(Fwd) Lebbra vinta per l'OMS e i 2000 nuovi casi al giorno?



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Date forwarded: 	Sun, 20 May 2001 09:45:09 +0200
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From:           	Michela Di Gennaro <michela.digennaro at aifo.it> (by way of Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>)
Subject:        	Lebbra vinta per l'OMS e i 2000 nuovi casi al giorno?
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Carissimi,
l'OMS, a seguito di scelte amministrative e calcoli statistici, e'
arrivata a dichiarare vinta la lebbra. Le reazioni degli operatori sul
campo sono di sconcerto e d'indiganzione. Vi prego di aiutarci a
diffondere questo comunicato. Grazie di cuore Michela



Bologna, 17 maggio 2001

COMUNICATO STAMPA

LEBBRA
PER L'OMS L'OBIETTIVO E' RAGGIUNTO.
I VOLONTARI DICONO: ATTENTI A CANTAR VITTORIA,
SONO ANCORA 2000 I NUOVI CASI OGNI GIORNO

"Insieme, possiamo esprimere con orgoglio  la vittoria di aver ridotto
a livelli bassissimi una delle malattie più terribili che da sempre 
ha afflitto l'umanità.L'OMS esprime con soddisfazione la propria
gratitudine ai partners che con forza hanno offerto il loro supporto a
questa battaglia. Oggi nessuno dovrebbe più soffrire per lo stigma, le
deformità e le disabilità provocati da questa malattia che è curabile"
. Con queste parole il Direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale
della Sanità, dottoressa Gro Harlem Brundtland, ha annunciato ieri che
l'obiettivo globale  dell'eliminazione della lebbra come problema di
salute pubblica è stato  raggiunto. A ciò ha contribuito l'accordo,
definito Alleanza Globale per l'Eliminazione della Lebbra, siglato tra
i maggiori soggetti impegnati nel settore.

Secondo l'OMS  la sfida rimane aperta nei  paesi in cui la malattia 
non è ancora completamente sotto controllo, sei in particolare: India,
Brasile, Madagascar, Mozambico, Myanmar e Nepal. Diagnosi precoce e
cura gratuita, in particolare per le comunità a rischio, sono alla
base dei risultati raggiunti. La  dr.ssa Maria Neira, direttore del
Dipartimento OMS per le malattie infettive, afferma che la maggiore
priorità è portare il trattamento farmacologico alle aree ancora non
raggiunte a causa di condizioni di povertà estrema, mancanza
d'infrastrutture isolamento o guerra.

L'AIFO, impegnata da quarant'anni nella lotta alla lebbra, ha dato il
suo contributo a questa battaglia destinando, solo negli ultimi dieci
anni, oltre 30 miliardi nella lotta alla malattia e per il
reinserimento sociale dei malati. E' attualmente impegnata nei paesi 
citati come maggiormente endemici ed in altri 44 paesi del mondo. In
nome  di almeno sei milioni di persone che vedono oggi la loro vita
sconvolta dalla malattia e dell'impegno sul campo di decine di
volontari quotidianamente impegnati nella lotta alla lebbra AIFO
afferma che la lebbra non è vinta per una serie di ragioni:
*	significative  aree del pianeta non sono ancora coperte dal
trattamento farmacologico, come afferma la dr.ssa Neira. Nel
Mozambico, ad esempio, circa il 50% del territorio non è coperto dai
servizi sanitari nazionali; *	sono 25 i paesi in cui la malattia è
ancora endemica; *	la malattia ha un andamento cronico con
un'incubazione lunghissima (anche vent'anni); *	più di 10 milioni di
persone pur avendo ultimato il trattamento farmacologico vivono con
disabilità provocate dall'hanseniasi.  Tra loro sono ben pochi coloro
che possono beneficiare di piani di reinserimento sociale per cui
spesso  rimangono bollati dalla società come "lebbrosi".

Il dr. Deepak, direttore del Dipartimento medico scientifico dell'AIFO
afferma: " non esiste uno strumento diagnostico che ci consenta di
affermare quanti sono nel mondo i portatori della malattia, l'unico
elemento di certezza è che ogni giorno nel mondo vengono registrati
circa 2000 nuovi casi di lebbra  ma noi, operatori sul campo sappiamo
che sono tantissimi quelli non identificati. Con questi elementi il
trionfalismo dei toni usati dall'OMS genera molte perplessità".
L'obiettivo raggiunto è un passo importante ma la vittoria è ancora
lontana.

Per informazioni e materiali di approfondimento:
Ufficio Stampa AIFO - 051 433402  -  0328 6223901
E mail: info at aifo.it      http//www.aifo.it

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