applied Digital Solution, questo microchip è solo il 
modello base. Ben presto un VeriChip nuova versione avrà al suo 
interno sensori in grado di leggere le caratteristiche vitali di una
persona (battiti cardiaci, temperatura, pressione, colesterolo ecc.) e
trasmetterla a un computer. E già si studia il VeriChip che potrà
essere collegato direttamente a un satellite per seguire la posizione
di una persona, secondo dopo secondo. <<In futuro le applicazioni
saranno davvero molte>>, spiega Seeling <<Qualche esempio? In tempi
come questi si potrebbe chiedere ai piloti d'aero di farsi impiantare
un VeriChip in modo da aver sempre la certezza che nessun altro possa
sostituirsi a lui nella cabina di pilotaggio. Le persone a rischio di
rapimento, poi, se lo potranno fare impiantare senza che nessuno lo
sappia. E così pure quelle che hanno problemi di perdita di memoria>>.
Persone superschedate, sempre rintracciabili, in balia del Grande
Fratello? Se l'uso del VeriChip diventerà comune solleverà sicuramente
una serie di problemi etici.

Chip to chip. L'impianto di biochiop non è, comunque un'esclusiva
della americana Ads. Kevin Warwick, cibernetico della University of
Reading, in Inghilterra, nelle prossime settimane si autoimpianterà un
sistema che gli permette di collegare senza fili i nervi di un suo
braccio con un computer il quale registrerà l'attività del sistema
nervoso e stimolerà i nervi a produrre movimenti ampi. Lo scopo?
Aiutare una persona paralizzata a muovere quelle parti del corpo che
il cervello non riesce più a far funzionare. Se l'esperimento avrà
successo, nel giro di poco tempo il ricercatore impianterà un biochip
simile nel braccio di sua moglie Irene e farà sì che i due sistemi
possano comunicare tra loro. <<Quando io muoverò il mio dito di pochi
millimetri, mia moglie sentirà una sensazione particolare. Saremo
vicini come non mai, sistema nervoso a sistema nervoso>>, spiega
Warwich

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"Ed egli (la bestia od anticristo) faceva sì che tutti, piccoli e
grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla
mano destra e sulla fronte, e che nessuno potesse comprare o vendere
senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero della
bestia. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero
della bestia: essa rappresenta un nome d'uomo. E tale cifra è
seicentosessantasei". Tratto dall'Apocalisse di Giovanni
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