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(Fwd) N.E. Balcani #776 - Kosovo
- Subject: (Fwd) N.E. Balcani #776 - Kosovo
- From: "Davide Bertok" <davide@bertok.it>
- Date: Wed, 14 Apr 2004 13:30:02 +0200
- Priority: normal
A parte che non vedo cosa centri l'Alleanza Atlantica comunque è vero
che gli albanesi si sono fatti un autogol...
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Date sent: 14 Apr 2004 08:43:26 -0000
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Subject: N.E. Balcani #776 - Kosovo
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N.E. BALCANI #776 - KOSOVO
14 aprile 2004
GLI ALBANESI DEL KOSOVO HANNO DANNEGGIATO SE STESSI
(da “Shekulli” [Tirana], 20 marzo 2004)
**Comunicato: Sono iniziate le iscrizioni per MIREES
(Interdiciplinary Master in East European Researches and Studies).
Per ulteriori informazioni visitate il sito http://www.eurobalk.net**
Per il noto scrittore Ismail Kadarè i recenti disordini in Kosovo
hanno causato un grande danno alla questione albanese nei Balcani
È noto a tutti quanto accaduto recentemente a Mitrovica. Tre bambini
albanesi finiti nel fiume inseguiti da un cane sguinzagliato contro
di loro dai serbi del villaggio. La reazione è stata tremenda: chiese
ortodosse, di plurisecolare bellezza date alle fiamme e case
devastate. A chi mai può giovare tutto questo? Chi si cela dietro
questi occasionali vandali? Chi ha interesse a non volere la pace tra
serbi e kosovari? Questi sono i pesanti dubbi lanciati dal noto
scrittore albanese Ismail Kadarè in un’intervista concessa al
quotidiano “Shekulli” – Antonio Frate-
Lo scrittore albanese Ismail Kadarè prende posizione sui recenti
avvenimenti in Kosovo.
“Credo che siano stati gli avvenimenti più tragici dalla liberazione
del Kosovo. Costituiscono un grande danno per il Kosovo ed un grande
danno per la questione albanese nei Balcani. È stato colpita
gravemente la più grande vittoria mai capitata al popolo albanese: il
poter far parte del mondo occidentale.
Un destino avverso ha voluto che, con ciò che è accaduto negli ultimi
due giorni, Albania e Kosovo rischino di tornare all’isolamento
internazionale, proprio perché per la Serbia gli eventi hanno
comportato un avvicinamento all’Alleanza Atlantica. Pur comprendendo
il loro stato d’animo, non è questo il modo di reagire alle
provocazioni.”
Alla domanda se ci sono vie di uscita da questo tunnel Kadarè ha
affermato che “E’ proprio nei momenti difficili che un popolo deve
trovare la strada per ripartire e riparare il male che ha fatto. In
questo momento l’unico modo per fare ciò è che gli albanesi capiscano
in modo profondo il male che hanno fatto, capiscano lo sbaglio
commesso distruggendo le case dei serbi e bruciando le loro chiese
mentre credevano di giovare alla causa albanese.
Questa è la cosa che essi devono capire, soprattutto quando hanno
distrutto le loro alleanze nella comunità internazionale e
nell'Alleanza Atlantica. Per tutti questi motivi essi devono capire
che ciò che hanno commesso è illegale e la sola riparazione possibile
è che ciò serva di lezione. Che le teste calde non devono mettere la
loro impetuosità davanti agli interessi dello stato e della libertà.
In questa occasione è stata calpestata la cosa più santa ed è questa
che va riparata. Loro (gli albanesi) la devono condannare, devono
prendere le distanze da tutte quelle forze oscure del Kosovo che si
sono mischiate in questa storia”.
Chi sarebbero queste forze oscure? “In questa storia si sono
ritrovati uomini ingenui, ma si sono mescolati anche uomini che hanno
agito all’ombra. Sicuramente c’entrano i servizi segreti stranieri
mischiati ad avventurieri albanesi e nostalgici del comunismo.
Pertanto, il popolo albanese del Kosovo deve distanziarsi con
coraggio da tutte queste malvagità. Questa è l’unica riparazione
possibile affinché lentamente mostri di avere un’altra faccia, quella
di un popolo civile. Ma il destino avverso in questi giorni non la fa
mostrare affatto.”
(traduzione dall’albanese di Antonio Frate)
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