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(Fwd) N.E. Balcani #731 - Serbia/Croazia
- Subject: (Fwd) N.E. Balcani #731 - Serbia/Croazia
- From: "Davide Bertok" <davide at bertok.it>
- Date: Thu, 18 Dec 2003 22:00:53 +0100
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------- Forwarded message follows ------- Date sent: 18 Dec 2003 10:11:04 -0000 To: <free at notizie-est.com> From: "Notizie Est" <info at notizie-est.com> Subject: N.E. Balcani #731 - Serbia/Croazia Send reply to: info at notizie-est.com Notizie Est - http://www.notizie-est.com N.E. BALCANI #731 - SERBIA/CROAZIA 19 dicembre 2003 LA VITTORIA DELLA HDZ INFLUIRA’ SULLE ELEZIONI IN SERBIA? di Branislav Radivojsa - ("Politika" [Belgrado], 26 novembre 2003) L’Europa o i vicini di casa? Gli analisti non sono propensi a dar credito alla teoria delle “opinioni comunicanti” tra le due vicine repubbliche Si ritiene in generale che le vicende politiche degli stati dell’ex Jugoslavia subiscano una reciproca influenza, specialmente se sono in gioco le relazioni tra nazioni. A suo tempo, lo ribadiamo, si era messo in evidenza come il fenomeno Milosevic in Serbia avesse influito sulla vittoria elettorale di Tudjman in Croazia. Allo stesso modo, anche il tracollo elettorale di Tudjman all’inizio del 2000, a quanto si dice, avrebbe contribuito alla disfatta di Milosevic nel settembre dello stesso anno. Forse ciò sta a significare che il nuovo successo elettorale dell’HDZ in Croazia può influire sia sul cambiamento della posizione di voto degli elettori che sul clima politico complessivo della Serbia? Gli analisti con i quali abbiamo discusso non sono propensi a dar credito alla teoria delle “opinioni comunicanti”, quando sono in questione le due repubbliche confinanti. Dicono che una certa influenza reciproca esiste, ma che nei paesi in transizione il pendolo dei comportamenti elettorali dei cittadini non oscilla in conseguenza di una banale imitazione di quanto accade presso “l’inquilino della porta accanto”. Il politologo Zoran Lutovac sostiene che le imitazioni non siano possibili, anche perché i partiti, sia in Serbia che in Croazia, devono tenere conto, sopra ogni cosa, delle posizioni delle associazioni europee. Perciò l’HDZ si troverà in una situazione difficile, visto che è necessario cooperare sia con la U.E. che col Tribunale dell’Aja. Se lo farà, oltretutto, tradirebbe i suoi eventuali partner di coalizione della destra più estrema. Così l’HDZ entrerà forse in una coalizione con i partiti più moderati. E' possibile addirittura che si guadagni l’appoggio dei rappresentanti serbi, naturalmente se riuscirà a raggiungere con loro un compromesso adeguato. Lutovac, al contempo, fa notare come sia inoltre possibile che il governo croato non venga formato prima delle elezioni parlamentari in Serbia. LE NOSTRE TELENOVELAS Eppure, la vittoria dell’HDZ avrà qualche sorta di influenza sull’umore politico in Serbia, in modo particolare sui cittadini nativi della Croazia, ma anche di quelli che conservano legami di parentela in tale paese. Questo fatto influenzerà coloro che più facilmente cedono al richiamo dei discorsi populistici, anteponendo l’emotività al ragionamento, osserva questo analista. Del resto, i paesi in transizione hanno difficoltà a oppore una resistenza a queste “fiabe collettive” e “discorsi eroici”, perché le riforme sono, di norma, alquanto difficili e agli elettori, che non tengono conto dei vantaggi che portano sul lungo periodo, fanno più piacere le promesse su una possibile uscita fulminea dalla crisi. “Queste fiabe populistiche sono analoghe alle “soap opera” spagnole: tutti dicono che la commedia è fiacca, che “sanno quel che capiterà”, che la narrazione è inverosimile, ma ciò nonostante seguono il serial, perché la gente ascolta volentieri quel che gli risulta gradevole sentire. E' questo che rene il populismo un fenomeno accettato, in Croazia come in Serbia e in tutti gli altri paesi in transizione”, commenta Lutovac. Anche Savo Strbac, coordinatore del centro di informazione e documentazione “Veritas”, un tempo con sede in Croazia, è del parere che i climi politici nei due stati non vadano per forza messi in relazione diretta; poiché, sulla base dello stesso stesso principio, dovremmo allora domandarci se i risultati delle fallimentari elezioni presidenziali in Serbia, con la maggioranza dei voti espressi in favore dei radicali, hanno avuto un influsso sul successo dell’HDZ in Croazia. “Bisogna prendere in considerazione che anche in altri paesi in transizione i partiti nazionali sono ritornati nuovamente al potere, ma ciò non è avvenuto sulla scia dell’esempio dato dagli sviluppi politici dei propri vicini, bensì per il fatto che l'opzione più civile non è riuscita a fare progressi nella realizzazione del programma in forza del quale aveva vinto le elezioni”, osserva Strbac e ricorda che in Bosnia-Erzegovina sono nuovamente al potere i tre partiti nazionali di tutti e tre i popoli. I partiti sostenuti dalla società civile hanno promesso molto, ma non hanno mantenuto la maggior parte delle promesse, cosicché dietro il ritorno della fiducia degli elettori per i partiti nazionali nei paesi in transizione si trova, prima di tutto, l’insoddisfazione per le riforme messe in atto. Strbac, allo stesso tempo, non ritiene che l’avvento dell’HDZ peggioreràla posizione dei serbi in Croazia. Al tempo del governo Racan ci si attendeva una migliore posizione per i serbi, ma è emerso che di la SDP croata faceva grandi promesse, ma poi si comportava come già in passato aveva fatto l'HDZ. Con in più il fatto che il partito un tempo di Tudjman dovrà tener conto delle posizioni delle istituzioni euroatlantiche riguardo alla tutela dei diritti delle minoranze nazionali. LA DERIVA FORCAIOLA Biljana Kovacevic-Vuco, direttrice del Comitato legale per i diritti umani, si attende che una parte dei media in Serbia metta in particolare evidenza la vittoria dell’HDZ in Croazia al fine di rafforzare l’opzione nazionalista in Serbia. Allo stesso tempo, l’espansione dei partiti nazionali viene spiegata “con l’insuccesso della DOS nella soluzione dei problemi sociali della collettività”, una formulazione non solo estremamente semplificativa, ma anche erronea. Infatti, la collettività serba è già stata criminalizzata nel corso degli anni, è afflitta da gravi problemi sociali, si trova in un vuoto istituzionale, ma se per tutte queste difficoltà qualcuno cerca di puntare il dito sui tre anni di governo della DOS, allora il tutto assomiglia al grido: “Impicchiamo Pedro!” [nel senso di una “deriva forcaiola” - N.d.T.] osserva la Kovacevic e aggiunge che la creazione di un simile clima politico nella collettività porta acqua al mulino di una linea nazionalista radicalizzata. A questo riguardo, l'influsso degli avvenimenti in Croazia sullo scenario politico dei partiti in Serbia è minimale rispetto all’atmosfera che si è venuta a creare da noi, in particolare con l'esagerato rilievo dato alla responsabilità della DOS per tutti i problemi che da noi invece esistono già da quindici anni, constata Biljana Kovacevic-Vuco. L’analista croato Davor Denero, da parte sua, ha dichiarato in occasione della vittoria dell’HDZ che “lo spauracchio del nazionalismo si sta diffondendo nuovamente nei territori dell’ex Jugoslavia”. "Questo trend, che ha avuto inizio in Bosnia, è proseguito in Croazia e non c’è dubbio che esesrciterà la sua influenza anche sulla Serbia e il Montenegro. Nessuno si attende che il rigurgito del nazionalismo estremo comporterà il ritorno alle guerre, perché in ogni caso sulla scena politica sono in maggioranza i partiti che si esprimono a favore della democrazia e dell’integrazione europea. Eppure, molti elettori temono che si possa restaurare il nazionalismo, che ha dato prova di insofferenza verso le democrazie occidentali, è riuscito a rallentare e addirittura a bloccare la transizione e il cammino verso la democrazia, allontanando in tale modo l’ingresso nella UE e nella NATO, che è poi l'obiettivo ultimo delle forze democratiche, tanto in Serbia quanto in Croazia. (Traduzione a cura di Lorenzo Guglielmi) -------------------------------- Se volete cancellare il vostro abbonamento a "Notizie Est - Balcani", o cambiare l'e-mail alla quale ricevete la newsletter, potete farlo accedendo alla sezione "Area utenti" del sito web http://www.notizie- est.com con la password che vi è stata assegnata. ------- End of forwarded message -------
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