(Fwd) [nobiotech-it] il bando alla clonazione umana




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From: Karin Munck <prixleon at ipruniv.cce.unipr.it>
Date sent: Fri, 6 Apr 2001 12:31:33 +0200
Subject: [nobiotech-it] il bando alla clonazione umana

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ogni tanto una buona notizia
Scatta in 24 Stati europei
il bando alla clonazione umana Con
l'adozione da parte di cinque Paesi
del protocollo del Consiglio
d'Europa è vincolante anche per
l'Italia il divieto di interventi
riproduttivi sugli individui

Scatta in Europa il divieto di
clonazione riproduttiva degli esseri
umani. E' entrato in vigore il
protocollo del Consiglio d'Europa,
firmato da 24 Paesi, compresa
l'Italia, e ratificato da un numero
sufficiente di Stati per rendere il
testo approvato vincolante per tutti,
in attesa che i singoli Parlamenti
nazionali lo adottino. Si tratta di
Georgia, Grecia, Slovacchia, Slovenia
e Spagna. Il protocollo, che integra
la Convenzione europea di Bioetica
del 1997, è il primo accordo
internazionale vincolante sulla
clonazione. Dopo lo sviluppo delle
tecniche di clonazione applicate ai
mammiferi, come quelle che hanno
portato alla creazione della pecora
Dolly, il protocollo si preoccupa di
impedire ogni abuso di tali tecniche
riguardo agli esseri umani e bandisce
ogni intervento teso a creare un
essere umano geneticamente identico a
un altro, sia in vita che morto.
Resta fattibile la clonazione
terapeutica Il documento (firmato
anche da Croazia, Cipro, la
Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia,
Finlandia, Francia, Islanda,
Lettonia, Lituania, Lussemburgo,
Macedonia, Moldavia, Olanda,
Norvegia, Polonia, Portogallo,
Romania, San Marino, Svezia,
Svizzera, Turchia e Ungheria) vieta
la clonazione a scopi riproduttivi e
proteggerà l'identità degli esseri
umani, preservandone il carattere
casuale della ricombinazione genetica
come si verifica in natura. Non
riguarda, invece, la clonazione
terapeutica di cellule e di tessuti a
fini di ricerca o di terapia. Va
notato però che il protocollo non è
stato ancora siglato da Germania,
Gran Bretagna e Russia. Apprezzamento
per la posizione è stato espresso da
Giovanni Berlinguer, presidente del
Comitato nazionale di bioetica (Cnb).
«Il protocollo - ha detto Berlinguer
- è stato già votato unanimemente dal
Senato e spero che riceva il voto
definitivo dalla Camera, prima della
fine della legislatura. Mi auguro che
si arrivi a un analogo
accordointernazionale sottoscritto da
tutti i Paesi». Un dibattito aperto
anche negli Stati Uniti Ma non tutti
la pensano come gli Stati europei che
hanno aderito al protocollo sul bando
alla clonazione. Secondo la rivista
statunitense Wired, considerata la
"bibbia" della new economy, il
dibattito sulla clonazione è aperto
anche negli Stati Uniti. Dai due lati
della barricata si misurano
organizzazioni diverse, con scopi
diversi ma soprattutto una opposta
visione della filosofia della scienza
e della bioetica. Da un lato stanno
alcune organizzazioni non governative
come The Human Cloning Foundation o
come Clone Rights United Front , che
reclamano libertà di clonazione a
fini terapeutici ma anche
riproduttivi, mentre dall'altro enti
come il Center for bioethics
dell'Università di Pennsylvania
propugnano la necessità che gli Stati
Uniti varino maglie più strette alle
norme sulla clonazione, eventualmente
spingendosi fino a un bando che
funzioni sulla falsariga di quello
europeo. La bioetica e la clonazione
terapeutica La clonazione terapeutica
- quella per scopi scientifici, da
non confondere con la clonazione a
scopi riproduttivi, vietata in tutti
i Paesi occidentali - è una delle
questioni di bioetica più
controverse, che ha diviso e continua
a suscitare aspre polemiche e
dibattiti all'interno del mondo
scientifico e tra i ricercatori e le
autorità religiose. Si tratta di un
tema ampiamente dibattuto, tra
l'altro, anche da più di un Comitato
di bioetica di Paesi quali l'Italia ,
il Regno Unito e gli Usa . Le due
definizioni di clonazione Secondo il
Comitato nazionale di bioetica (Cnb)
"il termine clonazione viene spesso
applicato in modo ambiguo. Occorre
distinguere tra clonazione per
scissione e clonazione per trapianto
nucleare. La prima consiste nella
produzione di più embrioni per
separazione delle cellule ai primi
stadi di divisione: è stata
effettuata con successo su embrioni
umani allo scopo di aumentare
l'efficacia dei metodi di
fecondazione in vitro e della
diagnosi pre-impiantatoria. La
seconda, associata alla famosa
generazione della pecora Dolly,
consiste nel rimuovere il nucleo da
un uovo ("ovocita enucleato") e
sostituirlo ("trapianto nucleare")
con il nucleo di una cellula somatica
di un paziente ("trapianto nucleare
somatico")"

per sapere di più http://www.ilsole24ore.com/art.jhtml?artid=27801


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