Re: anniversario di Srebrenica



Avevo già comentato quello che penso su certe iniziative di varie ONG,
"donne in nero" e così via.
Colgo questa occasione di augurarvi "buona veglia" e lacrime di coccodrillo,
insieme a Viosha Dobruna, shqipetara, promossa (forse dallo stesso playboy
M. Steiner) quale rappresentante delle NU per favorizzare il processo della
conciliazione nel Kosovo e Metohija che insieme a Natasa Kandic, serba ed
Irfanka Pasagic, bosgnaca,  nel mese scorso si sono incontrate con le donne
del Parlamento italiano nell' occasione della consegna, a tutte e tre, il
premio "A. Langer" per il loro contributo attivo nei Balcani (!).
La Dobruna aveva dichiarato all'agenzia stampa italiana APCOM: "I serbi non
possono essere inclusi nel dialogo sullo status del Kosovo, perché hanno
commesso crimini in quella Regione".
La Pasagic e la Dobruna, anche questa volta hanno parlato soltanto dei
crimini commessi dai serbi.
La Natasa Kandic è una vecchia conoscenza nell'ambiente delle organizzazioni
finanziate da Soros. sulle spregiudicate affermazioni e gesti compiuti di
questa tempo fà, si sono susseguiti vari commenti di politici da tutte "le
sponde" serbe.
Da "Politka" quotidiano di Belgrado, 30.7.05:
Proprio perché non hanno problemi remitenti i media elettronici danno una
così enorme pubblicità ad una Natasa Kandic, quale campione di toleranza,
mentre la stessa aveva schiaffeggiato pubblicamente un serbo profugo dal
Kosmet (Kosovo e Metohija) venuto a lamentarsi e definendo, senza nessun
elemento valido, il Nikolic un assassino!
Vale riportare le parole dell' interlocutore di questo articolo, perché solo
così ci rimane  rispondere a certe persone;
"Qualcuno si favoreggia nei media elettronici (e non solo) per la sua mente,
sapienza o per la bellezza.
 Temo che la Kandic non possiede nessuno di questi elementi! Non vedo perciò
la logica perché quei pochi giornali che criticamente si comportano verso la
Kandic devono essere penalizzati!"

Tutte e tre le sucitate signore o signorine, sono state ricevute dal
presidente del Parlamento italiano P.F. Casini che nel suo saluto si è così
espresso: "I premi come il premio A. Langer, servono a tenere i riflettori
accesi sulle regioni dimenticate, quale i Balcani".

Ivan Istrijan___________

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----- Original Message -----
From: "Marianita De Ambrogio" <nada.tita at libero.it>
To: <balcani at peacelink.it>
Sent: Thursday, July 07, 2005 11:44 AM
Subject: anniversario di Srebrenica


> Vi informo che nel 10 anniversario del genocidio di Srebrenica, in
> Piazza della Repubblica a Belgrado le Donne in Nero terranno una veglia
> per ricordare; saranno presenti anche Donne in Nero italiane,
> israeliane, statunitensi e tedesche. Contemporaneamente si terranno
> veglie commemorative in Italia, Belgio, Germania, Spagna, Francia e USA.
>
> Altre Donne in Nero da tutta la Serbia visiteranno il luogo del crimine
> e si recheranno all'incontro commemorativo di Potocari per esprimere
> solidarieta' alle famiglie delle vittime.
> Vi allego il comunicato delle Donne in Nero di Belgrado.
> Cordialmente
> Marianita De Ambrogio
> Donne in Nero, Padova
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
> Donne in Nero contro la Guerra, Belgrado
> DIECI ANNI DAL GENOCIDIO DI SREBRENICA
> - PROTESTA IN NERO E IN SILENZIO-
> NON DIMENTICHIAMO
> Piazza della Repubblica, 10 Luglio 2005, dalle 19:30 alle 20:30
>
> Sono passati dieci anni da quando l'esercito della Repubblica Srpska, con
> il sostegno del regime di Slobodan Milosevic, uccise più di 8000 bosniaci
> musulmani. Come si può vedere dalle foto infine i soldati Serbi li
> umiliarono, li spintonarono, li ingiuriarono e sputarono loro addosso. Si
> può vedere che furono presi a calci. Dagli scavi si può vedere che
> trasferirono i cadaveri, come se in quel modo potessero ingannare la
> storia, il pubblico internazionale e le famiglie. Tutti indossavano le
> uniformi dello stato in cui viviamo; perciò nel nostro nome
>
> In merito, noi Donne in Nero di Belgrado, abbiamo scritto lettere di
> protesta, abbiamo organizzato proteste. NON NEL NOSTRO NOME. Abbiamo
> chiesto la responsabilità dei crimini commessi nel nostro nome; abbiamo
> espresso la nostra compassione alle famiglie delle vittime.
>
> Abbiamo scritto. Abbiamo parlato in pubblico e in privato. Di anno in
anno.
> Ci siamo recate sul luogo del crimine; siamo andate alle commemorazioni.
> Abbiamo stabilito contatti diretti con le donne di Srebrenica, con i
> parenti degli uccisi. NEL NOSTRO NOME. Abbiamo sperato che dopo la caduta
> del regime dittatoriale, nell'ottobre 2000, ci sarebbe stata una rottura
> con la politica criminale del regime di Milosevic. Eravamo in errore;
> invece iniziava allora la negazione istituzionalizzata dei crimini.
>
> Perciò è molto importante per noi ancora oggi rivolgerci ai cittadini di
> nazionalità bosgnacca e a tutta la gente di Bosnia Erzegovina e dire
ancora
> una volta:
>
> Conosciamo la morte di tutti e di ognuno
> Conosciamo il vostro dolore e la sofferenza
> Non siamo riuscite a fermare I crimini -
> Cerchiamo le responsabilità
> Il genocidio di Srebrenica è la nostra vergogna
>
> Siamo qui, per il dialogo e la solidarietà
> Per l'accordo e per ulteriori incontri
> Vogliamo ascoltarvi.
>
> PERDONATECI
> Una testimonianza del decimo anniversario del genocidio di Srebrenica in
> forma di protesta con lo stesso titolo dell'incontro commemorativo in
> Potocari NON DIMENTICHIAMO, si terrà il 10 luglio in Piazza della
> Repubblica dalle 19,30 alle 20,30, con la partecipazione di rappresentanti
> delle Donne in Nero italiane, israeliane, statunitensi e tedesche. IN NERO
> E IN SILENZIO. NELLO STESSO MOMENTO, ATTIVISTE DELLA RETE INTERNAZIONALE
> DELLE Donne in Nero in Italia, Belgio, Germania, Spagna e USA terranno in
> 15 città, veglie commemorative di protesta.
>
> Attiviste delle Donne in Nero da tutta la Serbia visiteranno il luogo del
> crimine, ancora per esprimere solidarietà alle famiglie delle vittime: ci
> recheremo l'11 Luglio all'incontro commemorativo di Potocari.
>
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