Ballaro', Al Qaida in Bosnia, ed Osservatorio Balcani




Da: andrea
Data: Ven 16 Gen 2004  15:28:42 Europe/Rome
A: segreteria at osservatoriobalcani.org
Oggetto: 'La posta dei lettori' : In merito all'articolo "La Bosnia di Ballarò"


C.a. Osservatorio Balcani
rubrica "La posta dei lettori"

(In merito all'articolo "La Bosnia di Ballarò" :
http://auth.unimondo.org/cfdocs/obportal/ index.cfm?fuseaction=news.notizia&NewsID=2736 )

Sono rimasto fortemente sorpreso dalle reazioni, vostre e dei vostri lettori, al servizio di RAI TRE sui mujaheddin in Bosnia (*). Mi chiedo come mai un servizio discutibile sui Balcani sia oggetto, proprio stavolta, di tante critiche e perplessita', diversamente da moltissimi altri, ben piu' sconcertanti "pezzi da novanta" della disinformazione mediatica sui Balcani.

Se infatti il servizio in questione si inserisce senz'altro "bene" nel contesto di una campagna "contro il terrorismo islamista" che ha assunto toni esasperati e le cui motivazioni vanno cercate altrove - ad esempio nelle guerre per il petrolio, oppure in Palestina -, tuttavia la presenza di volontari stranieri nelle file dell'Armija di Izetbegovic e' stata una realta' innegabile, la cui denuncia resta tuttora tardiva ed insufficiente, nonostante Ballaro'.

Di fatto, solo pochi anni fa nessuno si sarebbe azzardato a porre il problema, poiche' i musulmani dovevano svolgere nello spettacolo mediatico il ruolo delle uniche vittime, in Bosnia, e la presenza di Al Qaida laggiu' era funzionale agli interessi strategici occidentali - per rafforzare cioe' la parte musulmana, secessionista, contro i serbi che non volevano staccarsi da Belgrado.

Oggi invece la presenza del fondamentalismo islamista e/o del terrorismo in Bosnia viene considerata con preoccupazione persino da Massimo D'Alema, presente a Ballaro'... Il quale pero' porta la responsabilita' storica di avere guidato il nostro paese in una guerra di aggressione in appoggio al secessionismo su base etno-razziale dei terroristi dell'UCK, i quali hanno poi fatto scempio del patrimonio culturale non-islamico in Kosovo (si guardi almeno alle chiese devastate, se le minoranze scacciate e le persone massacrate non commuovono altrettanto).

Oggi, evidentemente, del problema dell'Islam militante nei Balcani si puo' finalmente parlare: ma sempre e soltanto al fine di imporre il controllo militare-strategico della regione da parte occidentale.

Un vostro lettore lo scorso 8 gennaio vi chiedeva: "Pensate sia possibile una vera convivenza tra serbi, croati e musulmani senza un uomo come Josip Broz Tito?". Avete risposto: "Siamo convinti si possa prescindere da Tito per aspirare alla convivenza pacifica tra comunità ... altrimenti sarebbe un problema."

Giusto. Mi chiedo pero' come sia possibile una vera convivenza tra serbi, croati e musulmani a prescindere dalla Jugoslavia - cioe' dallo Stato comune degli slavi del sud: i serbi, i croati, i musulmani, e gli altri.

Personalmente ritengo che il fondamentalismo islamista sia stato utilizzato dall'Occidente - insieme alle altre forme di revanscismo ed identitarismo reazionario - per distruggere la Jugoslavia multinazionale e sovrana. E' ancora vietato dire questo?

Andrea Martocchia


(*) Dalla trasmissione Ballaro' del 13 gennaio 2004, tuttora visibile in internet, in formato Real Player, alla URL: http://www.ballaro.rai.it/R3_popup_articolofoglia/ 0,6844,107%5E1932,00.html