Bambini Soldato: approvato protocollo ONU




STOP ALL'USO DEI BAMBINI SOLDATO!
Coalizione italiana

COMUNICATO STAMPA (CS10-2002)

BAMBINI SOLDATO: UN PASSO STORICO.
Entra in vigore il Protocollo Onu contro
l'impiego dei minori nei conflitti armati

          Entra oggi in vigore il Protocollo
opzionale alla Convenzione internazionale sui
diritti dell'infanzia. Il Protocollo, firmato da
94 stati e ratificato da 14, stabilisce che gli
stati parte non potranno piu' impiegare nei
conflitti armati i minori di 18 anni. Approvato
il 25 maggio 2000 dall'Assemblea Generale delle
Nazioni Unite, il Protocollo segna un passo
storico.

          "La giornata odierna rappresenta
un'altra pietra miliare nella nostra lotta
contro lo sfruttamento dei bambini da parte dei
militari" ha dichiarato Rory Mungoven,
coordinatore della Coalizione internazionale
"Stop using child soldiers". "Il numero
crescente di governi e gruppi armati che hanno
adottato questo divieto internazionale dimostra
come la tendenza dell'opinione internazionale
sia mutata contro questo spaventoso abuso di
bambini".

          Mary Robinson, Alto Commissario delle
Nazioni Unite per i diritti umani, si e'
appellata agli stati affinche' non solo
ratifichino il Protocollo opzionale, ma rendano
delle dichiarazioni vincolanti per fermare ogni
forma di reclutamento e partecipazione militare
dei minori di 18 anni. "Chiediamo a tutti i
governi e gruppi armati di fermare il
reclutamento militare di minori di 18 anni e
liberare e riabilitare i bambini gia' in
servizio. Non puo' esserci piu' alcuna scusa" ha
aggiunto "ad armare i bambini per combattere le
guerre degli adulti".

          Sebbene accolga con favore l'entrata
in vigore del Protocollo, la Coalizione
internazionale stima che mezzo milione di minori
siano oggi impiegati negli eserciti regolari e
nei gruppi armati di opposizione in 85 paesi;
piu' di 300.000 di questi prendono parte ai
combattimenti in 35 paesi. Il problema, come
descritto nel Global Report 2001 della
Coalizione internazionale, e' particolarmente
grave in tutta l'Africa, ma anche in
Afghanistan, Sry Lanka, Colombia, Peru', Medio
Oriente, Cecenia, Paraguay.

          "L'Italia deve adeguarsi al piu'
presto alla legislazione internazionale" ha
dichiarato Davide Cavazza, coordinatore della
Coalizione italiana. "E' urgente che il nostro
paese ratifichi il Protocollo opzionale alla
Convenzione sui diritti dell'infanzia, firmato
il 6 settembre del 2000. Occorre inoltre
applicare rigorosamente la Legge 2/2001 che
vieta ai minori di 18 anni di arruolarsi
nell'esercito, anche su base volontaria. E'
compito del Parlamento e del Governo italiani
recepire queste indicazioni anche nella riforma
delle Forze armate".

          Della Coalizione Italiana "Stop all'uso dei bambini
          soldato!",
nata
il 19 aprile 1999, fanno parte Amnesty International, Unicef-Comitato
Italiano, Societa' degli Amici-Quaccheri, COCIS, Terre des
Hommes-Italia, Jesuit Refugee Service-CentroAstalli,
Coopi-Cooperazione Internazionale, Volontari nel mondo-FOCSIV,
Telefono Azzurro, Alisei, Save the Children-Italia, Intersos. FINE DEL
COMUNICATO Roma, 12 febbraio 2002

Per ulteriori informazioni:
Coalizione italiana "Stop all'uso dei bambini
soldato!"
Sito Internet: www.bambinisoldato.it