Comunicato Un Ponte Per... sulla dichiarazione di indipendenza del Kosovo





COMUNICATO STAMPA





Kosovo: 350.000 profughi vittime dell’indipendenza del Kosovo



Sono 350.000 gli uomini e le donne Rom, Ashkali, "Egiziani", Serbi, Turchi,
Gorani, Bosniacchi, Croati, Torbesh vittime della pulizia etnica che è
stata fatta in Kosovo, durante la guerra alla Jugoslavia e successivamente
ad essa. Oggi questi uomini e donne sono le vere vittime della
dichiarazione unilaterale di indipendenza che legittima di fatto la
cacciata dalle loro case con la violenza e le intimidazioni, il sequestro
di fatto delle loro proprietà, l’azzeramento delle loro vite. Sono uomini e
donne rei di non essere di lingua albanese del cui destino nessuno si
preoccupa.



Quella che era stata annunciata come guerra umanitaria per evitare la
violenza etnica si è rovesciata nel suo esatto contrario. E’ una vergogna
che l’Italia, che ha permesso questa pulizia etnica, non la citi nemmeno.



Un ponte per…, da sempre al fianco di queste persone con interventi di
solidarietà, si attiverà perché i loro diritti vengano riconosciuti.



Non entriamo nel merito di quale dovrebbe essere la “giusta” soluzione
della questione kosovara.

Vi sono centinaia di migliaia di uomini e donne che sentono quella terra
come luogo delle proprie radici e si sentono oggi espropriati con la
violenza e milioni di uomini e donne che ritengono che solo l’indipendenza
possa garantirgli un futuro migliore. Solo una soluzione negoziata che
tenga conto di tutte queste aspirazioni e degli interessi e dei diritti
concreti di tutti e di tutte può essere considerata “giusta”.

Chiudere la questione su base etnica e ideologica, come è stato fatto,
porterà ad ulteriori conflitti , ingiustizie e sofferenze per milioni di
persone. E non solo nei Balcani.



Il ruolo dell’Europa avrebbe dovuto essere quello di favorire una soluzione
negoziale e di accettare solo soluzioni negoziate. Ma ancora una volta
l’Europa è mancata, mentre l’iperpotenza statunitense si aggiudica un nuovo
territorio ed una nuova base militare, l'immenso Camp Bondsteel, nel Risiko
dello scontro globale per il dominio del pianeta. Un Risiko a cui gli
uomini e le donne, né serbi, né albanesi, possono giocare.









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