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15/03 Reggio Emilia: presentazione "Una radio contro - l'emittente B-92 nel dramma jugoslavo"
- Subject: 15/03 Reggio Emilia: presentazione "Una radio contro - l'emittente B-92 nel dramma jugoslavo"
- From: ReteNoGuerre - Reggio Emilia <retenoguerre at gmail.com>
- Date: Wed, 12 Mar 2008 07:51:51 +0100
Comunicato Stampa Sabato 15 Marzo 2008 alle ore 17 in Gabella in Via Roma a Reggio Emilia le associazioni MirniMost / Un Ponte per la Pace di Guastalla, l'Istituto Culturale Est Europa e la ReteNoGuerre di Reggio Emilia organizzano un incontro con Eva Bajasevic autrice del libro "Una radio contro - l'emittente B-92 nel dramma jugoslavo" recentemente pubblicato per le edizioni Bulzoni. Il libro, con la prefazione di Ennio Remondino, è il frutto di una ricerca pluriennale condotta sul campo dove sono state ricostruite la fisionomia e le vicissitudini, anche travagliate, di una delle più interessanti e politicamente centrali esperienze di comunicazione radiofonica nata e sviluppatasi a Belgrado negli anni '90, ovvero gli anni cruciali del conflitto jugoslavo: mezzo indispensabile per i cittadini di Belgrado, la sua grande capacità è stata innanzitutto quella di fornire al numero sempre crescente di ascoltatori l'energia necessaria per poter sopravvivere e reagire alla dittatura che si insinuava lentamente nel paese. L'incontro sarà anche occasione per una riflessione più ampia sui recenti avvenimenti che hanno visto di nuovo riaccendersi i rapporti tra Serbia e Kosovo. per info e contatti: retenoguerre at gmail.com Eva Bajasevic "Una radio contro L'emittente B/92 nel dramma jugoslavo" Prefazione di Ennio Remondino Bulzoni Editore, 2007, pagine 208, ¤ 13.00, ISBN 978-88-7870-235-6 QUANDO LA RADIO E' PIU' INFLUENTE DELLA TELEVISIONE La casa editrice Bulzoni ha pubblicato recentemente il libro "Una radio contro. L'emittente B-92 nel dramma jugoslavo" di Eva Bajaevi, con prefazione di Ennio Remondino, all'interno della collana Comunicazione/spettacolo, diretta da Franco Monteleone. Dopo sette anni di indifferente silenzio nei confronti delle vicende balcaniche da parte dei mass media italiani (tranne rare eccezioni), finalmente la storia recente di quest'area geograficamente così vicina viene riesaminata, per la prima volta in Italia, attraverso la voce di Radio B-92, nata e sviluppatasi durante gli anni Novanta in Serbia. Mentre il presidente serbo Slobodan Miloevi rivendicava la supremazia etnica del suo popolo, questa piccola radio privata e illegale emetteva i primi vagiti; in pochi anni, grazie anche all'utilizzo pionieristico di internet, B-92 risultò essere il più importante mezzo di informazione per Belgrado, a discapito della corrotta televisione nazionale. L'emittente radiofonica B-92, nata a Belgrado con la frequenza 92.5 MHz in concomitanza con l'inizio dei tragici eventi che hanno colpito la ex Jugoslavia negli anni Novanta, si è rivelata un mezzo di comunicazione, informazione ed educazione indispensabile per i cittadini della capitale serba. La grande capacità di questa radio era innanzi tutto quella di fornire al numero sempre crescente di ascoltatori l'energia necessaria per poter sopravvivere e reagire alla dittatura che si insinuava lentamente nel paese. "Nata spontaneamente come radio anarchica ma altamente educativa, divenuta nel tempo il simbolo della libertà di espressione e di parola, B-92 adesso è un'azienda radiotelevisiva totalmente istituzionalizzata". L'autrice, dopo aver condotto studi approfonditi attraverso viaggi, interviste, analisi, riflessioni, ci regala un libro che diviene, esso stesso, testimone "vivente", che ci permette di capire meglio, di vedere con chiarezza i fatti che hanno sconvolto i paesi della ex Jugoslavia e di approfondire la comprensione dei meccanismi di un mezzo di informazione libera e indipendente. Nel libro si affrontano gli aspetti socio-politici e artistico-culturali che accompagnano la storia di questa emittente in continua evoluzione, fino ad arrivare al suo radicale cambiamento, ovvero alla sua omologazione agli standard dei più importanti mass media internazionali, avvenuta con la caduta del regime di Milosevic nel 2000. Una ricerca sul campo, durata quattro anni, ha portato alla creazione e alla elaborazione di questo libro che affronta in maniera del tutto personale, e per la prima volta in Europa, il caso B-92. Eva Bajasevic è nata nel 1981 a Roma e si è laureata in Dams presso l'Università degli Studi Roma Tre. Le sue origini serbe l'hanno portata ad esplorare il multiforme universo dei Balcani, prestando particolare attenzione alla città di Belgrado, della quale ha ricostruito la fisionomia di una delle più interessanti, e politicamente centrali, esperienze di comunicazione radiofonica. Il fascino magnetico e misterioso di questo incontro/scontro di culture ha rappresentato il reale motivo di interesse che influenzerà certamente i suoi progetti futuri.
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