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BN Scienza
- Subject: BN Scienza
- From: molezzano.1 at flashnet.it
- Date: Thu, 06 Sep 2001 22:31:15 +0200
Prima di tutto, un bentornati dalla vacanze a tutti; Visto che e' un mesetto che non escono buone nuove, mi son mantenuto ai minimi per quel che ho trovato.... ci son cose che vanno da fine luglio ad oggi, ma del resto si sapeva... Buona vita Andrea Luogo: Roma Tema: NASCE IL NUOVO NOTIZIARIO ON-LINE DEI BENI CULTURALI Data: 14/8/2001 Fonte: Governo Italiano Il mondo dell'arte e dei beni culturali sbarca in rete con un sito dedicato alle novità del settore in Italia e all'estero. Informazioni in tempo reale, dalle mostre alle aste, dai ritrovamenti alle scoperte archeologiche, dai restauri alle iniziative istituzionali fino all'attività delle sovrintendenze locali. Il notiziario dedicherà particolare attenzione all'attività parlamentare e governativa. http://wwwext.ansa.it/beniculturali/index.shtml Luogo: Roma Tema: LE FATTORIE DEL VENTO: CONCORSO DI IDEE PER LA COSTRUZIONE DI IMPIANTI EOLICI Data: 7/8/2001 Fonte: Governo Italiano Erga, la societa' dell' Enel per le energie rinnovabili e Legambiente, con il patrocinio del Ministero dell' Ambiente, hanno bandito un concorso di idee per la realizzazione di due impianti eolici a basso impatto paesaggistico, uno a Cinisi in provincia di Palermo e l'altro a Pescopagano in provincia di Potenza. Il concorso ''Paesaggi del vento'' rappresenta uno sforzo importante ed originale per individuare approcci ambientalmente corretti per l'inserimento di impianti eolici nel paesaggio italiano. Per diminuire l'impatto visivo degli impianti che utilizzano fonti rinnovabili e' stato firmato un protocollo d'intesa tra il Ministero dell' Ambiente e della Tutela del Territorio e quello dei Beni Culturali che per il prossimo autunno saranno tracciate le linee guida per i nuovi impianti. http://www.ambiente.it Luogo: Roma Tema: 2001GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO 2001 Data: 14/8/2001 Fonte: Governo Italiano Il 29 e 30 settembre, Giornate Europee del Patrimonio 2001, il ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, in collaborazione con gli Enti Locali, ha programmato una serie di iniziative, visite guidate, mostre, conferenze, concerti, in luoghi particolarmente significativi per la memoria collettiva. E' previsto, inoltre, l'ingresso gratuito presso le aree archeologiche, musei, gallerie e monumenti dello Stato. Sul sito del ministero si puo' trovare l'elenco completo dei luoghi aperti al pubblico in occasione delle Giornate Europee. http://www.beniculturali.it/novita/iniziative/patrimonio2001/index.asp Luogo: USA Tema: dimostrato che le cellule nervose possono crescere anche in animali adulti Data: 31/8/2001 Fonte: Journal of Neuroscience Alcuni ricercatori della Emory University e del National Institutes of Health statunitense hanno compiuto delle ricerche separate che hanno portato a dimostrare che alcune regioni del cervello di ratto possono acquisire nuovi neuroni, o produrne di nuovi, se sottoposte a terapia con specifici fattori di crescita. Si tratta dei primi studi in cui sono stati ottenuti simili risultati. Queste importanti scoperte sono il primo passo per poter arrivare a produrre nuove cellule nervose per guarire lesioni a livello nervoso, oggi intrattabili, dovute a lesioni o malattie. Luogo: Argentina Tema: Nuove strategie per la cura dell'AIDS Data: 30/7/2001 Fonte: ANSA Terapie ancora in primo piano alla prima Conferenza dell'International Aids Society su patogenesi e trattamento dell'Hiv in corso a Buenos Aires. Tante le sfide che i ricercatori si trovano ad affrontare. L'obiettivo è offrire nuove opportunità terapeutiche ai pazienti che hanno già fallito i trattamenti attualmente disponibili. L'insorgenza delle farmacoresistenze è infatti uno dei maggiori problemi posti dai regimi antiretrovirali che, nonostante siano sempre più potenti, non riescono comunque a sopprimere completamente la replicazione del virus. E così tra le nuove varianti di Hiv che si creano nell'organismo delle persone in trattamento possono insorgere ceppi in grado di resistere all'attacco dei farmaci, rendendo così vana l'intera terapia. La ricerca quindi punta a sfornare sempre nuovi farmaci, sia appartenenti alle classi già note (ma sempre più potenti), sia con nuovi meccanismi d'azione. Durante i lavori della Conferenza è stato presentato un inibitore della proteasi definito di seconda generazione perché si è dimostrato efficace anche nei confronti delle varianti di Hiv resistenti agli altri trattamenti finora disponibili. Si tratta del tipranavir, efficace contro il 90 per cento dei ceppi virali isolati da 41 pazienti che avevano precedentemente fallito regimi contenenti due o più inibitori della proteasi. L'unico problema di questa molecola è la sua breve vita media, che richiederebbe numerose assunzioni nell'arco della giornata, ma i ricercatori hanno trovato il modo di superare anche questo ostacolo. E' sufficiente somministrare il nuovo farmaco insieme a una piccola dose di un altro inibitore della proteasi, il ritonavir, che riesce ad aumentarne la concentrazione nel sangue. In questo modo il farmaco in circolo si mantiene attivo per molto più tempo, permettendo di ridurre tanto le assunzioni quanto gli eventuali effetti collaterali. Si tratta di un approccio ormai nota da qualche anno, dimostratosi efficace con gli altri inibitori della proteasi attualmente disponibili e che ha ricevuto sempre più conferme da numerosi nuovi lavori presentati alla Conferenza. Un'altra strategia seguita è quella di rendere le terapie sempre più semplici da assumere: l'obiettivo è ottenere un regime limitato a una sola assunzione giornaliera. Ai farmaci già in grado di coprire l'arco delle 24 ore (che però appartengono solo a due delle tre classi farmacologiche), si aggiungerà probabilmente presto anche il primo inibitore della proteasi cosiddetto once-daily. L'atazanavir, attualmente in sviluppo clinico, è risultato altrettanto efficace quanto un altro farmaco della stessa classe, con cui è stato confrontato in uno studio durato 24 settimane, anche se (a differenza di quello) è stato somministrato una sola volta al giorno. Sono progressi importanti non solo per rendere più semplice la vita delle persone in terapia, ancora costrette a regolare la propria giornata in base agli orari delle pasticche, ma anche nell'ottica di voler portare i trattamenti nei paesi in via di sviluppo. Un altro esempio di ricerca pensata per il nord ma che funziona anche per il sud del mondo. Accanto ai farmaci sempre più potenti, ci si affanna però anche alla ricerca di nuovi composti che colpiscano l'Hiv su altri fronti, così da aggirare completamente il problema delle resistente. Sta infatti superando positivamente la terza fase di sperimentazione sull'uomo una nuova classe di farmaci in grado di impedire al virus di penetrare nella cellula. Si chiamano inibitori della fusione e sono stati disegnati apposta per creare una vera e propria barriera che blocca il processo durante il quale l'Hiv si fonde con la cellula da infettare. Ancora non hanno un nome specifico, vengono infatti indicati con le sigle T-20 e T-1249, ma potrebbero rappresentare la nuova arma da affiancare a quelle già disponibili per attaccare ancora più pesantemente il virus. Attacco che addirittura potrebbe richiedere l'intervento degli angioblastici, i farmaci con cui si trattano alcune forme tumorali. L'idea è di riuscire a distruggere in questo modo anche le cellule del corpo umano in cui si annida il virus e dove i farmaci antiretrovirali non riescono a penetrare. E' ancora un approccio del tutto sperimentale, studiato solo su topi modificati geneticamente per riprodurre proprio le caratteristiche del sistema immunitario umano colpito dal virus (se ne occupano tra gli altri Mauro Mugnai a Urbino e il laboratorio di Stefano Vella all'Istituto superiore di sanità). Ma l'idea è nata osservando le reazioni di un gruppo di pazienti sieropositivi affetti da cancro: dopo essere stati trattati con i farmaci antitumorali hanno registrato una diminuzione delle cellule-serbatoio in cui si nasconde il virus. E' la strada verso l'eradicazione? Luogo: Svizzera Tema: SCIENZA: MUCCA PAZZA, APERTA LA STRADA AL VACCINO; Ricerca italiana su strategia anti prione Data: 6/9/2001 Fonte: ANSA E' ancora lunghissima e richiedera' degli anni, ma e' stata finalmente aperta la strada per mettere a punto un vaccino contro la malattia della mucca pazza e il suo equivalente nell'uomo, la nuova variante della malattia di Creutzfeldt-Jakob. "Per la prima volta abbiamo dimostrato su animali vivi che un anticorpo riesce a sopprimere le malattie da prioni. Adesso sappiamo che e' possibile insegnare al sistema immunitario ad attivare risposte contro i prioni", ha detto il neuropatologo Adriano Aguzzi nella conferenza stampa in cui, all'universita' di Zurigo, ha presentato insieme al collaboratore Frank Heppner i risultati pubblicati su Science. "I nostri risultati - ha aggiunto Aguzzi - dimostrano che e' possibile sviluppare un vaccino, ma non sappiamo quando. Quella di oggi e' una data importante, ma e' il primo passo". E i tempi per la necessita' di un simile vaccino anche per l'uomo potrebbero non essere lontani, se fossero confermate le previsioni di un notevole aumento dei casi della variante di Creutzfeldt-Jakob (vCjd) nell'uomo nei prossimi anni.
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