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Notizie Est #297 - Romania



"I Balcani" - http://www.ecn.org/est/balcani

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NOTIZIE EST #297 - ROMANIA
9 gennaio 2000
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LA ROMANIA ENTRA NEL 2000 IN UNA SITUAZIONE DI 
CAOS 

[La Romania e' oggi indubbiamente uno dei punti 
piu' caldi dei Balcani - rimediamo in parte 
all'attenzione limitata che "Notizie Est" ha 
potuto dedicare l'anno scorso a tale paese, con 
un'utile ampia rassegna dei maggiori eventi 
della vita politica e sociale romena nel corso 
del 1999, pubblicata dal quotidiano romeno in 
lingua inglese "Nine O'Clock", disponibile in 
edizione integrale in linea 
(http://www.nineoclock.ro). Per rendere piu' 
facile la lettura delle varie sigle, precediamo 
l'articolo con un breve elenco illustrativo 
delle maggiori forze politiche romene, tratto 
dalla medesima fonte - a.f.]

LE MAGGIORI FORZE POLITICHE ROMENE

CDR (Convenzione Democratica Romena) - 
Coalizione formata nel 1992 da PNTCD, PNL e 
UDMR, allora all'opposizione e oggi al governo 
dopo avere vinto le elezioni nel 1996. E' la 
forza politica che ha portato Constantinescu a 
essere eletto presidente.

PNTCD (Partito Nazionale Cristiano-Democratico 
Contadino) - Partito d'anteguerra, ricostituito 
dopo la caduta del regime comunista da svariati 
ex prigionieri politici e guidato in principio 
da Corneliu Corposu. E' il partito dell'ultimo 
premier Vasile, dimessosi alcune settimane fa. 
Si ispira ai democristiani tedeschi e italiani.

PNL (Partito Nazional-Liberale) - Altro partito 
d'anteguerra, di tendenze liberiste, guidato in 
principio dall'emigrato politico Radu Campeanu e 
attualmente da Mircea Ionescu Quintus.

PD (Partito Democratico) - Fondato nel 1991 da 
Petre Roman, uno dei leader del FSN (Fronte di 
Salvezza Nazionale) creato nei giorni della 
rivolta contro Ceausescu. E' un partito 
tecnocratico, che fa parte dell'attuale 
coalizione di governo, anche se con frequenti 
tensioni.

PDSR (Partito Social-Democratico Romeno) - E' il 
partito di Ion Iliescu, ex presidente della 
repubblica ed ex leader del FSN, dalla cui 
scissione il PDSR e' nato nel 1991. E' un 
partito populista e nazionalista, tuttavia 
favorevole all'integrazione del paese nella NATO 
e nell'UE.

PUNR (Partito dell'Unita' Nazionale Romena) - 
Partito ultranazionalista forte soprattutto tra 
i romeni della Transilvania, e' stato coinvolto 
nei pogrom antiungheresi del 1990. Ha buoni 
rapporti con il PDSR.

PRM (Partito della Grande Romania) - Guidato da 
Corneliu Vadim Tudor, scrittore 
ultranazionalista e di orientamento fascista, 
che prima del 1989 era uno dei maggiori 
esponenti del regime di Ceausescu. Fondato nel 
1991, ne fanno parte numerosi ex ufficiali 
dell'esercito e dei servizi segreti. Collabora 
frequentemente con il PDSR.

PSM (Partito Socialista del Lavoro) - E' l'unico 
partito che ha cercato di rivendicare 
apertamente l'eredita' di Ceausescu e alla cui 
guida si trovano due suoi ex collaboratori, Ilie 
Verdet e Adrian Paunescu. Di modesta influenza.

ApR (Alleanza per la Romania) - Partito fondato 
nel 1997 da fuoriusciti del PDSR, guidato da 
Teodor Melescanu. Cerca di presentarsi con un 
partito tecnocratico, ispirato al 
professionalismo.

UFD (Unione delle Forze di Destra) - Formato 
soprattutto da intellettuali, cerca di 
rivolgersi soprattutto ai giovani, con 
un'immagine professionale e moderna. Di tendenze 
liberiste, il suo leader e' Varujan Vosganian.

(sulla base dell'articolo "Romania 1989-1999: 
Ten years of difficult transition", di Catalin 
Bogdan, pubblicato da "Nine O'Clock" il 29 e 30 
dicembre 1999)


365 GIORNI DI DISORDINE POLITICO E SOCIALE
di Carmiola Ionescu e Bianca Guruita - ("Nine 
O'Clock", 29 e 30 dicembre 1999)

Il 1999 e' stato probabilmente fino a oggi 
l'anno piu' difficile della transizione romena. 
E' stato un anno che e' cominciato sotto il 
segno di ampi movimento sociali dei minatori e 
si e' chiuso con dimostrazioni delle 
confederazioni dei sindacati a livello 
nazionale. Il 1999 ha portato inoltre alla 
Romania un nuovo governo, nonche' la notizia 
dell'avvio delle trattative per l'ammissione 
all'Unione Europea. E' stato un anno 
contrassegnato da un drastico calo del livello 
di vita dei romeni e dalla promessa del nuovo 
governo che il 2000 potrebbe essere un anno 
migliore. L'anno che si sta chiudendo ha inoltre 
portato ai romeni un conflitto vicino al loro 
confine occidentale e un drastico calo della 
popolarita' del governo, a vantaggio dei partiti 
dell'opposizione. Quelli che seguono sono i 
momenti chiave di quanto avvenuto in Romania nel 
1999:

GENNAIO

3 - I minatori della Valle dello Jiu entrano in 
sciopero. Chiedono che il premier Radu Vasile e 
il ministro dell'industria Radu Berceanu si 
rechino immediatamente sul posto per negoziare 
le loro richieste.

4 - I minatori della Valle dello Jiu, guidati da 
Miron Cozma, minacciano di recarsi a Bucarest se 
l'amministrazione non accettera' le loro 
richieste. Radu Vasile rifiuta ogni dialogo con 
i minatori.

5 - Le minacce dei minatori si fanno piu' 
energiche. Il terzo giorno dello sciopero, la 
citta' di Petrosani diventa teatro di vaste 
proteste sociali. Radu Vasile rimane determinato 
a non recarsi a Petrosani, sebbene i minatori 
abbiano richiesto un incontro trilaterale tra 
Cozma - Vadim Tudor (presidente del PRM, il 
Partito della Grande Romania, di cui Cozma e' 
membro) - Radu Vasile.

7 - Il governo non sembra essere intimorito dai 
minatori della Valle dello Jiu e decide di 
chiudere altre 37 miniere. Contemporaneamente, 
il governo avvia un processo di 
demilitarizzazione della polizia, dando a 
quest'ultima lo status di soggetto civile.

10 - Il Ministero dell'industria avvia negoziati 
con i minatori, attraverso il segretario di 
stato Nicolae Staiculescu. Ai minatori viene 
raccomandato di redigere un loro programma per 
la riduzione dei debiti verso lo stato. 
All'interno del Ministero della sanita' scoppia 
una guerra tra fazioni diverse, che vede il 
segretario Alexandru Ciocalteu accusare il 
ministro Hajdu Gabor di essere incompetente.

11 - E' il giorno in cui inizia lo "spettacolo 
da circo" dello scandalo "Rona Hartner - 
Presidente Constantinescu". Un artista di circo 
entra nelle grazie del presidente del PRM, 
Corneliu Vadim Tudor. Egli accusa Constantinescu 
di avere avuto una relazione extraconiugale con 
l'attrice Rona Hartner, ma non e' in grado di 
provarlo. Nello stesso giorno, Miron Cozma 
dichiara ai minatori di Petrosani che marceranno 
su Bucarest se l'amministrazione non si mettera' 
alla ricerca di soluzioni per le loro richieste.

12 - I minatori fanno il primo tentativo di 
avanzare in direzione di Bucarest, ma vengono 
fermati dai gendarmi nella Gola dello Jiu, a 
soli pochi chilometri da Petrosani. Il 
presidente Constantinescu annuncia che non 
interverra' nel conflitto.

14 - Lo sciopero dei minatori viene dichiarato 
illegale con una sentenza di tribunale. I loro 
negoziati con il Ministero dell'industria 
falliscono. Miron Cozma reitera la minaccia di 
effettuare una marcia su Bucarest simile a 
quelle del 1990 e del 1991.

17 - Per la prima volta dopo lo scoppio dello 
scandalo Rona Hartner, il presidente 
Constantinescu annuncia di essere innocente.

18 - I minatori cominciano a marciare verso 
Bucarest.

19 - Minatori e forze dell'ordine si scontrano 
nella Gola dello Jiu. La polizia subisce un 
umiliante picchiaggio. I minatori guidati da 
Cozma raggiungono Targu Jiu. L'opposizione 
parlamentare annuncia il proprio sostegno alla 
protesta dei minatori, mentre il governo 
sostiene che la protesta e' un movimento dai 
fini politici.

20 - Radu Vasile annuncia che il governo e' 
disposto a riprendere i negoziati con i 
minatori, con la condizione che questi ultimi 
ritornino immediatamente al lavoro. I minatori 
rifiutano di tornare a Petrosani e si recano 
invece fino a Horezu.

21 - Nuovi scontri tra minatori e forze 
dell'ordine, questa volta a Costesti. I 
gendarmi, scarsamente coordinati, subiscono 
un'altra sconfitta e di conseguenza il Ministro 
degli interni Gavrile Dejeu viene dimesso e 
sostituito con Constantin Dudu Ionescu. Il 
Parlamento viene convocato per una seduta 
straordinaria, al fine di prendere posizione 
sugli ultimi eventi.

24 - Il conflitto viene evitato quando Radu 
Vasile decide di recarsi al Monastero di Cozia 
per negoziare con Miron Cozma. Appena vengono a 
sapere dei risultati dei negoziati, i minatori 
salgono sugli autobus e tornano a Petrosani. 
Prima dei negoziati, il presidente stava per 
dichiarare lo stato di emergenza.

25 - Il governo assegna fondi per programmi 
sociali nella Valle dello Jiu. I minatori 
tornano al lavoro.

28 - La coalizione di governo annuncia il 
proprio sostegno alla bozza di bilancio del 
Governo, mentre i dibattiti parlamentari 
sull'argomento si surriscaldano a causa della 
cancellazione delle agevolazioni per gli 
investitori.

FEBBRAIO

7 - La riunione dell'Internazionale socialista 
tenutasi a Bucarest annuncia il proprio appoggio 
all'ammissione dei paesi dell'Europa centrale e 
orientale all'UE. Il Parlamento comincia a 
dibattere la bozza di bilancio.

10 - Il ministro degli interni afferma di volere 
proporre una bozza di legge per amnistiare gli 
ufficiali dell'esercito accusati di avere fatto 
sparare sui civili che protestavano contro il 
regime comunista nel dicembre 1989. L'iniziativa 
da' il via ad accese controversie e alla fine il 
ministro Dudu Ionescu rinuncia.

15 - La Corte suprema di Giustizia condanna il 
leader dei minatori Miron Cozma a 18 anni di 
prigione per avere rovesciato il governo romeno 
nel settembre 1991. I politici cominciano a 
discutere immediatamente della sentenza. Tra le 
polemiche, trovano il tempo di salutare la 
decisione del Papa di recarsi in Romania a 
maggio.

16 - Il premier Radu Vasile afferma che le 
autorita' non cercano di vendicarsi contro i 
minatori per gli atti del loro leader Cozma. Il 
Parlamento approva la legge sul bilancio per il 
1999.

17 - Miron Cozma viene arrestato dopo avere 
affermato di non accettare la sentenza. Cozma 
riunisce ancora alcune centinaia di minatori e 
si dirige verso Bucarest. Si scontra con le 
forze dell'ordine a Stoenesti. Dopo una 
battaglia di tre ore, Cozma viene arrestato e 
incarcerato. Vengono arrestati anche 534 
minatori.

18 - I funzionari e gli altri soggetti coinvolti 
nello scandalo "Sigarette II" per attivita' di 
contrabbando, scoppiato nell'aprile 1998, 
vengono condannati alla prigione. Il senatore 
Viorelt Catarama da' le dimissioni dal PNL in 
segno di protesta per il fatto che il partito ha 
votato il bilancio per il 1999, sospendendo le 
agevolazioni per gli investitori.

22 - Il giorno prima della scadenza imposta per 
i negoziati di Rambouillet, i presidenti di 
Bulgaria e Romania fanno appello a Milosevic 
affinche' non rifiuti la soluzione politica 
richiesta dalla comunita' internazionale e 
perche' cessino i massacri contro gli albanesi 
del Kosovo. La gestione della Bancorex si 
dimette e la banca entra in fallimento. Durante 
i negoziati per un nuovo accordo stand-by, il 
FMI insiste perche' la banca venga completamente 
ristrutturata.

24 - Mentre il leader del PSDR si trova negli 
USA per cercare di migliorare la propria 
immagine all'estero, il partito radicale PRM 
annuncia fieramente che "il PRM e' l'alleato 
naturale del PDSR".

28 - Dopo avere minacciato i propri opponenti 
nel PNTCD di abbandonare il partito se le 
contestazioni nei suoi confronti avessero dovuto 
proseguire, Radu Vasile riceve il voto di 
fiducia della direzione del PNTCD. Viorel 
Catarama si unisce al partito diretto da Virgil 
Magureanu, ex direttore dei servizi segreti 
romeni.

MARZO

1 - La Camera dei deputati toglie l'immunita' al 
vice del PDSR Garbiel Bivolaru, in modo tale che 
quest'ultimo possa essere indagato per svariati 
casi di corruzione e frode.

7 - Il presidente Constantinescu irrita 
nuovamente i politici romeni affermando che la 
loro politica e' "sporca e patetica".

9 - Piu' dell'80% dei romeni sono scontenti del 
governo Vasile, secondo un'indagine della 
INSOMAR.

10 - Il premier Vasile non riesce a convincere i 
leader della coalizione ad appoggiarlo 
nell'assumersi la responsabilita' per una serie 
di leggi economiche di fronte al Parlamento.

12 - La Romania diventa uno stato ai confini 
della NATO dopo che l'Ungheria (insieme a alla 
Polonia e alla Repubblica Ceca) diventa membro 
dell'alleanza.

16 - Il PDSR e il PRM si ritirano dalle sedute 
del Senato con le quali viene tolta l'immunita' 
parlamentare al senatore del PRM Corneliu Vadim 
Tudor, che deve rispondere come accusato in 11 
casi penali di calunnia e diffamazione contro 
svariate personalita'.

17 - La valuta nazionale, il leu, subisce un 
netto calo rispetto al dollaro USA. Il leu si 
svaluta di 860 unita' nei confronti del dollaro 
e il tasso di cambio arriva fino a 15.500 leu 
per 1 dollaro.

21 - Constantinescu si rivolge con un discorso 
alla nazione, affermando che l'intervento della 
NATO contro la Jugoslavia e' "legittimo e 
necessario". Questa affermazione viene 
considerata come un grosso errore politico che 
danneggera' seriamente l'immagine del presidente.

22 - Mentre il governo avvia negoziati con le 
maggiori confederazioni sindacali, il presidente 
Constantinescu si consulta con i partiti 
politici al fine di ottenere consensi su un 
programma anticrisi.

24 - I politici si trovano ad affrontare la 
decisione della NATO di dare il via a una 
campagna aerea contro la Jugoslavia. Rimarranno 
sempre divisi riguardo al tema del Kosovo: anti-
Milosevic (la coalizione di governo) e anti-NATO 
(l'opposizione di sinistra). I sindacati avviano 
proteste in tutto il paese contro il calo del 
livello di vita, ma nulla accade.

28 - Il premier Vasile viene colpito da un 
infarto.

30 - Il Parlamento chiede l'interruzione della 
campagna militare della NATO e nuovi negoziati 
per una soluzione politica in Kosovo.

APRILE

1 - La Romania viene visitata dal Vicecomandante 
supremo delle Forze alleate in Europa, generale 
Rupert Smith, che esprime apprezzamento per la 
posizione della Romania durante la crisi del 
Kosovo.

6 - Cotroceni Palace ospita un convengo 
nazionale per un programma anticrisi. Il premier 
Vasile si rifiuta di farne suo il programma.

18 - Il presidente Constantinescu assicura la 
nazione che la sovranita' e l'indipendenza della 
Romania non verranno mai messe in questione. Da 
quando e' cominciato il conflitto in Kosovo, 
l'opposizione suggerisce all'opinione pubblica 
uno scenario secondo il quale la Transilvania 
potrebbe avere lo stesso destino del Kosovo. 
L'ex primo ministro Victor Ciorbea fonda un 
proprio partito - l'Alleanza Nazionale Cristiano-
Democratica - poco dopo essere uscito con altri 
dal PNTCD.

19 - Migliaia di membri dei sindacati entrano in 
sciopero di avvertimento in tutto il paese. Il 
governo avvia negoziati con la maggiore 
confederazione sindacale.

20 - Il Consiglio supremo della difesa decide di 
dare alla NATO accesso illimitato allo spazio 
aereo della Romania. Radu Vasile si incontra con 
i leader sindacali per prevenire uno sciopero 
generale.

21 - La Romania e il FMI firmano una lettera di 
intenti riguardo all'accordo stand-by.

22 - Dopo molte discussioni tra il potere e 
l'opposizione, il Parlamento decide di dare alla 
NATO accesso limitato allo spazio aereo della 
Romania. I sindacati decidono di rimandare lo 
sciopero generale.

26 - Comincia una battaglia tra il PNTCD e il 
PNL riguardo alla loro partecipazione alle 
elezioni locali. Il PNL annuncia di avere deciso 
di partecipare al voto con liste separate da 
quelle della CDR, un fatto che irrita 
notevolmente i cristiano-democratici del PNTCD.

29 - Su richiesta dell'UE, il governo decide di 
decretare un embargo petrolifero contro la 
Jugoslavia.

MAGGIO

2 - Le statistiche ufficiali dicono che 
l'economia romena sta peggiorando continuamente.

3 - Il primo ministro britannico Tony Blair 
arriva a Bucarest. Rivolgendosi al Parlamento, 
promette di dare il proprio sostegno alla 
Romania a Helsinki, affinche' il paese possa 
cominciare trattative per l'ammissione all'UE.

7-9 - Papa Giovanni Paolo II visita soprattutto 
la Romania ortodossa, un momento che viene 
definito storico, soprattutto dal punto di vista 
della riconciliazione tra ortodossi e cattolici.

12 - Il premier Vasile si assume la 
responsabilita' di fronte al Parlamento per una 
serie di leggi economiche sulle privatizzazioni, 
le concessioni, le societa' commerciali, i 
fallimenti ecc.

16 - Marko Bela viene rieletto presidente 
dell'UDMR, un fatto che costituisce un'amara 
sconfitta per i radicali di questo partito. 
Cominciano a evidenziarsi i primi segni del 
conflitto che cova sotto la cenere tra il 
presidente Constantinescu e il premier Vasile.

17 - L'ex generale della polizia segreta 
comunista Mihai Pacepa viene riabilitato da un 
tribunale e le accuse di tradimento mossegli dal 
precedente regime vengono annullate. Pacepa, un 
uomo chiave della polizia politica del dittatore 
Ceausescu, era scappato negli USA nel 1978, 
dando un grave colpo ai servizi segreti romeni. 
Era stato condannato a morte per tradimento.

20 - Una mozione di sfiducia presentata dal PDSR 
viene respinta senza problemi.

26 - Il Senato approva la legge sulle 
Amministrazioni locali.

GIUGNO

2 - 15.000 lavoratori degli stabilimenti di 
Brasov avviano violente proteste contro 
l'intenzione del governo di ristrutturare le 
loro aziende.

3 - Nella citta' di Iasi, membri del sindacato 
dello stabilimento di Tepro attaccano la 
Prefettura durante le proteste contro la 
privatizzazione della loro azienda.

6 - Dopo 63 anni, la squadra di calcio della 
Romania sconfigge l'Ungheria per 2-0 a Bucarest.

8 - Iliescu continua a ottenere sempre maggiori 
favori nelle indagini d'opinione. Un'inchiesta 
della Metro Media Transilvania afferma che il 
leader del PDSR ha un 9% di preferenze in piu' 
rispetto a Constantinescu.

20 - Una nuova crisi all'interno della 
coalizione di governo blocca l'approvazione 
della legge sulla proprieta' in Parlamento.

22 - Il Segretario di stato USA Madeleine 
Albright si incontra a Bucarest con il 
presidente Constantinescu e lo assicura 
sull'integrita' territoriale della Romania. 
Comincia un conflitto tra il presidente e i 
senatori del FPS.

23 - Il presidente Constantinescu presenta la 
strategia di sicurezza nazionale al Parlamento.

24 - Il PD viene accusato di essere coinvolto in 
casi di corruzione. I democratici negano le 
accuse e affermano che si tratta di una 
macchinazione di Cotroceni.

27 - Piogge torrenziali inondano decine di 
villaggi e causano 21 vittime.

29 - Iliescu si rifiuta di dire se ha gia' 
deciso o meno di candidarsi nuovamente alla 
Presidenza.

LUGLIO

4 - Il presidente Constantinescu e il premier 
Vasile negano le voci di un loro reciproco 
conflitto e affermano di essere in "eccellenti" 
rapporti.

5 - Il PNL e il PNTCD avviano un'altra 
battaglia. Il premier Vasile avverte che 
un'altra crisi politica potrebbe avere 
conseguenze drammatiche per la Romania.

8 - Mentre si trovano a Bucarest, Javier Solana 
e Joschka Fischer ringraziano le autorita' 
romene per il loro sostegno durante la crisi del 
Kosovo.

13 - Emil Constantinescu critica l'Occidente 
perche' non fornisce sostegno all'economia 
romena. "Siamo stanchi di ringraziamenti e di 
pacche sulla schiena", afferma Constantinescu. 
Adrian Nastase, alto funzionario del PDSR, 
infiamma i nazionalisti affermando che la 
Transilvania si potrebbe trasformare in un altro 
Kosovo.

15 - Mentre si trova a Bucarest, il generale 
NATO Wesley Clark afferma che l'alleanza non 
vuole modificare confini nei Balcani.

18 - Due generali dell'Esercito, Victor 
Stanculescu e Mihai Chitac, vengono giudicati 
colpevoli di avere ordinato alle truppe di 
aprire il fuoco contro i dimostranti nel 
dicembre 1989. Il ministro della difesa afferma 
che ricorrera' in appello. Constantinescu 
dichiara che i politici non dovrebbero 
interferire con il sistema giudiziario.

22 - Vuk Draskovic, uno degli opponenti di 
Milosevic, effettua una visita di un giorno a 
Bucarest e afferma che i politici occidentali 
sono degli idioti.

AGOSTO

1 - La Bancorex cessa le sue attivita' e parte 
del suo patrimonio viene rilevato dalla Banca 
Commerciale Romena.

1 - Il PNTCD rimanda le elezioni di una nuova 
leadership all'anno 2001, dopo che Radu Vasile 
ha scioccato i suoi colleghi di partito 
affermando di avere l'intenzione di diventare 
presidente del partito.

3 - La classe politica si scalda nuovamente per 
le leggi sulla proprieta' che la coalizione di 
governo cerca in ogni modo di fare approvare dal 
Parlamento entro la fine della sessione 
autunnale.

4 - Mircea Ionescu Quintus dichiara che non si 
candidera' piu' per la presidenza del PNL e che 
si ritirera' dopo il congresso del 2001.

4 - Marinai minacciano di bloccare il traffico 
sul Danubio se le autorita' non si impegneranno 
per la cancellazione delle limitazioni al 
traffico imposte dalla guerra in Jugoslavia.

5 - Un'esplosione nello stabilimento SIDEX di 
Galati uccide tre persone.

5 - Il FMI approva un prestito di $547 milioni, 
concesso alla Romania dopo piu' di 7 mesi di 
negoziati.

11 - A Bucarest viene registrata un'eclisse 
totale di sole della durata totale di 2'2".

16 - In Romania si verificano gravi inondazioni, 
che uccidono piu' di 4 persone.

19 - La guerra tra il PDSR e Cotroceni Palace 
raggiunge il suo culmine. Adrian Nastase accusa 
il presidente Constantinescu di dittatura 
presidenziale.

25 - In assenza dell'opposizione, la Camera dei 
deputati adotta la nuova legge sugli edifici 
nazionalizzati.

26 - Il premier decide di interrompere la 
pubblicazione sul "Monitorul Oficial" di due 
decreti di emergenza nel campo dell'agricoltura, 
adottati dal governo Vasile solo un giorno 
prima; e' stata una delle mosse che hanno 
accelerato le sue dimissioni.

SETTEMBRE

9 - Il presidente Constantinescu avvia una tornata di colloqui con i partiti 
politici parlamentari sia al governo che all'opposizione, al fine di ottenere 
consenso sulla legge sulle proprieta'; i leader dei partiti esprimono il loro 
scetticismo fin dall'inizio sulla possibilita' di raggiungere un compromesso.

13 - Il Patriarca della Chiesa ortodossa romena, Teoctist, lancia uno sciopero 
in segno di protesta contro la decisione del governo di non nominare la Chiesa 
ortodossa come la chiesa "nazionale" nella legge sulle denominazioni religiose.

14 - La richiesta del Patriarca Teoctist viene accettata: la Chiesa ortodossa 
diventa una chiesa "nazionale" con una correzione apportata all'ultimo minuto 
dal premier Vasile al testo della legge.

15 - Il viceministro greco per gli affari esteri muore in un incidente aereo 
sullo spazio aereo romeno, mentre si sta recando alla riunione SEECP che si 
deve svolgere a Bucarest; altre sei persone della delegazione perdono la vita 
nell'incidente.

19 - Il PNL afferma di volere diventare la forza politica principale della CDR, 
una dichiarazione che irrita i cristiano-democratici.

22 - Gli studenti delle scuole superiori lanciano uno sciopero di protesta 
contro il carattere obbligatorio dell'esame di matematica negli esami di 
maturita'.

26 - Il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder conclude la sua visita a 
Bucarest, da dove ha inviato un messaggio realistico e corretto alla Romania.

26 - A Brasov vengono registrati scontri di piazza tra bande rivali.

28 - Il PD e' scosso dalle dimissioni di due suoi importanti membri, Radu F. 
Alexandru e George Serban, in segno di protesta contro i metodi dittatoriali 
che Petre Roman applica per governare il partito.

OTTOBRE

1 - Comincia la "mania delle commissioni d'indagine" avviate dal PD contro 
alcuni ministri cristiano-democratici; il primo ministro a essere preso di mira 
e' Ion Caramitru, ministro della cultura.

3 - A Cluj viene organizzato un seminario che riunisce allo stesso tavolo i 
leader di PDSR, PD e ApR. Tale seminario dara' luogo a molte polemiche 
all'interno della coalizione di governo, a causa della presenza dei leader 
democratici allo stesso tavolo con quelli dell'opposizione.

5 - Inizio delle dispute tra governo e opposizione sull'inaugurazione del Parco 
dell'amicizia romeno-ungherese, prevista per il 6 ottobre in presenza del 
premier dei due paesi; alla fine, questo evento verra' ridotto alla 
partecipazione dei soli rappresentanti dell'amministrazione locale.

9 - Nella coalizione scoppia un nuovo scandalo: il PNTCD minaccia di 
abbandonare il governo se il PD non rinuncera' alle indagini lanciate contro i 
ministri cristiano-democratici; il PD riesce a irritare anche i liberali dopo 
che il ministro Basescu revoca dal suo incarico un funzionario liberale a lui 
subordinato.

20 - La Romania viene colta nuovamente di sorpresa dall'arrivo del freddo: 
nelle case romene regna il gelo a causa della negligenza delle autorita'; 
queste ultime si accusano a vicenda delle inefficienze.

25 - Il gabinetto di Radu Vasile viene sottoposto a pressioni da tutte le 
parti; i sindacati e le opposizioni chiedono le dimissioni del governo e 
l'indizione di elezioni anticipate.

28 - Gunther Verheugen, della Commissione europea, che si trova in vista per 
due giorni in Romania, dichiara che l'avvio dei negoziati per l'ammissione 
della Romania nell'Unione Europea cominceranno in dicembre a Helsinki.

NOVEMBRE

1 - Per la prima volta dalla sua elezione, il presidente Constantinescu 
riconosce il suo totale fallimento nella comunicazione con i cittadini.

3 - Il caos legislativo raggiunge il suo culmine: dopo avere bloccato, su 
pressione del PD, il "decreto Muresan" per la creazione dell'ente per le 
proprieta' statali, meno di due giorni dopo, costretto dal PNTCD, il primo 
ministro lo sblocca. La privatizzazione delle ex aziende agricole statali 
diventa motivo di una mini-crisi tra il senatore del PD, Trita Fanita, e il 
resto della coalizione.

4 - Il governo Vasile entra in un periodo di continui scioperi e proteste di 
piazza. Le manifestazioni degli studenti rimangono al centro dell'attenzione 
del pubblico per svariate settimane; dopo che i lavoratori della Roman di 
Brasov hanno bloccato una strada nazionale, Radu Vasile cede alle pressioni e 
concede altri 100 miliardi di lei all'azienda in bancarotta.

7 - I lavoratori di Brasov devastano la prefettura della citta', ferendo 
numerosi gendarmi e causando danni superiori a 1 miliardo di lei.

8 - I sindacati della Roman di Brasov raggiungono un accordo con il governo; la 
maggiore parte delle richieste dei lavoratori viene accettata, con l'eccezione 
degli aumenti di stipendio; il conflitto viene appianato momentaneamente.

9 - Il senato vota tutti gli articoli della legge Lupu riguardante la 
restituzione dei terreni agricoli e forestali, dopo l'armonizzazione del testo 
della legge tra le due camere legislative; la legge viene approvata qualche 
settimana dopo. Il PDSR vota contro di essa.

10 - I lavoratori delle ferrovie lanciano uno sciopero generale chiedendo 
aumenti di stipendio; gli studenti riprendono le proteste di piazza per 
ottenere aumenti delle borse di studio.

11 - I lavoratori delle ferrovie bloccano il traffico ferroviario per alcune 
ore; dato che i negoziati con il ministro Basescu stanno finendo, e' solo la 
paura della polizia che riesce a disperdere i dimostranti.

19 - La Romania ottiene la presidenza OSCE a partire dal 1 gennaio 2001.

21 - Il premier Radu Vasile afferma che un rimpasto del suo governo e' 
inopportuno.

22 - Remus Opris prevede un fosco futuro per Radu Vasile.

23 - 4.000 membri dei sindacati protestano a Bucarest contro il calo del 
livello di vita.

24 - Il presidente Constantinescu chiede al governo Vasile di ricorrere alla 
trasparenza e al dialogo, e non all'arroganza, nelle sue relazioni con i 
sindacati. Il premier Vasile conferma che le sue relazioni con il presidente 
Constantinescu sono normali e buone.

26 - Vasile inizia una visita a Mosca, dove, durante i colloqui con la sua 
controparte russa, Vladimir Putin, cerca di creare le premesse per un rilancio 
delle relazioni economiche Romania-Russia.

29 - Il governo Vasile si assume le proprie responsabilita' in Parlamento per 
la legge sugli impiegati statali.

DICEMBRE

1 - La celebrazione della Festa nazionale romena ad Alba Iulia viene turbata da 
fischi contro il presidente Constantinescu. Il PNTCD accusa il PDSR di avere 
organizzato tali eventi. Il PDSR nega.

6 - I lavoratori delle ferrovie lanciano un altro sciopero generale. Basescu 
da' nuovamente prova di intransigenza e organizza il trasporto dei clienti 
delle SNFCR (Ferrovie Romene) sulle linee aeree TAROM.

8 - Un funzionario del governo perde una lettera nella quale si informano i 
senatori che il governo aveva adottato il decreto Muresan e chiede al Senato di 
ritiare una legge dello stesso argomento - la privatizzazione delle ex aziende 
agricole statali - dai dibattiti.

10 - La Camera dei deputati e il Senato approvano definitivamente la legge Lupu.

11 - La Romania viene invitata al summit UE per avviare negoziati senza 
condizioni per l'ammissione all'Unione Europea.

12 - Il presidente Constantinescu discute con i leader della coalizione di 
governo la possibilita' di sostituire il premier Vasile; la stessa sera il 
presidente rilascia una dichiarazione pubblica con la quale chiede un governo 
piu' responsabile.

13 - Il PNTCD ritira i suoi ministri dal governo Vasile al fine di costringere 
quest'ultimo a dare le dimissioni. Dopo poco, il PNL e l'UDMR fanno lo stesso. 
La sera di lunedi' i leader della coalizione vengono convocati da Emil 
Constantinescu per una riunione di emergenza. Sebbene convenuto anch'egli in 
forma scritta, Vasile rifiuta l'invito. Dopo la riunione in cui la coalizione 
ritira il proprio sostegno al premier, a mezzanotte, il presidente 
Constantinescu firma due decreti, che revocano Vasile dal suo incarico e 
nominano un primo ministro ad interim. I decreti 
si basano su una disposizione della 
Costituzione, nella quale si afferma che il 
primo ministro puo' essere revocato se non e' 
piu' in grado di guidare il governo. 
L'opposizione accusa comunque Contantinescu di 
violare la Costituzione.

14 - Constantinescu avvia le consultazioni con i 
partiti parlamentari per trovare un altro primo 
ministro.

16 - Constantinescu riesce a imporre il 
governatore della Banca Nazionale Romena, Mugur 
Isarescu, come primo ministro. Il presidente del 
senato, Petre Roman, viene nominato ministro 
degli esteri.

21 - Il 10° anniversario degli eventi del 
dicembre 1989 trova i politici ulteriormente 
divisi in merito all'interpretazione dei 
movimenti che hanno portato al crollo della 
dittatura comunista.

22 - Il governo Isarescu ottiene la fiducia del 
Parlamento; l'opposizione si rifiuta di votare.

23 - Il presidente Constantinescu compare in 
pubblico per la prima volta dopo le dimissioni 
di Vasile e respinge le accuse di 
incostituzionalita'.

27 - Vasile viene espulso dal PNTCD.


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