Re: Dopo l'11 settembre, l'11 marzo e gli attentati di Londra, l'Europa può ripartire dall'11 luglio



Ma la smettete con tutte queste farneticazioni, con cui cercate solo di eludere le gravissime responsabilità serbe nelle stragi e nelle guerre balcaniche degli anni '90 del secolo scorso? Basta una buona volta con i rigurgiti nazionalistici e ricordiamoci dei messaggi di pace, di dialogo e di confronto interetnico portato avanti prima da Alexander Langer e ora dalla Fondazione che porta il suo nome.
F.Altimari

hirina at libero.it a écrit :

Ma qualcuno si ricordera' mai anche dei morti delle Krajine
e di tutti i massacrati non albanofoni del kosovo?
O esiste solo srebrenica?
Anche nei balcani, come per l'iraq e la palestina,
vale il discorso dei morti di serie A e di serie B?
mah...
Serena

    ----- Original Message -----
    *From:* Francesco Lauria <mailto:francescollauria at yahoo.it>
    *To:* mfe at yahoogroups.com <mailto:mfe at yahoogroups.com>
    *Sent:* Friday, July 08, 2005 2:06 PM
    *Subject:* Dopo l'11 settembre, l'11 marzo e gli attentati di
    Londra, l'Europa può ripartire dall'11 luglio

    Dopo l'11 settembre e l'11 marzo e gli attentati di
    Londra l'Europa può ripartire dall'11 luglio.


    In queste ore di lutti e disorientamento la politica e
    con essa la memoria possono e devono fornire un
    messaggio forte di visione e speranza.

    Di fronte alle bombe di Londra che ci hanno fatto
    tornare alla mente l'11 settembre di New York e l'11
    marzo di Madrid, non possiamo farci avvolgere nella
    spirale cieca della violenza infinita.

    Invece di invocare controproducenti e risibili scontri
    di civiltà l'Europa deve ritrovare se stessa, un
    progetto e uno slancio nonviolento verso il futuro.

    Lunedì 11 luglio cadrà il decimo anniversario
    dall'orrenda strage di Srebrenica.

    Ricordiamoci, come affermava Jean Monnet che "fare
    l'Europa è fare la Pace" e che un'Europa egoista e
    ripiegata su se stessa è anche un'Europa più debole ed
    esposta alla barbarie del terrorismo.

    Un'Europa v! iva non può accettare al proprio interno
    che i Balcani, tutti i Balcani, continuino ad essere
    considerati un buco nero, da lasciare in mano alle
    mafie ed a inquietanti e rinfocolati nazionalismi.

    L'Europa, provata dalla crisi istituzionale provocata
    dai referendum francese ed olandese e dagli attentati
    di Londra, può riscoprire la propria visione di pace e
    coesione ripartendo da Srebrenica, dal prossimo 11
    luglio.

    A dieci anni dalla scomparsa di Alexander Langer, a
    pochi giorni dalla nuova sfida del terrorismo.

    Francesco Lauria, Parma
Europa Plurale per un federalismo globale http://europaplurale.org <http://europaplurale.org/>


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