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pretoria ha vinto la sua battaglia
- Subject: pretoria ha vinto la sua battaglia
- From: "Davide Bertok" <davide.bertok at adriacom.it>
- Date: Fri, 20 Apr 2001 15:26:37 +0200
- Priority: normal
La fonte è il Piccolo di oggi, ma voi potete trovare la notizia ovunque, ovviamente... Ma il governo resta molto cauto sull’uso di terapie antiretrovirali Pretoria ha vinto la battaglia dell’Aids PRETORIA - Bandiera bianca. Le 39 aziende farmaceutiche che avevano trascinato il governo sudafricano in tribunale per tutelare l'inviolabilita dei loro brevetti hanno abbandonato il caso. L'annuncio del ritiro è stato fatto ieri all'Alta Corte di Pretoria da Fanie Cilliers, legale delle ditte. L'udienza si è conclusa in pochi secondi, tra i canti e le grida di gioia delle decine di attivisti presenti, molti dei quali indossavano magliette con la scritta «sieropositivo». Il ministro della Sanità, Manto Tshabalala-Msimang, in uno sgargiante abito tradizionale, ha abbracciato i suoi collaboratori. «È una grande vittoria - ha detto - dopo tre anni di negoziati infruttuosi tra case farmaceutiche e governo, l'impasse e stato rotto dall'intervento congiunto del segretario generale dell'Onu Kofi Annan e del Presidente sudafricano Thabo Mbeki, che sono riusciti a persuadere l'industria che l'opzione migliore era «gettare la spugna». È stata una ritirata su tutti i fronti e senza condizioni da parte delle case farmaceutiche, che tra l'altro dovranno pagare i costi dell'azione legale da loro intrapresa. Il governo di Pretoria è ora libero di applicare la contestata legge del 1997, compresa la clausola 15c, che permette al ministro della sanità di importare o acquistare medicinali al prezzo più basso possibile, ignorando l'esistenza di brevetti in vigore. Il governo si è solo impegnato a rispettare le regole sui brevetti dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto), peraltro soggette a interpretazioni diverse, e a collaborare con l'industria. Per le ditte farmaceutiche è una sconfitta, ma rappresenta il minore dei mali. La mobilitazione dell'opinione pubblica contro di loro è stata tale, infatti, che erano ormai relegate al ruolo di cattivi che puntano sui profitti ignorando il dramma umano dell'Aids. Per questo alcune aziende leader, in particolare Glaxo, Smith, Kline e Merck, hanno deciso che i danni all'immagine dell’industria erano eccessivi. Le industrie hanno ribadito già mercoledì la loro disponibilità a trattare con il governo prezzi e disponibilità dei farmaci e sperano che di fatto la clausola 15c resti lettera morta. Il governo sudafricano è indubbiamente uscito vincitore dall'aula del tribunale, ma non avrà tempo di festeggiare: si trova ora infatti costretto ad agire per garantire l'accesso ai medicinali per tutti. «Non ci illudiamo certo che la fine del processo sia la fine della nostra battaglia, siamo solo all'inizio di un percorso lungo e difficile», ha dichiarato ieri lo stesso ministro della sanità. Il ministro ha anche gelato le speranze degli attivisti che la vittoria avrebbe portato alla disponibilità di farmaci antiretrovirali per i malati di Aids in tempi brevi. Il governo, ha detto durante la conferenza stampa, «ha ancora molti dubbi sull'efficacia delle terapie antiretrovirali e inoltre manca l'infrastruttura necessaria ad assicurare la distribuzione e la corretta assunzione delle medicine». Nicol Degli Innocenti
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