Re: Lettera di protesta a SuperQuark



E' scandaloso soprattutto che Angela prenda le parti di un esercito, 
vincitore o vinto, oppresso o oppressore, "democratico" o no che sia, 
rimane pur sempre in qualunque parte del mondo uno strumento di 
morte, lui poi che si professa "uomo di scienza e di vita": a quel 
punto forse è meglio che tratti di nuovo le biotecnologie, almeno 
sarebbe più coerente...
Ciao,
Davide

On 12 Jul 2004 at 16:15, andrea wrote:

> 
> Da: andrea
> Data: Dom 11 Lug 2004  23:38:41 Europe/Rome
> A: superquark
> Oggetto: [vocedelgamadi] Lettera di protesta a SuperQuark
> 
> 
> Lettera di protesta a SuperQuark
> 
> Alla cortese att.ne di: Piero Angela, Lorenzo Pinna
> 
> 
> Nel corso del programma "SuperQuark", trasmesso su RaiUno martedi 6
> luglio 2004, un discutibile servizio a cura di Lorenzo Pinna dedicato
> alle ditte militari private affrontava tra l'altro il tema scottante
> del ruolo della MPRI nella guerra fratricida jugoslava.
> 
> Con particolare riferimento alle "gesta" dell'esercito di Tudjman, la
> voce di sottofondo di SuperQuark definiva "altamente professionale" il
> servizio reso dalla MPRI ai croati, attribuendo alla suddetta societa'
> privata il "merito" di aver capovolto gli esiti del conflitto "contro
> i serbi", e di avere consentito il "ristabilimento della pace" nel
> 1995. I curatori del servizio sceglievano dunque di raccontare ai
> telespettatori una versione dei fatti che e' certo "politicamente
> corretta", a giudicare dagli sforzi diplomatici in atto oggi per
> accreditare a tutti i costi e contro ogni evidenza la Croazia come
> Stato "democratico" e maturo per l'entrata nella UE... Questa stessa
> versione dei fatti e' pero' anche completamente falsa.
> 
> La MPRI (Military Professional Resources Inc.) e' una societa' con
> sede in Virginia, USA, notoriamente implicata sin dai primi anni
> Novanta nell'addestramento e nel supporto logistico ai neocostituiti
> eserciti croato, musulmano-bosniaco, macedone, nonche' alle milizie
> albanesi tanto in Macedonia quanto nella provincia serba del Kosovo:
> al servizio dunque di tutte e solamente le fazioni del secessionismo
> armato e del nazionalismo filo-occidentale ed antijugoslavo. La MPRI
> non avrebbe potuto prestare alcuna assistenza all'esercito della
> Croazia di Tudjman se tale assistenza non fosse stata prevista ed
> incoraggiata dal Pentagono. Il ruolo effettivo della MPRI nelle
> "professionalissime" operazioni "Lampo" e "Tempesta" nelle Krajine ed
> in Slavonia (1994-1995) si puo' riassumere nel modo seguente:
> centocinquantamila profughi (circa il doppio se si considera il dramma
> dei serbi della Croazia nel suo complesso: si confrontino ad es. le
> cifre dei profughi attualmente stanziati in Serbia), centinaia di
> morti (bombardati persino nei convogli, mentre erano in fuga, sui
> ponti sulla Sava) ed altrettanti scomparsi (sui "desaparecidos" serbi
> della Croazia vedi ad es. la documentazione al sito
> www.veritas.org.yu).
> 
> Il "successo" della MPRI in Croazia e' consistito cioe' nella piu'
> grande e "meglio riuscita" operazione di epurazione etnica sul
> territorio balcanico nel corso della guerra di squartamento della
> Jugoslavia. Una operazione consistente nella eliminazione in toto
> della componente autoctona serba e nella cancellazione della sua
> rappresentanza politica (la Repubblica Serba della Krajina) dalle
> cartine geografiche (*).
> 
> I sottoscritti - persone impegnate in attivita' di solidarieta'
> internazionale e contro le guerre, operatori in ambito accademico, nel
> settore della ricerca scientifica, italiani e jugoslavi - esprimono
> con la presente la propria indignazione e sconcerto: il malcostume
> della disinformazione e della propaganda di guerra ha evidentemente
> attecchito anche la' dove si dovrebbe fare solo divulgazione
> scientifica, persino dentro il piccolo spazio che la televisione
> pubblica ancora (bonta' sua) riserva alla informazione scientifica.
> 
> 
> Seguono adesioni:
> 
> Angelo Baracca, docente di Fisica all'Universita' di Firenze
> 
> Vincenzo Brandi, ricercatore presso l'ENEA Casaccia, Roma
> 
> Giuseppe Catapano, operatore nel settore delle telecomunicazioni, Roma
> 
> Andrea Catone, storico del movimento operaio, Bari
> 
> Franco Consalvi, funzionario pubblico, Roma
> 
> Olga Daric, traduttrice, Parigi
> 
> Pasquale De Sole, Laboratorio di Chimica Clinica del Policlinico
> Gemelli (Università Cattolica S.Cuore), Roma
> 
> Spartaco Ferri, già partigiano nella Lotta di Liberazione contro il
> nazifascismo, Roma
> 
> Miriam Pellegrini Ferri, scrittrice e Presidente del Gruppo Atei
> Materialisti Dialettici (G.A.MA.DI.), Roma
> 
> Maria Fierro, funzionario pubblico, Roma
> 
> Babsi Jones, www.babsijones.org, Milano
> 
> Ivana Kerecki, sociologa e collaboratrice editoriale, Milano
> 
> Anita Krstic, operatore turistico, Milano
> 
> Serena Marchionni, bibliotecaria, Strasburgo (Francia)
> 
> Andrea Martocchia, Osservatorio Astronomico di Strasburgo
> 
> Edoardo Nucci, Ass. Internazionale per l'Amicizia e la Solidarieta'
> tra i Popoli (AIASP), Roma
> 
> Ivan Pavicevac, conduttore della trasmissione radiofonica "Voce
> jugoslava" , Roma
> 
> Cristiano Roman, lavoratore autonomo, Milano
> 
> Fabrizio Rossi, ingegnere industriale, Roma
> 
> Libero Vitiello, Dipartimento di Biologia, Universita' di Padova
> 
> Gilberto Vlaic, Dipartimento di Scienze Chimiche, Universita' di
> Trieste
> 
> Milica Vukelic, Milano
> 
> 
> (*) Sulla pulizia etnica in Croazia vedi ad es.:
> G. Scotti, "Operazione tempesta", Ed. Gamberetti
> 
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> 
> 
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