[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]
(Fwd) N.E. Balcani #673 - Italia-Bulgaria
- Subject: (Fwd) N.E. Balcani #673 - Italia-Bulgaria
- From: "Davide Bertok" <davide@bertok.it>
- Date: Thu, 05 Jun 2003 15:21:32 +0200
- Priority: normal
------- Forwarded message follows -------
Date sent: 5 Jun 2003 11:10:31 -0000
To: <free@notizie-est.com>
From: "Notizie Est" <info@notizie-est.com>
Subject: N.E. Balcani #673 - Italia-Bulgaria
Send reply to: info@notizie-est.com
Notizie Est - http://www.notizie-est.com
N.E. BALCANI #673 - ITALIA/BULGARIA
5 giugno 2003
BERLUSCONI VUOLE UNA TELEVISIONE BULGARA
di Velislava Popova - ("Kapital" [Sofia], 31 maggio 2003)
Berlusconi è interessato ad avere una televisione in Bulgaria,
nell'imminenza dell'emissione di una licenza per la terza emittente
nazionale dietro alla quale vi sono intricati interessi di lobby
[Durante la visita del premier (ed ex zar) bulgaro Simeon
Sakskoburggotski a Roma, Berlusconi, oltre a dichiararsi interessato
a entrare nel mercato televisivo bulgaro, come si riferisce qui
sotto, ha rilasciato alcune dichiarazioni che vale la pena di citare.
Innanzitutto, durante l'incontro Berlusconi si è sempre rivolto al
premier bulgaro chiamandolo "maestà", o Simeone, secondo quanto
riporta l'ANSA. Oltre ad avere affermato che l'Italia, durante il
semestre di presidenza dell'UE, "farà da avvocato al fine di
facilitare le procedure per l'ingresso di Sofia prima nella Nato e
poi nell'Unione europea", Berlusconi si è lanciato a dichiarare che
il premier bulgaro è addirittura "la persona più delicata e sensibile
sullo scenario internazionale. E' mio amico e gli voglio bene".
Segnaliamo anche che l'ANSA ha adottato per i suoi reportage sulla
Bulgaria una "soluzione monarchica": il premier Sakskoburggotski
viene infatti indicato dall'agenzia con il nome regale e chilometrico
di Simeone di Sassonia Coburgo Gotha]
La partita a carte per la concessione della licenza per la terza
televisione nazionale bulgara stava proprio per risolversi come
avevano pianificato coloro che hanno dato il via al gioco, quando
all'improvviso il premier ha buttato personalmente sul tavolo due
assi. Dello zar si dice che sia un buon giocatore e le parti
interessate sono rimaste come paralizzate, cercando di interpretare
la sua mossa, perché difficilmente la si può ritenere casuale. E'
tuttavia ancora difficile prevedere se la comparsa di nuovi candidati-
giocatori farà ripartire la partita dall'inizio.
I risultati dell'incontro di Simeon Sakskoburggotski con il suo
collega italiano Silvio Berlusconi, svoltosi la settimana scorsa [il
23 maggio - N.d.T.], hanno messo in agitazione soprattutto l'ambiente
dei media e in particolare i candidati alla terza televisione
nazionale. Dalle dichiarazioni rilasciate dal premier bulgaro si è
avuta l'impressione che egli abbia discusso con Berlusconi
soprattutto di media. Sakskoburggotski ha dichiarato prima che Silvio
Berlusconi si è dimostrato interessato alla terza televisione
nazionale bulgara e successivamente, il giorno dopo, ha aggiunto
anche che il gruppo mediatico europeo RTL Group è interessato al
mercato televisivo bulgaro, mercato del quale il premier stesso ha
detto che, per quanto lo amiamo, rimane piccolo, esprimendo tuttavia
la previsione che potrebbe diventare interessante anche per gruppi
televisivi di gran lunga più grandi. E' stato particolarmente
interessante registrare l'eco che le parole del premier hanno avuto
nei media e come sono state lette dai diversi gruppi che operano sul
mercato mediatico. Alcuni dei giornali bulgari hanno in un primo
momento comunicato che, secondo il premier bulgaro, Berlusconi
intenderebbe acquistare l'emittente Nova Televizija [la prima
emittente privata bulgara (a controllo greco). Attualmente trasmette
solo nella regione della capitale Sofia - N.d.T.]. Persone vicine a
Sakskoburggotski hanno successivamente affermato che lo zar si è
infuriato per queste interpretazioni. Il portavoce del governo,
Dimitar Conev, è stato costretto a precisare che il gruppo Mediaset,
di proprietà di Berlusconi, è interessato a partecipare in Bulgaria
al concorso per l'emissione di una nuova licenza televisiva, ma non
all'acquisto di Nova Televizija. La "errata" citazione del premier è
stata accolta come un elemento della campagna mirata a fare sì che la
nuova licenza venga assegnata alla Nova Televizija. L'interesse nei
confronti di quest'ultima evidentemente avrebbe dato ulteriori
argomenti a favore dell'importanza dell'assegnazione di una licenza
nazionale a tale emittente privata. I lobbisti della prima
televisione privata bulgara hanno successivamente messo in
circolazione una nuova versione, secondo cui l'interesse dei due
grandi gruppi nei fatti non è reale ed è invece frutto della ricerca
di un sostegno estero che dia legittimità a sviluppi interni, come
per esempio l'approvazione della legge sui media. Questa ipotesi
nella sostanza annuncia un nuovo concorso, al quale tuttavia non
dovrebbero partecipare soggetti esteri e con il quale la licenza
verrebbe assegnata a un candidato vicino a coloro che hanno proposto
la legge.
Una delle persone che ha presentato la legge in parlamento, Milena
Milotinova, ha anch'essa interpretato l'interesse estero come un
segno della necessità di approvare la nuova legge sulla radio e la
televisione, il cui destino, dopo che è stata respinta in prima
lettura, è incerto. Gli osservatori esterni degli sviluppi sono
categorici sul fatto che se RTL e Mediaset hanno deciso di includere
la Bulgaria nella mappa dei loro investimenti, anche se non
parteciperanno al concorso, compreranno comunque qualche televisione
già esistente. Minos Kiriakou, proprietario del gruppo greco Antena
che controlla Nova Televizija, si è affrettato a dichiarare di non
avere alcuna intenzione di vendere l'emittente. "Siamo convinti che
se vinceremo il concorso per la nuova licenza nazioanle, saremo
ancora più soddisfatti dei risultati che la televisione conseguirà",
ha spiegato Kiriakou in un comunicato ufficiale. Nel mondo degli
affari, tuttavia, vi sono sempre accordi od offerte alle quali è
impossibile dire di no e a tutti è chiaro quanto aumenterebbe il
prezzo di una televisione se fosse in possesso di una licenza
nazionale. Per questo si prevede che all'interno della commissione
per la televisione si tenterà di accelerare la procedura di
concessione della licenza.
Dopo le dichiarazioni del premier bulgaro è emerso che le autorità
bulgare un po' di tempo fa hanno ricevuto lettere nelle quali
Mediaset e RTL Group esprimevano il loro interesse, senza che nessuno
avesse allora espresso commenti in merito. La lettera di RTL è
arrivata alla fine di aprile ed era indirizzata al premier, al
presidente della repubblica, al presidente del parlamento, alla
commissione sui media, al Consiglio per i Media Elettronici (SEM) e
alla Commissione per la Regolamentazione delle Comunicazioni (KRS).
La società registrata in Lussemburgo, i cui canali più popolari sono
RTL, VOX e M6, ha precisato di essere venuta a sapere dell'imminente
procedura dalla stampa e di avere successivamente analizzato quanto è
accaduto negli ultimi tre anni. Secondo fonti che hanno preso visione
della lettera, in essa si afferma che il potere esecutivo e quello
legislativo devono collaborare al fine dell'indizione di un nuovo
concorso, aperto anche a nuovi candidati. RTL argomenta il suo
attuale interesse con i cambiamenti verificatisi nella situazione
economica della Bulgaria. La lettera è stata firmata dai
vicepresidenti Jean Charles de Kaiser e Dirk Gerkens. "Posso
confermare che le intenzioni di RTL Group sono serie. La situazione
in Bulgaria è radicalmente diversa da quella del 2000, perché il
paese è stato invitato ad aderire alla NATO e all'UE. La Bulgaria
rientra nella nostra mappa di investimento - abbiamo un progetto in
Ungheria che si sta svolgendo con successo e ora siamo candidati per
una televisione nazionale in Croazia", ha spiegato il bulgaro Pavel
Stancev, che lavora per RTL Group in Ungheria ed è responsabile dello
sviluppo regionale nell'Europa Centrale e Orientale (in precedenza
Stancev aveva messo a punto un progetto anche per l'entrata di HBO
sul mercato bulgaro - N.d.A.). Egli ha espresso l'opinione personale,
secondo cui per la Bulgaria sarebbe positiva la comparsa di una terza
televisione nazionale, che consentirebbe di creare un contesto
competitivo in grado di stimolare anche lo sviluppo della bTV
[seconda televisione nazionale, ex statale e ora di proprietà del
gruppo Murdoch - N.d.T.]. Secondo Stancev la licenza per la terza
televisione nazionale deve essere concessa a società del rango della
News Corp., ma è importante soprattutto che il concorso abbia delle
regole chiare e trasparenti.
Per ora si può solo cercare di indovinare se, nel caso in cui non
dovesse partecipare alla gara per la frequenza, RTL acquisterebbe
comunque un canale televisivo. "Siamo interessati anche a un
operatore a livello nazionale", è stato il commento laconico di Pavel
Stancev. Egli prevede che difficilmente l'interesse del gruppo
rimarrebbe lo stesso nel caso di una quarta frequenza nazionale. Dopo
le informazioni sull'interesse internazionale è subito entrato in
circolazione uno scenario secondo cui la terza frequenza verrà
comunque rilasciata a Nova Televizija e per un nuovo concorso (quarta
emittente nazionale) verranno liberate al più presto le frequenze
finora utilizzate dall'esercito.
L'interesse di RTL Group è legato anche al gruppo editoriale tedesco
WAZ, che controlla una piccolissima quota del gruppo mediatico. Il
nome della WAZ, che da anni investe nelle testate giornalistiche
bulgare, già in precedenza era stato messo in collegamento con un
eventuale interesse per la televisione, ma persone esperte degli
affari del gruppo tedesco affermano che attualmente la WAZ non è
interessata ai media elettronici.
La lettera di Mediaset è giunta alla metà di maggio ed è firmata dal
direttore finanziario Marco Giordano. Il gruppo mediatico italiano ha
spiegato di essere stato informato dell'avvio della procedura per la
concessione di una licenza per la terza televisione nazionale e ha
dichiarato di possedere il know-how per sviluppare con successo nuovi
mercati. "In sincronia con la nostra strategia internazionale,
incentrata sulle opportunità di investimento nei paesi europei,
saremo molto soddisfatti di ottenere maggiori informazioni e di
preparare un progetto", si dice nella lettera del gruppo di
Berlusconi.
E' difficile riuscire a capire se queste lettere capovolgeranno
l'andamento della lotta per la terza frequenza nazionale. Finora si
affermava che lo zar con ogni probabilità ha dato semaforo verde alla
concessione di una licenza a Nova Televizija attraverso la procedura
nella Commissione per la Regolamentazione delle Comunicazioni (KRS).
E' tuttavia possibile che ora si debba ricorrere a un nuovo concorso,
per il quale sicuramente bisognerà modificare la composizione del
Consiglio per i Media Elettronici (SEM), il che comporta
l'approvazione della legge sui media. [...]
Anche la seconda emittente nazionale, bTV, ha tuttavia ricevuto un
messaggio specifico da parte del premier bulgaro... Il quotidiano
"Trud" ha comunicato che durante il pranzo ufficiale Berlusconi ha
raccontato di conoscere personalmente Rupert Murdoch e ha spiegato
nei dettagli a Simeon Sakskoburggotski come esattamente Murdoch è
entrato nel mercato bulgaro [sotto il precedente governo Kostov -
N.d.T.] e come esattamente è stato portato a termine l'affare.
"Particolari molto interessanti per me", ha detto il premier bulgaro,
citato da "Trud".
(titolo di "Notizie Est - Balcani")
------- End of forwarded message -------