ambiente: arriva la carta biologica, profumerà di campagna



Luogo: Roma
Data: 3/6/2001
Tema: ambiente: arriva la carta biologica, profumerà di campagna
Fonte: ANSA; News2000
Sara' soffice, porosa, di colore avana e gradevole all'olfatto. E' la carta
interamente biologica che fra poco arrivera' sul mercato grazie a un
brevetto realizzato dal Cnr e dall'Universita' della Tuscia di Viterbo.
Forse per primi al mondo, i ricercatori italiani hanno infatti studiato un
sistema per realizzare carta di fibre vergini utilizzando i residui agricoli
delle colture di mais, grano, cotone, riso e palma da cocco, nonche' di
piante da fibra come ginestra, kenaf e sorgo da fibra, che lasceranno anche
il loro profumo sul nuovo prodotto. Il vantaggio di questo tipo di carta e'
quello di essere costituita esclusivamente da fibre vergini e quindi
completamente atossiche, a differenza di molte carte esistenti sul mercato.
''La nostra tecnica - spiega Giovanni Giovannozzi Sermanni, ordinario di
biochimica all'Universita' di Viterbo e 'papa'' del progetto, assieme al
Cnr - prevede in effetti l'utilizzazione esclusiva di prodotti naturali,
come i residui agricoli, che vengono anche impiegati per ottenere gli enzimi
necessari per fare la pasta di cellulosa''. E se allo stato attuale il nuovo
sistema di produzione puo' garantire solo poche migliaia di tonnellate di
carta, l'ipotesi di ulteriori sviluppi e' stata perseguita, spiega ancora
Giovannozzi Sermanni, ''attraverso un accordo con la piu' innovativa azienda
italiana nel settore delle biotecnologie, la Bioren, che prevede lo sviluppo
ulteriore della tecnologia e la costruzione di un primo impianto prototipo
nella zona del Metapontino in Basilicata, presso il centro di ricerca della
Metapontum Agrobios, partecipata e diretta da Bioren. L'attivita' verra'
estesa al Nord per sfruttare soprattutto i residui di mais, e al Sud quelli
di grano''. ''In questo modo, nelle mani della Bioren, la nuova tecnologia
Cnr-Universita' della Tuscia - afferma ancora Giovannozzi Sermanni - puo'
rappresentare una grande occasione di rilancio per le cartiere italiane che,
pur vantando gloriose tradizioni, sono scomparse da tempo sotto la pressione
delle grandi multinazionali. E tutto questo potrebbe avvenire con orgoglio
da parte degli ambientalisti, che potrebbero festeggiare l'arrivo della
prima carta al mondo veramente 'pulita'''.