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Intervista a Dragan Dosen (Prijedor)
- Subject: Intervista a Dragan Dosen (Prijedor)
- From: Francesco Lauria <francescollauria at yahoo.it>
- Date: Wed, 6 Oct 2004 17:43:54 +0200 (CEST)
Intervista a Dragan Dosen postato da Francesco Lauria http://francescolauria.blog.tiscali.it Intervista a Dragan Dosen Collaboratore ADL di Prijedor a cura di Francesco Lauria 1) Lei è cittadino di Prijedor, della Repubblica Srpska, della Bosnia Erzegovina. Potrebbe spiegarmi come vive queste identità multiple? Ti dico che sopratutto mi sento come un cittadino, ma non tanto della repubblica Srpska no dello stato di Bosnia Erzegovina, perchè percipisco questi due enti statuali come abbastanza lontani, almeno dal mio punto di vista. Per adesso sto provando a trovare un mio posto come cittadino di Prijedor, il che è già abbastanza dificile. C'è un basso livelllo di rispetto di tutti i valori di una volta, e una persona da sola non puo fare molto. 2) Nel 1996 Prijedor era guidata da criminali di guerra. Considerata un "buco nero" anche dagli operatori internazionali. In quel contesto avvenne il primo contatto con la Casa della Pace e i pacifisti trentini che culminò nel 2000 con la fondazione della Agenzia della Democrazia Locale. Può raccontarmi come Lei e Prijedor avete vissuto questi quattro anni? Tutto quello che l'ADL ha fatto a Prijedor è stato ben studiato, e perciò i nostri progetti sono stati relativi sempre alle problematiche più necessarie. Siamo in contatto diretto con le associazioni, i cittadini, il Comune di Prijedor e come io dico di solito facciamo di tutto, non succede spesso che nel nostro ufficio si senta: " Mi dispiace, ma non possiamo aiutarla..." Come avete impostato il lavoro politico che negli anni successivi ha reso Prijedor la "città del ritorno" nella Repubblica Srpska? Noi siamo stati sempre in contatto diretto anche con i partiti politici, sopratutto durante i periodi elettorali, ma il nostro valore più grande è stato che siamo riusciti a diventare l'Agenzia di tutti cittadini di Prijedor e proprio nessuno ha potuto affermare che siamo più vicini ad uno o all'altro popolo. 3) In un banco di Mostar ho trovato decine di copie del nuovo album, di CECA cantante pop-folk ed ex moglie delle "tigre" , criminale di guerra serbo bosniaco Arkan. Mostar. Dove la chiesa ortodossa ancora è cenere. Un'altra contraddizione del dopoguerra bosniaco? Anche durante la guerra si potevano trovare e sentire i cantanti della Serbia, ma questo solo conferma la mia tesi che siamo proprio uguali ( i tre popoli), e per questo si sono scatenate anche le guerre, nessuno si ritira, tutti siamo "teste dure" 4) Siamo alla vigilia delle elezioni amministrative. L'ADL si sta impegnando in una campagna di informazione ed in incontri con i vari candidati. Cosa pensa, da cittadino bosniaco, dei tre partiti nazionalisti bosniaci (Hdz, croato, SDA, musulmano, SDS, serbo) e delle loro paradossali alleanze nella gestione del potere? Io li vedo uguali, usano la stessa debolezza del proprio popolo e la sfruttano per il loro sucesso personale. Al popolo affamato sarebbe più facile spiegare che la loro situazione è la colpa di altri due popoli. Ma dopo le passate elezioni amministrative si è visto che l'SDS (il partito nazionalista serbo) ha perso grande parte dei comuni, e la situazione nella federazione non è cambiata tanto, ma spero che almeno qualcosa si muova. I tre partiti governano insieme, e un'po' prima delle elezioni iniziano con le vecchie parole e le vecchi accuse, e la cosa peggiore è che questo vocabolario "passa" ancora, nella situazione quando le aziende sono chiuse o stanno per chiudere è facile occuparsi di politica. 5) Prijedor ha indetto simboliche elezioni europee lo scorso giugno con una buona partecipazione popolare. Ma la Bosnia, la repubblica Srpska in particolare, sono in preda alle mafie, al lavoro nero, alle privatizzazioni selvaggie. Io definisco la Bosnia un "triste luna park". Quali sono i rami di impegno in cui vorrebbe fossero concentrati il lavoro dell'ADL, della municipalità di Prijedor, ed il sostegno dell'Unione Europea? Auspico un cambiamento positivo della amministrazione publica, ma non con le parole. Io vedo le leggi che sono state impostate dall Alto Rappresentante Paddy Ashdown come qualcosa al di fuori della pratica politica, perche adesso abbiamo un'amministrazione che non deve fare niente, deve solo aspettare che l' Alto Rappresentante imponga una nuova legge e gli eletti possono dire al popolo che non potevano fare nient'altro, che l'Alto Rappresentante li ha costretti. Dall'altra parte abbiamo l'Alto Rappresentante che sostiente di rapportarsi con politici corrotti che faranno tutto ciò che lui imporrà per rimanere attaccati alla loro poltrona ancora un'po'... ___________________________________ Nuovo Yahoo! Messenger: E' molto più divertente: Audibles, Avatar, Webcam, Giochi, Rubrica… Scaricalo ora! http://it.messenger.yahoo.it
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