[Fwd: Libertà di movimento per Serbia e Montenegro - Obbligo di visto per Bosnia-Herzegovina]



A prescindere dalle motivazioni addotte dall'APM, trovo anch'io ingiusta questa differenziazione di trattamento tra i cittadini serbi e bosniaci.
Ciao,
Davide

-------- Messaggio Originale  --------
Oggetto: Libertà di movimento per Serbia e Montenegro - Obbligo di visto per Bosnia-Herzegovina
Rispedito-Data: Tue, 14 Jul 2009 17:49:32 +0200
Rispedito-Da: dirittiglobali at peacelink.it
Data: Tue, 14 Jul 2009 15:56:56 +0200
Da: Ass. popoli minacciati / Ges. bedrohte Voelker <info at gfbv.it>
Rispondi-a: dirittiglobali at peacelink.it
A: dirittiglobali at peacelink.it, conflitti at peacelink.it, nodo-bz at liste.retelilliput.org

Associazione per i popoli minacciati / Comunicato stampa in
www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090714it.html

Libertà di movimento per Serbia e Montenegro - Obbligo di visto per
Bosnia-Herzegovina
L'Unione Europea punisce le vittime del genocidio in Bosnia

Bolzano, Göttingen, 14 luglio 2009

L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) apprende con sdegno
l'annuncio dell'Alto rappresentante dell'UE Javier Solanas che a partire
dal 2010 i cittadini della Serbia e del Montenegro non avranno più
bisogno di un visto per viaggiare nei paesi dell'accordo di Schengen.
Resta l'obbligo del visto per i cittadini della Bosnia Erzegovina.

Per quattro anni l'Europa è rimasta a guardare il genocidio commesso
contro i musulmani della Bosnia: l'accerchiamento e la fucilazione della
popolazione di cinque città bosniache, l'istituzione dei campi di
concentramento e l'assassinio di migliaia di prigionieri, i crimini
commessi nei campi di stupro nei quali furono quotidianamente torturate
per mesi decine di migliaia di donne, il massacro di 8.376 ragazzi e
uomini nella zona di protezione dell'ONU a Srebrenica e la distruzione
di 1.188 moschee.

Marek Edelmann, ultimo comandante sopravvissuto dei combattenti per la
libertà del ghetto di Varsavia, ha definito il genocidio dei musulmani
bosniaci "una vittoria postuma di Hitler", Simon Wiesenthal vi rivedeva
particolari dell'Olocausto e Alfred Grosser, ricordando la Shoah, ha
definito il mancato intervento dell'Europa come atteggiamento ipocrita.
Accanto a loro, tante altre note personalità ebraiche si erano impegnato
per la sorte dei musulmani bosniaci.

L'APM si appella all'Europa, colpevole di non aver fatto quanto
possibile per salvare la popolazione musulmana della Bosnia e di avere
all'epoca rifiutato un intervento che mirasse ad aprire e liberare i
prigionieri e le prigioniere dei campi di concentramento e di stupro,
perché cancelli l'obbligo di visto per i cittadini della Bosnia
Erzegovina, in concomitanza con l'eliminazione dell'obbligo di visto per
i cittadini serbi, montenegrini e macedoni. L'APM inoltre chiede che
l'eliminazione dell'obbligo di visto per la Serbia sia legato
all'estradizione del ricercato criminale di guerra Ratko Mladic, il cui
nascondiglio in Serbia è ormai noto da anni.

Vedi anche in gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090511it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090116ait.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2008/081015it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080910it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080908it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080829ait.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080722it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080611ait.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080429ait.html |
www.gfbv.it/3dossier/bosnia/indexbih.html | www.gfbv.it/3dossier/tpip.html
in www: www.icty.org | www.iccnow.org | www.ohr.int

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